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Autore principale: Toscana. Dipartimento sicurezza sociale
Pubblicazione: Firenze : Nuova grafica fiorentina, 1974
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Google Maps è un servizio internet geografico sviluppato da Google che consente la ricerca e la visualizzazione di carte geografiche di buona parte della Terra. Accessibile da sito web, o da app mobile, impiega mappe ottenute con una variante della proiezione di Mercatore. Oltre a questo è possibile ricercare servizi in particolari luoghi, tra cui ristoranti, monumenti e negozi. Inoltre si può visualizzare un possibile percorso stradale tra due punti, oltre a foto satellitari di molte zone con diversi gradi di dettaglio (per le zone che sono state coperte dal servizio si riescono a distinguere in molti casi le case, i giardini, le strade e così via). Le foto sono statiche (non in tempo reale), e una buona parte di loro risalgono alla fine degli anni novanta. Oltre a queste funzioni, Google Maps offre anche una ricerca di attività commerciali sulle stesse mappe. Un difetto delle foto di cui sono costituite le mappe google è che le foto non sono ortofoto, cioè sono state schiacciate per essere adattate alla proiezione cartografica. Questo si vede facilmente confrontando le mappe con, ad esempio, quelle dell'Istituto Geografico Militare o del Portale Cartografico Nazionale.
Il lago di Chiusi è un bacino lacustre in quota (di massimo invaso) 249,94 metri s.l.m. della Toscana, situato nella val di Chiana senese, pochi chilometri a nord-est della località da cui prende il nome, non lontano dal lago di Montepulciano rispetto al quale si trova pochi chilometri a sud-est, a cui è idricamente collegato da un canale di collegamento dentro il quale, nei pressi di Passo alla Querce e di Poggio Falcone, si trova una diga meccanizzata a ghigliottina (munita di sfioratore). È il secondo lago più grande della Toscana, dopo il lago di Massaciuccoli, se si escludono gli invasi artificiali di Bilancino e di Montedoglio, ma è il quarto se si annoverano tali recenti invasi.
La desertificazione è un processo climatico-ambientale, causato spesso dalle attività umane, che coinvolge la superficie terrestre portando alla degradazione dei suoli, alla scomparsa della biosfera (flora e fauna) ed alla trasformazione dell'ambiente naturale in deserto. Tale processo, solitamente irreversibile, interessa tutti i continenti con intensità ed effetti diversi, anche in località balneari. Un processo di desertificazione naturale, strettamente connesso alle dinamiche climatiche, è invece quello che ha dato vita nel corso delle ere geologiche alle attuali aree desertiche del pianeta. La desertificazione recente spesso ha origine dallo sfruttamento intensivo della popolazione che si stabilisce nel territorio per coltivarlo oppure dalle necessità industriali e di utilizzo per il pascolo. La UNCCD (1994) definisce la desertificazione come “[…] il degrado del territorio nelle zone aride, semi aride e sub umide secche attribuibile a varie cause fra le quali variazioni climatiche e le attività umane". La desertificazione costituisce un serio pericolo per le regioni aride e secche del pianeta, che formano quasi il 40% delle terre emerse, comprendendo più di 100 paesi con un miliardo di abitanti. Il continente più colpito è l'Africa dove oltre i due terzi delle terre coltivate sono a rischio, ma ciò non toglie che esistano larghe aree degradate anche in Asia, Oceania e America meridionale, e in misura minore in Europa e America settentrionale. Risultano particolarmente a rischio i territori compresi tra i tropici e le basse latitudini medie.
L'attivazione della televisione digitale terrestre in Italia deriva dal processo di attuazione in Italia delle raccomandazioni comunitarie in merito al passaggio dalla tradizionale televisione analogica terrestre alla televisione digitale terrestre. Per l'Italia il termine ultimo previsto per la conversione da televisione analogica terrestre a televisione digitale terrestre (il cosiddetto switch-off), e quindi il termine ultimo per aggiornare gli impianti, era il 31 dicembre 2006, ma il Consiglio dei ministri nel dicembre 2005 ha rinviato la cessazione del servizio analogico alla fine del 2008. Il 15 luglio 2006, durante la seconda Conferenza Nazionale sul Digitale Terrestre svoltasi a Napoli, Rai, Mediaset e Telecom Italia Media hanno presentato Tivù, la piattaforma unica per il digitale terrestre, un progetto con cui le tre aziende si impegnavano a promuovere il digitale terrestre in Italia e a fornirne i contenuti anche su piattaforma digitale satellitare. L'allora ministro delle comunicazioni Paolo Gentiloni (Governo Prodi II) aveva anche indicato come data realistica per la chiusura della TV analogica il 2012, data ultima imposta dall'Unione europea per il passaggio definitivo al digitale. Il 4 luglio 2012 l'Italia ha terminato il passaggio al digitale terrestre.
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