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Autore principale: Duchamp, Marcel
Edizione: Nuova ed
Pubblicazione: Milano : Fabbri, stampa 1978
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Henri-Robert-Marcel Duchamp (AFI: /maʁ'sɛl dy'ʃɑ̃/; Blainville-Crevon, 28 luglio 1887 – Neuilly-sur-Seine, 2 ottobre 1968) è stato un pittore, scultore e scacchista francese naturalizzato statunitense nel 1955. Considerato fra i più importanti e influenti artisti del XX secolo, nella sua lunga attività si occupò di pittura (attraversando le correnti del fauvismo e del cubismo), fu animatore del dadaismo e del surrealismo, e diede poi inizio all'arte concettuale, ideando il ready-made e l'assemblaggio.
Man Ray, nato Emmanuel Radnitzky (Filadelfia, 27 agosto 1890 – Parigi, 18 novembre 1976), è stato un pittore, fotografo e grafico statunitense esponente del Dadaismo. Pur essendo un pittore, un fabbricante di oggetti e un autore di film d'avanguardia (Le retour à la raison (1923), Anémic Cinéma con Marcel Duchamp (1925), Emak-bakia (1926), L'étoile de mer (1928), Le mystères du chateau de dé (1929) precursori del cinema surrealista) è conosciuto soprattutto come fotografo surrealista, avendo realizzato le sue prime fotografie importanti nel 1918.
La sposa messa a nudo dai suoi scapoli, anche (titolo originale Mariée mise à nu par ses célibataires, même), più nota come Il grande vetro (Le Grand Verre), è un'opera d'arte dell'artista dadaista Marcel Duchamp realizzata tra il 1915 e il 1923. Dal 1954 è conservata nel Philadelphia Museum of Art. L'opera è considerata una delle più importanti della prima maturità di Duchamp e si compone di due lastre di vetro disposte l'una sull'altra, sulle quali sono raffigurati diversi elementi e figure che rappresentano, nell'insieme, un amore impossibile fra una sposa e il suo corteggiatore.
L'Esposizione internazionale surrealista, in francese Exposition Internationale du Surréalisme, è una mostra collettiva di artisti surrealisti organizzata in diverse città ed in periodi differenti a partire dalla prima, tenutasi a Parigi nel 1925. André Breton, ideatore della manifestazione, rappresenta il punto di riferimento costante, come organizzatore o come ispiratore, nel susseguirsi delle edizioni storiche fino al 1967, alle quali hanno partecipato generazioni di artisti e di artiste. Le centinaia di opere esposte di volta in volta - dipinti, oggetti, sculture, collage, fotografie ed installazioni - sono prodotti di un movimento artistico che «ha voluto proporsi come un nuovo modo di pensare, di vivere»: «il surrealismo non si definisce dai mezzi usati, ma da una concezione rivoluzionaria dell'esistenza estesa al comportamento morale e al comportamento creativo». Tale concetto è riassunto nell'affermazione di Joyce Mansour, in base alla quale «non è la tecnica pittorica ad essere surrealista, bensì il pittore e la sua visione della vita».Se Breton è il teorico indiscusso del surrealismo, il movimento stesso e la propria evoluzione nel tempo travalicano i limiti poetici e cronologici a lui legati e trovano rinnovamento e nuova vitalità nelle correnti artistiche degli anni successivi, nelle quali è spesso manifesta l'eredità surrealista.
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Record aggiornato il: 2021-11-25T04:43:47.314Z