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Autore principale: Toscana <Regione>: Osservatorio regionale sul mercato del lavoro <Firenze>; IRPET
Pubblicazione: Firenze : Regione Toscana, 1992
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Col termine inglese Skinhead (AFI: /ˈskɪnhɛd/; abbreviato in skin), in italiano teste rasate, si identificano gli appartenenti ad un movimento e una subcultura sorto in Gran Bretagna alla fine degli anni sessanta tra i giovani della classe lavoratrice britannica; convenzionalmente si indica l'anno 1969 per indicarne l'inizio (tant'è che per fare riferimento ai principi ispiratori iniziali di questo movimento si parla di spirit of 69), ed è un movimento che fondamentalmente nasce e rimane su base sociale (proletariato e sottoproletariato) piuttosto che politica. Sebbene nella cultura di massa vengano rappresentati come individui pericolosi per la società e devianti rispetto alla cultura mainstream, gli skinhead iniziarono ad essere etichettati come razzisti, neofascisti e/o neonazisti solo a partire dagli anni ottanta, questo perché, dalla fine degli anni settanta fino alla seconda metà degli anni ottanta, il movimento skinhead britannico ha avuto forti legami con il National Front fino alla nascita del Combat 18 all'interno del gruppo Blood & Honour. Ormai da alcuni decenni, la compagine degli skinhead nazifascisti (Skin88 o Naziskin) fa capo alla Confederate Hammerskins, che risulta tutt'oggi la più diffusa e meglio organizzata confederazione skinhead a livello internazionale. La confederazione è presente in ogni parte del mondo ed è spesso legata a gruppi politici di estrema destra. Dalla fine degli anni ottanta, a New York, in forte contrapposizione agli skin nazifascisti si formò una fazione di skinhead antirazzisti (S.H.A.R.P.); poco più tardi si formò un'altra fazione rivale dei naziskin, i Redskin, ossia gli skinhead comunisti, anarco-comunisti e anarchici (R.A.S.H.), più legata agli ideali dell'antifascismo e del movimento no-global che dell'antirazzismo; infine vi sono i trojan skinhead, cioè gli skinhead originali, fedeli allo spirit of 69 che caratterizzava la cultura skinhead degli anni sessanta, rimasti indifferenti o comunque in disparte rispetto alla lotta fra le fazioni ideologicamente rivali. Di fatto, gli skinhead degli albori non basavano la loro identità su ideologie politiche o pregiudizi di sorta, ma su elementi legati al lavoro in fabbrica, alla musica ska e reggae, all'abbigliamento e alla passione per il calcio che condividevano con gli hooligan. Si tratta in effetti di una subcultura con connotazioni estetiche, iconografiche ed ideologiche contraddistinte anche da generi musicali, capi d'abbigliamento, canoni comportamentali e beni di consumo peculiari. Gli skinhead si ispirano e riadattano, da una parte allo stile hard mod e hooligan, e dall'altra parte alla cultura rude boy, da cui ereditano inoltre la passione per la musica giamaicana, l'abbigliamento e lo stile di vita. I primi (hard mod) sono generalmente bianchi di origine proletaria e inglesi, mentre i secondi (rudeboy) erano immigrati e figli degli immigrati giamaicani e caraibici degli anni sessanta, dalla ex colonia britannica all'Inghilterra. Dalla loro fusione nacque la cultura urbana degli skinhead, le cui prime icone musicali furono il reggae, lo ska, il rocksteady, il soul, e l'R&B. Nella seconda metà degli anni settanta l'Inghilterra assiste alla nascita del punk rock, ed è con ciò che, verso la seconda metà del decennio, si assiste al riemergere della cultura skinhead (divenuta in quel periodo fuorilegge a causa di duri interventi repressivi), che sosterrà il neonato punk rock. In seguito, un sottogenere di punk rock sostenuto da alcuni skinhead venne ribattezzato Oi!.
L'Unione donne italiane (UDI) è un'associazione femminista di promozione politica, sociale e culturale, senza fini di lucro.
Sir Winston Leonard Spencer Churchill (Woodstock, 30 novembre 1874 – Londra, 24 gennaio 1965) è stato un politico, storico, giornalista e militare britannico. È stato Primo ministro del Regno Unito dal 1940 al 1945 e nuovamente dal 1951 al 1955. È stato inoltre membro del Parlamento dal 1900 al 1922 e dal 1924 al 1964, rappresentando nel corso della sua carriera cinque diversi collegi. Come Primo ministro, è noto per aver guidato il Regno Unito alla vittoria nella seconda guerra mondiale; fu anche leader del Partito Conservatore per quindici anni, dal 1940 al 1955. Churchill nacque in una famiglia aristocratica, figlio di Lord Randolph Churchill, importante statista conservatore; arruolatosi nell'esercito britannico, combatté in India, nella guerra mahdista in Sudan e nella seconda guerra boera, ottenendo fama per le sue corrispondenze giornalistiche e per i libri di memorie sulle campagne a cui aveva preso parte. Entrato in politica agli inizi del XX secolo, ricoprì incarichi ministeriali nel governo liberale presieduto da Herbert Henry Asquith e, insieme con il cancelliere dello Scacchiere David Lloyd George, svolse un'intensa attività riformatrice in campo sociale. Nominato primo lord dell'ammiragliato, dopo lo scoppio della prima guerra mondiale dovette abbandonare il governo in seguito all'esito fallimentare della campagna di Gallipoli, della quale era stato uno dei promotori; nel 1916, caduto Asquith, Churchill tornò a importanti incarichi di governo nel nuovo gabinetto di David Lloyd George. Dopo la guerra ottenne la carica di cancelliere dello Scacchiere del nuovo governo presieduto da Stanley Baldwin (1924-1929) e si fece promotore di una politica deflazionistica, restaurando la parità aurea della sterlina ai livelli pre-bellici. Escluso da incarichi governativi durante gli anni '30 del Novecento, Churchill divenne una delle voci più critiche riguardo alla Germania nazista, guidando la campagna per il riarmo. Allo scoppio della seconda guerra mondiale divenne nuovamente primo lord dell'ammiragliato, ma in seguito alle dimissioni di Neville Chamberlain nel maggio 1940 venne nominato Primo ministro. I suoi discorsi e trasmissioni radiofoniche furono decisivi nel sostenere la resistenza del Regno Unito, specialmente nel difficile biennio 1940-1941 quando il Commonwealth e l'Impero britannico si trovarono a fronteggiare da soli la minaccia nazista. Churchill guidò poi il Regno Unito durante l'intero conflitto e nei mesi successivi alla resa tedesca. In seguito alla sconfitta dei conservatori nelle elezioni del 1945, Churchill divenne leader dell'opposizione mantenendo comunque un grande prestigio internazionale; nel 1946 pronunciò a Fulton il famoso discorso sulla "cortina di ferro", che convenzionalmente segna l'avvio della guerra fredda. Rieletto Primo ministro nel 1951, il suo secondo mandato fu dominato da problemi di politica estera come l'insurrezione comunista in Malaysia, la rivolta dei Mau-Mau in Kenya, la guerra di Corea e il colpo di Stato iraniano del 1953. Churchill si dimise dalla carica nel 1955, rimanendo comunque parlamentare fino al 1964. Alla sua morte la regina Elisabetta gli concesse gli onori del funerale di stato, al quale parteciparono un gran numero di statisti. Per l'attività di storico e scrittore portata avanti durante tutta la vita ricevette anche il premio Nobel per la letteratura nel 1953. Protagonista di primo piano delle vicende politiche britanniche e internazionali per oltre cinquant'anni, Churchill è tra le figure politiche più significative del XX secolo. La sua memoria rimane oggetto di elogi e critiche e il dibattito intorno alla sua complessa eredità resta acceso.
Lotta Continua, forma breve LC, fu una delle maggiori formazioni della sinistra extraparlamentare italiana, di orientamento comunista rivoluzionario e operaista, tra la fine degli anni sessanta e la prima metà degli anni settanta. Nacque nell'autunno del 1969 in seguito a una scissione in seno al Movimento operai-studenti di Torino che aveva infiammato l'estate delle lotte all'Università e alla FIAT (l'altra parte si costituì in Potere Operaio, con base nel nord-est, poi nell'Autonomia). LC si distingueva dagli altri gruppi per il movimentismo più spiccato, l'eterodossia e la critica ai regimi comunisti.
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