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Autore principale: Rialti, Edoardo
Pubblicazione: Siena : Cantagalli : Il foglio, 2014
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
J. R. R. Tolkien, all'anagrafe John Ronald Reuel Tolkien (pronuncia /ˈtɒlkiːn/; Bloemfontein, 3 gennaio 1892 – Bournemouth, 2 settembre 1973), è stato uno scrittore, filologo, glottoteta, accademico e linguista britannico. Importante studioso della lingua anglosassone, è l'autore de Il Signore degli Anelli e di altre celebri opere riconosciute come pietre miliari del genere high fantasy, quali Lo Hobbit e Il Silmarillion. Fu Rawlinson and Bosworth Professor di antico inglese dal 1925 al 1945 e Merton Professor di lingua e letteratura inglese dal 1945 al 1959 presso l'Università di Oxford, dove contribuì alla creazione del New Oxford English Dictionary. Fu amico intimo di C. S. Lewis (considerato insieme a Tolkien e George MacDonald tra i "padri" del genere fantasy), insieme al quale fu membro di un informale gruppo letterario conosciuto come Inklings. Fu anche membro della Royal Society of Literature. Nel 1961 Lewis segnalò Tolkien alla giuria del Premio Nobel per la letteratura, che però lo scartò, perché la sua scrittura venne definita "prosa di seconda categoria". Nel 1972 Tolkien ricevette la laurea honoris causa all'Università di Oxford e fu insignito dalla regina Elisabetta dell'onorificenza di Commendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico.Dopo la sua morte, il figlio Christopher pubblicò una serie di opere basate sull'ampia raccolta di appunti e manoscritti incompiuti del padre, tra cui Il Silmarillion. Quest'ultimo, insieme a Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli, formano un unico corpo di racconti, poemi, linguaggi fittizi e saggi ambientati in un mondo immaginario chiamato Arda, di cui la Terra di Mezzo fa parte. Tra il 1951 e il 1955 Tolkien applicò la parola legendarium alla gran parte di queste opere.Sebbene diversi altri autori avessero pubblicato opere di narrativa fantasy prima di Tolkien, il grande successo de Lo Hobbit e de Il Signore degli Anelli, nella loro edizione in brossura negli Stati Uniti, condusse a una riscoperta del genere e diede piena legittimazione all'invenzione di mondi immaginari autonomi e internamente coerenti, senza più la necessità di giustificare la loro esistenza come racconti di viaggio in luoghi esotici, sogni che scompaiono all'alba o favole. I suoi scritti hanno ispirato molte altre opere fantasy e hanno avuto un effetto duraturo su tutto il genere, al punto che Tolkien può essere considerato lo scrittore di fantasy più importante del XX secolo. Nel 2008 The Times ha posizionato Tolkien al sesto posto nella classifica de "I 50 più grandi scrittori inglesi dal 1945".
Il Signore degli Anelli (titolo originale in inglese: The Lord of the Rings) è un romanzo high fantasy epico scritto da J. R. R. Tolkien e ambientato alla fine della Terza Era dell'immaginaria Terra di Mezzo. Scritto a più riprese tra il 1937 e il 1949, fu pubblicato in tre volumi tra il 1954 e il 1955. Tradotto in trentotto lingue, con decine di riedizioni ciascuna, resta una delle più popolari opere letterarie del XX secolo.La narrazione comincia dove si era interrotto un precedente romanzo di Tolkien, Lo Hobbit, e l'autore usa lo stratagemma dello pseudobiblium per collegare le due storie: entrambi i romanzi sono, nella finzione della narrazione, una trascrizione di un volume immaginario, il Libro Rosso dei Confini Occidentali, un'autobiografia scritta a quattro mani da Bilbo Baggins, protagonista de Lo Hobbit, e dal nipote e cugino Frodo, il protagonista del Signore degli Anelli. Questo secondo romanzo, tuttavia, si inserisce in un'ambientazione di più ampio respiro rispetto a quella del primo, costretto dai limiti della fiaba per bambini, attingendo a quel vasto corpus storico, mitologico e linguistico creato ed elaborato dall'autore nel corso di tutta la sua vita. Il Signore degli Anelli narra della missione di nove Compagni, la Compagnia dell'Anello, partiti per distruggere il più potente Anello del Potere, un'arma che renderebbe invincibile il suo malvagio creatore Sauron se tornasse nelle sue mani, dandogli il potere di dominare tutta la Terra di Mezzo. Il romanzo, composto da tre volumi, ha esercitato nel tempo un profondo influsso culturale e mediatico, ottenendo attenzioni e apprezzamenti sia da parte di critici, autori e studiosi, sia da parte di semplici appassionati, che hanno dato vita a innumerevoli gruppi e associazioni culturali, come le varie società tolkieniane sparse in tutto il mondo. La trilogia ha ispirato e continua ad ispirare libri, videogiochi, illustrazioni, fumetti, composizioni musicali, ed è stata adattata più volte per la radio, il teatro ed il cinema (come nel caso della famosa trilogia di film diretti da Peter Jackson).
Gli Uomini sono una razza di Arda, l'universo immaginario fantasy creato dallo scrittore inglese J. R. R. Tolkien. Sono il secondo popolo che appare nella Terra di Mezzo. Il loro risveglio avviene molto tempo dopo rispetto a quello degli Elfi ed era atteso con trepidazione sia dai Primogeniti (gli Elfi) che dagli Ainur, anche se il suo momento esatto era noto solo ad Eru Ilúvatar. Erano essi in apparenza simili agli Elfi, ma di minor splendore e resistenza. Molte differenze dividevano Elfi e Uomini: in particolar modo gli uomini risentivano dello scorrere del tempo, diventavano preda della vecchiaia e morivano. La morte era infatti il dono di Ilúvatar, assieme al libero arbitrio: gli uomini non erano eternamente legati ai destini della Terra di Mezzo e, come dice Aragorn in punto di morte, "oltre di essi vi è più dei ricordi". In molti passi della sua opera Tolkien fa supporre l'esistenza di un mondo oltre la morte, ma nessuno conosce il destino degli uomini. Ne Il Silmarillion dice anche che gli uomini avranno una parte nella ricostruzione del mondo dopo l'Ultima Battaglia. Gli Elfi e i Nani invece quando muoiono tornano nelle Aule di Mandos, seppur in sale diverse. A causa del loro libero arbitrio gli uomini furono coloro che più di ogni altro popolo si lasciò irretire dalle lusinghe del male: Morgoth prima e Sauron poi. La causa principale su cui tali divinità fecero perno fu proprio il "dono" di Ilúvatar. Gli uomini che avevano incontrato gli Elfi e ne erano diventati amici erano detti Edain. Dai Primogeniti impararono molto: il linguaggio e tutte le arti, senza mai riuscire a superare i maestri. Spesso grandi Alleanze ed amicizie unirono le due razze o i singoli individui, rari gli amori ma profondi e tormentati (Beren e Lúthien, o Aragorn e Arwen). Secondo i Númenoreani gli Uomini si dividono in: Alti, cioè i Dunedain o Númenoreani; Mediani o Uomini del Vespro, imparentati con i primi (ad esempio i Rohirrim, ma anche i Lossoth, i Drúedain e gli Uomini del Rhovanion); Bradi o Uomini dell'Oscurità, che spesso servirono in maggioranza il Nemico (furono, ad esempio, gli Esterling).La schiatta degli Uomini più famosa fu quella dei Dúnedain, gli Uomini di Númenor: discendenti dal mezzelfo Elros che decise di abbracciare la sorte degli Uomini, crearono un regno fecondo e felice. In seguito, sotto la guida del re Ar-Pharazôn, il regno di Númenor cadde sotto l'ombra di Sauron e dopo la tentata conquista di Aman, l'isola venne distrutta e affondata per volere di Eru Ilúvatar, in un modo che ricorda molto il mito di Atlantide. Il grande privilegio dei Númenoreani stava nella lunga vita - seppur mortale - e nel dono della preveggenza, della guarigione e di scegliere il momento della loro morte prima che la vecchiaia prendesse il sopravvento sopra il loro intelletto.
Lo Hobbit o la riconquista del tesoro (titolo originale: The Hobbit, sottotitolato There and Back Again, ossia "Andata e ritorno"), noto anche semplicemente come Lo Hobbit, è un romanzo fantasy scritto da J. R. R. Tolkien. La sua prima pubblicazione risale al 21 settembre 1937. È seguito da Il Signore degli Anelli (The Lord of the Rings), pubblicato tra il 1954 ed il 1955 in 3 volumi. Il romanzo presenta alcuni importanti elementi, riconducibili alle altre opere di Tolkien sulla Terra di Mezzo: ad esempio l'Unico Anello sarà il tema centrale de Il Signore degli Anelli, mentre le antiche spade elfiche di Gondolin riportano alle storie narrate ne Il Silmarillion, opus maximum dell'autore, lasciato incompiuto e pubblicato postumo dal figlio Christopher Tolkien. Il tema dell'eroismo è centrale nell'opera, che è stata vista come una metafora della Prima guerra mondiale dove contadini o persone della campagna in genere sono costrette a compiere atti di eroismo. Lo Hobbit e gli altri due libri costituiscono un unico racconto che si dipana fra le quattro Ere in cui Tolkien divideva la sua subcreazione. Nella Prima Era, raccontata nel Silmarillion, hanno luogo la creazione del mondo assieme alla genesi delle varie razze (a parte quella degli Hobbit) e le vicende relative al primo Signore Oscuro, Melkor; durante la Seconda Era, su cui si possono trarre informazioni attraverso le appendici a Il Signore degli Anelli e l'Akallabêth, una sezione del Silmarillion, si assiste alla salita e alla caduta del grande regno degli Uomini di Númenor e alla creazione degli Anelli di Potere a opera degli Elfi, aiutati in questa impresa da Sauron, nuovo Signore Oscuro, poi sconfitto dall'Ultima Alleanza di Uomini ed Elfi. La Terza Era è quella in cui hanno luogo gli eventi di Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit; durante essa si svolgono le vicende dei regni fondati dai Númenoreani superstiti, la missione ai danni del drago Smaug e gli episodi della Guerra dell'Anello contro Sauron redivivo. Durante gli ultimi anni della Terza Era, a eroi Elfi, Umani e Nani di altissimo lignaggio si accostano i piccoli Hobbit della Contea, sbalzati al centro degli eventi dai fatti narrati in Lo Hobbit. Infine, nella Quarta Era, alla quale non è stata dedicata alcuna opera, ma i cui primi anni si possono trovare riassunti nelle appendici a Il Signore degli Anelli, gli Uomini prendono definitivamente le redini della Terra di Mezzo, mentre le altre razze si avviano a scomparire. Tolkien non scriverà storie ambientate nella Quarta Era del mondo, perché per lui la Terra di Mezzo perde assieme agli Elfi tutto il suo fascino e la sua bellezza. Tolkien immagina il suo fantastico mondo in questa prima opera come un passato molto remoto rispetto all'attuale realtà storica, tant'è che gli Hobbit sono indicati come esseri che, per quanto siano molto difficili da vedere, un tempo ebbero un ruolo cruciale nell'estirpare il Male dal mondo.
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