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Autore principale: Chiavacci, Allam
Pubblicazione: [S.l.] : Edizioni cultura della pace, 1994
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
La guerra italo-turca (nota in italiano anche come guerra di Libia, impresa di Libia o campagna di Libia ed in turco come Trablusgarp Savaşı, ossia Guerra di Tripolitania) fu combattuta dal Regno d'Italia contro l'Impero ottomano tra il 29 settembre 1911 e il 18 ottobre 1912, per conquistare le regioni nordafricane della Tripolitania e della Cirenaica. Le ambizioni coloniali spinsero l'Italia ad impadronirsi delle due province ottomane che nel 1934, assieme al Fezzan, avrebbero costituito la Libia dapprima come colonia italiana ed in seguito come Stato indipendente. Durante il conflitto fu occupato anche il Dodecaneso nel Mar Egeo; quest'ultimo avrebbe dovuto essere restituito ai turchi alla fine della guerra, ma rimase sotto amministrazione provvisoria da parte dell'Italia fino a quando, con la firma del trattato di Losanna nel 1923, la Turchia rinunciò ad ogni rivendicazione e riconobbe ufficialmente la sovranità italiana sui territori perduti nel conflitto. Nel corso della guerra l'Impero ottomano si trovò notevolmente svantaggiato, poiché poté rifornire il suo piccolo contingente in Libia solo attraverso il Mediterraneo. La flotta turca non fu in grado di competere con la Regia Marina, e gli Ottomani non riuscirono ad inviare rinforzi alle province nordafricane. Pure se minore, questo evento bellico fu un importante precursore della prima guerra mondiale, perché contribuì al risveglio del nazionalismo nei Balcani. Osservando la facilità con cui gli italiani avevano sconfitto i disorganizzati turchi ottomani, i membri della Lega Balcanica attaccarono l'Impero prima del termine del conflitto con l'Italia. La guerra registrò numerosi progressi tecnologici nell'arte militare, tra cui, in particolare, il primo impiego militare dell'aeroplano sia come mezzo offensivo che come strumento di ricognizione (furono schierati in totale 9 apparecchi). Il 23 ottobre 1911 il pilota capitano Carlo Maria Piazza sorvolò le linee turche in missione di ricognizione ed il 1º novembre dello stesso anno l'aviatore Giulio Gavotti lanciò a mano la prima bomba aerea (grande come un'arancia, si disse) sulle truppe turche di stanza in Libia. Altrettanto significativo fu l'impiego della radio con l'allestimento del primo servizio regolare di radiotelegrafia campale militare su larga scala, organizzato dall'arma del genio sotto la guida del comandante della compagnia R.T. Luigi Sacco e con la collaborazione dello stesso Guglielmo Marconi. Infine, il conflitto libico registrò il primo utilizzo nella storia di automobili in una guerra: le truppe italiane furono dotate di autovetture Fiat Tipo 2 e motociclette SIAMT.
La guerra d'indipendenza americana, nota negli Stati Uniti principalmente come guerra rivoluzionaria americana (in inglese: American War of Independence o American Revolutionary War) e in Francia, raramente, come guerra d'America (in francese: guerre d'Amérique), fu il conflitto che, tra il 19 aprile 1775 e il 3 settembre 1783, oppose le Tredici colonie nordamericane, diventate successivamente gli Stati Uniti d'America, alla loro madrepatria, il Regno di Gran Bretagna. A partire dal 1778 la guerra, iniziata come ribellione indipendentistica locale, si trasformò in un conflitto globale tra le grandi potenze europee per il predominio sui mari e nei territori coloniali. La Francia entrò in guerra a fianco degli americani e, in alleanza anche con la Spagna e le Province Unite, cercò di sfidare il predominio britannico e di ottenere la rivincita dopo la sconfitta nella guerra dei sette anni. La Gran Bretagna invece poté rafforzare il suo corpo di spedizione in America reclutando numerosi contingenti di truppe mercenarie tedesche, i cosiddetti Assiani, forniti, dietro compenso in denaro, dall'Assia-Kassel, dall'Elettorato di Hannover e da altri piccoli stati tedeschi. Dopo alterne vicende, la sconfitta britannica a Yorktown contro le forze franco-americane guidate dal generale George Washington e dal generale Jean-Baptiste de Rochambeau, segnò una svolta decisiva della guerra. Il trattato di Parigi, firmato nel 1783, pose ufficialmente fine al conflitto, già concluso di fatto tra il 1781 e il 1782. Con la pace, gli Stati Uniti furono riconosciuti dal Regno Unito, che dovette cedere alla Francia il Senegal, Santa Lucia e Tobago, alla Spagna la Florida e Minorca e alle Province Unite le sue colonie asiatiche. La Francia tuttavia, nonostante alcuni successi, non riuscì a strappare alla Gran Bretagna il dominio dei mari e la corona britannica mantenne il possesso delle Antille e del Canada mentre buona parte dell'India rimaneva sotto il controllo della Compagnia britannica delle Indie orientali.
Scientology (pron. [ʃenˈtɔloʤi]; in inglese [sʌɪənˈtɒlədʒi]), più raramente Chiesa di Scientology, è un'organizzazione che ha sede principale negli Stati Uniti e che raccoglie e diffonde dal 1954 l'insieme delle credenze e pratiche ideate da L. Ron Hubbard basate sul precedente sistema di auto-aiuto denominato Dianetics. Il nome del movimento è a volte tradotto in italiano come scientologia.Hubbard ha dato nel tempo diverse definizioni di Scientology, parallelamente al suo sviluppo. L'organizzazione non ha una propria definizione di cosa sia Scientology, salvo presentare le parole del suo fondatore. Nel suo primo libro sul soggetto la definisce "uno studio dello spirito" o più precisamente "Lo studio e il modo di occuparsi dello spirito in relazione a se stesso, agli universi e ad altre forme di vita". Sul sito del movimento si legge che la parola scientology deriva dal latino scio ("sapere") e dal greco logos ("studio di"). Il significato di scientology, si afferma nel sito, è "sapere come sapere". La qualifica di Scientology è argomento di dibattito: se fonti terziarie la caratterizzano come "associazione religiosa" o "filosofia religiosa" o "movimento religioso", altre fonti la definiscono una setta. Il Cesnur la include tra le religioni e movimenti del potenziale umano. Da un punto di vista giuridico il riconoscimento dello status di "religione" è accordato alla Chiesa di Scientology solo in alcuni Stati (per esempio Stati Uniti e Australia); la corte suprema dell'Inghilterra l'ha riconosciuta nel 2013; in Europa, nella maggioranza degli Stati, non gode dello status di religione riconosciuta. Secondo Scientology nel 2005 l'organizzazione contava otto milioni di praticanti. Fonti esterne tuttavia ridimensionano molto la cifra con numeri variabili tra i quarantamila e i cinquecentomila praticanti in tutto il mondo. In Italia si contano 12 chiese, 30 missioni e, secondo quanto riporta Scientology, vi sono più di 300 000 associati. Anche il Cesnur affronta l'argomento e stima il numero degli scientologists italiani nel 2007 tra i diecimila e i cinquantamila.La Chiesa di Scientology Internazionale (Chiesa madre) si trova a Los Angeles. Altra sede di Scientology, soprannominata Int Base o Gold, si trova a nord delle cittadine statunitensi di San Jacinto e Hemet. Ivi è la sede del Religious Technology Center (RTC), che gestisce i marchi d'impresa dell'organizzazione. Qui inoltre si trovano le sedi dei più importanti dipartimenti dell'organizzazione, incluso Golden Era Productions, una divisione cinematografica. Sede operativa di grande rilevanza è la Flag Land Base che si trova nella costa est degli Usa, nella cittadina di Clearwater in Florida.Dopo la morte di Hubbard nel 1986 il movimento è guidato da David Miscavige, presidente del Consiglio d'Amministrazione del Religious Technology Center.
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