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Autore principale: Biblioteca Nazionale Braidense
Pubblicazione: Firenze : SISMEL - Edizioni del Galluzzo, c 2004
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
Milano (/miˈlano/ ; Milan in dialetto milanese, /miˈlãː/) è un comune italiano di 1 398 715 abitanti, secondo comune in Italia per popolazione, capoluogo della regione Lombardia e dell'omonima città metropolitana, e centro di una delle più popolose aree metropolitane d'Europa. Fondata intorno al 590 a.C. da una tribù celtica facente parte del gruppo degli Insubri e appartenente alla cultura di Golasecca, fu conquistata dagli antichi Romani nel 222 a.C.. Il nome originario, tramandato dagli autori latini come Mediolanum, compare in un antico graffito celtico nella forma Meśiolano (dove ś rende, molto probabilmente, il suono /d/). Con il passare dei secoli accrebbe la sua importanza sino a divenire capitale dell'Impero romano d'Occidente, nel cui periodo fu promulgato l'editto di Milano, che concesse a tutti i cittadini, quindi anche ai cristiani, la libertà di culto. In prima linea nella lotta contro il Sacro Romano Impero in età comunale, divenne prima signoria per poi essere innalzata a dignità ducale alla fine del XIV secolo, rimanendo al centro della vita politica e culturale dell'Italia rinascimentale. All'inizio del XVI secolo perse l'indipendenza a favore dell'Impero spagnolo per poi passare, quasi due secoli dopo, sotto la corona austriaca: grazie alle politiche asburgiche, Milano divenne uno dei principali centri dell'illuminismo italiano. Capitale del Regno d'Italia napoleonico, dopo la Restaurazione fu tra i più attivi centri del Risorgimento fino al suo ingresso nel Regno d'Italia sabaudo. Principale centro economico e finanziario della penisola italiana, Milano ne guidò lo sviluppo industriale, costituendo con Torino e Genova il "Triangolo industriale", in particolar modo durante gli anni del boom economico quando la crescita industriale e urbanistica coinvolse anche le città limitrofe, creando la vasta area metropolitana milanese. In ambito culturale, Milano è il principale centro italiano dell'editoria ed è ai vertici del circuito musicale mondiale grazie alla stagione lirica del Teatro alla Scala e alla sua lunga tradizione operistica. È inoltre tra i principali poli fieristici europei e del disegno industriale, ed è considerata una delle capitali mondiali della moda.
La tradizione bibliotecaria di Milano si rispecchia nelle sue tre storiche biblioteche, la veneranda Ambrosiana, la nazionale braidense e la Biblioteca Trivulziana, che conserva il Codice Trivulziano di Leonardo da Vinci. Nel corso dei secoli se ne sono aggiunte altre, come la Biblioteca comunale centrale di Milano, che è la principale sede del sistema bibliotecario comunale del capoluogo meneghino.
La storia delle biblioteche pubbliche statali italiane comincia necessariamente all'alba dell'Unità. Durante la costruzione del Regno, il governo sabaudo si appropriò delle biblioteche degli antichi stati, finanziandole sul suo bilancio. Le antiche biblioteche "di palazzo" sono tuttora parte fondamentale delle biblioteche statali e tra le più importanti. Dal 1869, lo Stato ha rinunciato a regolare tutte le biblioteche, concentrandosi solo su quelle di sua proprietà. Le soppressioni sabaude delle congregazioni religiose hanno arricchito notevolmente queste biblioteche di opere antiche, principalmente di devozione, e sono una caratteristica peculiare delle biblioteche italiane e di quelle statali in particolare. I tentativi di correggere la distribuzione non uniforme delle biblioteche statali, assenti in gran parte del Sud, hanno portato alla fondazione o al riscatto da parte dello Stato di alcuni istituti, aumentandone quindi il numero, malgrado questo sia da sempre stato ritenuto eccessivo. Fino al 1975 sono state amministrate dal Ministero della pubblica istruzione, poi, con la sua istituzione, la competenza è passata al Ministero per i beni culturali.
La Biblioteca del conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, che ha sede in via Conservatorio 12, è stata fondata nel 1808, ed è la più ricca fonte italiana per la ricerca storica e scientifica in campo musicale.
Cascina Linterno (o Villa Linterno) è un'antica grangia del contado milanese esempio significativo di corte chiusa lombarda, nota per la tradizione che la identifica tra i quattro luoghi di cui si ha notizia come dimore di Francesco Petrarca durante il suo soggiorno milanese (dal 1353 al 1361) e di esse è l'unica esistente. Lo attesta la lettera autografa di Petrarca all'amico Moggio di Parma, datata "Papiae 20 juni ad vesperam raptim" conservata alla Biblioteca Laurenziana di Firenze, con un chiaro riferimento al toponimo originale "Infernum”. Un tempo sita al quarto miglio di distanza dalla città, all'interno del comune di Sella Nuova, è stata poi incorporata nell'area del comune di Milano, in un contesto che conserva testimonianze del precedente paesaggio agricolo: fontanili e marcite presso il Parco delle Cave.
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