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Autore principale: Monteverde, Franco
Pubblicazione: Firenze : Vallecchi, 1995
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ITA, Paese: IT
Napoli (AFI: /ˈnapoli/ ; Napule in napoletano, pronuncia [ˈnɑːpulə] o [ˈnɑːpələ]) è un comune italiano di 944 148 abitanti, terzo in Italia per popolazione, capoluogo della regione Campania, dell'omonima città metropolitana e centro di una delle più popolose e densamente popolate aree metropolitane d'Europa. Fondata dai cumani nell'VIII secolo a.C., fu tra le città più importanti della Magna Grecia e giocò un notevole ruolo commerciale, culturale e religioso nei confronti delle popolazioni italiche circostanti. Dopo il crollo dell'Impero romano, nell'VIII secolo la città formò un ducato autonomo indipendente dall'Impero bizantino; in seguito, dal XIII secolo e per più di cinquecento anni, fu capitale del Regno di Napoli; con la Restaurazione divenne capitale del Regno delle Due Sicilie sotto i Borbone fino all'Unità d'Italia. Sede della Federico II, la più antica università del mondo ad essere nata attraverso un provvedimento statale, ospita, altresì, l'Orientale, la più antica università di studi sinologici e orientalistici del continente, e la Nunziatella, una delle più antiche accademie militari al mondo, eletta patrimonio storico e culturale dei Paesi del Mediterraneo da parte dell'Assemblea parlamentare del Mediterraneo. Luogo d'origine della lingua napoletana, ha rivestito e riveste tuttora un forte peso in numerosi campi del sapere, della cultura e dell'immaginario collettivo. Protagonista dell'umanesimo e centro illuminista di livello europeo, è stata a lungo un punto di riferimento globale per la musica classica e l'opera attraverso la scuola musicale napoletana, dando tra l'altro origine all'opera buffa.Città dall'imponente tradizione nel campo delle arti figurative, che affonda le proprie radici nell'età classica, ha dato luogo a movimenti architettonici e pittorici originali, quali il rinascimento napoletano e il barocco napoletano, il caravaggismo, la scuola di Posillipo ed il liberty napoletano, nonché ad arti minori ma di rilevanza internazionale, quali la porcellana di Capodimonte ed il presepe napoletano.È all'origine di una forma distintiva di teatro, di una canzone di fama mondiale e di una peculiare tradizione culinaria che comprende alimenti che assumono il ruolo di icone globali, come la pizza napoletana, e l'arte dei suoi pizzaioli che è stata dichiarata dall'UNESCO patrimonio immateriale dell'umanità.Nel 1995 il centro storico di Napoli è stato riconosciuto dall'UNESCO come patrimonio mondiale dell'umanità, per i suoi monumenti, che testimoniano la successione di culture del Mediterraneo e dell'Europa. Nel 1997 l'apparato vulcanico Somma-Vesuvio è stato eletto dalla stessa agenzia internazionale (con il vicino Miglio d'Oro, in cui ricadono anche i quartieri orientali della città) tra le riserve mondiali della biosfera.
Hugo Plomteux (Berchem, 1º luglio 1939 – 15 gennaio 1981) è stato un linguista e dialettologo belga. Docente presso l'Università Cattolica di Lovanio, è apprezzato in particolare per le sue opere riguardanti il patrimonio culturale e linguistico ligure. Ha infatti dedicato varie opere alla descrizione della vita contadina e della lingua della Liguria, in particolare quella riguardante l'area della Val Graveglia, nell'entroterra lavagnese. A riconoscenza dei suoi studi, nel 1978 è stato insignito del premio Luigi De Martini da parte della storica associazione genovese A Compagna. La prematura scomparsa ha portato vari studiosi a dedicare studi alla sua memoria. Nel 2011, a Ne, uno dei luoghi della Val Graveglia amati e studiati dal Plomteux, è stata intitolata una biblioteca a suo nome.
La musica dell'Italia è stata tradizionalmente uno degli indicatori culturali dell'identità nazionale ed etnica italiana e occupa una posizione importante nella società e nella politica. L'innovazione musicale italiana, nella scala musicale, nell'armonia, nella notazione e nel teatro musicale, ha permesso lo sviluppo dell'opera, nel tardo XVI secolo, e gran parte della musica classica europea moderna, come la sinfonia, il concerto e la sonata, spaziando tra un ampio spettro di opere e musica strumentale classica e di musica popolare tratta sia da fonti locali che importate. La musica popolare italiana è una parte importante del patrimonio musicale del paese e comprende una vasta gamma di stili regionali, strumenti e danze. La musica classica strumentale e vocale è una parte iconica dell'identità italiana, che spazia dalla musica colta sperimentale e dalle fusioni internazionali alla musica sinfonica e all'opera. L'opera è parte integrante della cultura musicale italiana ed è diventata un importante segmento della musica popolare. Anche la canzone napoletana e la tradizione dei cantautori sono popolari stili nazionali che costituiscono una parte importante dell'industria musicale italiana, accanto a generi importati come il jazz, il rock e l'hip hop degli Stati Uniti.
Cagliari (AFI: /ˈkaʎʎari/ ; Casteddu in sardo, [kasˈteɖɖu]) è un comune italiano di 150 189 abitanti, capoluogo della regione autonoma della Sardegna. La sua città metropolitana conta 421 157 abitanti. Sede universitaria e arcivescovile e città dalla storia plurimillenaria, è il centro amministrativo storico dell'isola essendo stata, sotto la denominazione di Caralis, capoluogo della provincia di Sardinia et Corsica durante il periodo romano e successivamente capitale del Regno di Sardegna, dal 1324 al 1720, e poi dal 1798 al 1814. Il suo porto è classificato "internazionale" per via della sua importanza; svolge funzioni commerciali, industriali, turistiche e di servizio per passeggeri.
La Gallia (o Gallia transalpina) era, secondo la nomenclatura geografica dell'età antica, la terra dei Galli, termine che identificava, nel lessico latino, un ampio insieme di popolazioni celtiche continentali. Corrispondeva a un'ampia regione dell'Europa centro-occidentale compresa tra La Manica, il fiume Reno, le Alpi Occidentali, il Mar Mediterraneo, i Pirenei e l'Oceano Atlantico. "Gallia" (Gallia cisalpina o "togata") venne poi definita dai Romani per un certo periodo in età repubblicana anche parte dell'Italia settentrionale.
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