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Autore principale: Plana, Manuel
Nota introduttiva In queste pagine il computo degli anni è riportato secondo l'Anno Domini (estesa agli anni avanti Cristo) e quindi utilizzando il calendario solare gregoriano. La suddivisione di queste pagine di cronologia storica in cronologia della protostoria, cronologia della storia antica e cronologia del Medioevo ha solo significato metodologico per evitare la costruzione di un'unica pagina di "Cronologia della storia del mondo", troppo complicata, pesante ed ambiziosa da gestire; si è scelto pertanto di dividere i periodi in base ad alcuni riferimenti storici importanti: la scoperta della scrittura in Mesopotamia ed Egitto (passaggio dalla protostoria alla storia antica) e la scoperta delle Americhe da parte degli europei (fine del Medioevo). La cronologia della storia antica è composta da questa pagina principale, suddivisa in 8 paragrafi di 500 anni, ciascuno contenente una tabella riassuntiva geografica ed una cronologia sintetica ed essenziale; ad ogni paragrafo è collegata una pagina specifica con la cronologia estesa ed approfondita di quei cinque secoli, e non solo perché ci sono altri reperti storici che sono molto importanti come per esempio l'affresco dell'isola di creta o gli anni cinquanta del novecento La cronologia adottata per la Mesopotamia e l'Egitto è la cronologia media.
Un arco trionfale, o arco di trionfo, è una costruzione con la forma di una monumentale porta ad arco, solitamente costruita per celebrare una vittoria in guerra, in auge presso le culture antiche. Questa tradizione nasce nell'Antica Roma, e molti archi costruiti in età imperiale possono essere ammirati ancora oggi nella "città eterna". Alcuni archi trionfali erano realizzati in pietra, a Roma in marmo o travertino, ed erano dunque destinati ad essere permanenti. In altri casi venivano eretti archi temporanei, costruiti per essere utilizzati durante celebrazioni e parate e poi smontati. In genere solo gli archi eretti a Roma vengono definiti "trionfali" in quanto solo nell'Urbe venivano celebrati i trionfi e onorato l'ingresso del vincitore. Gli archi eretti altrove sono generalmente definiti "onorari" e avevano la funzione di celebrare nuove opere pubbliche. Originariamente gli archi erano semplici e avevano una sola apertura (fòrnice), nell'età tardoimperiale si arricchirono con fòrnici laterali e rilievi scultorei decorativi. Sulla sommità, detta attico, erano poste statue e quadrighe guidate dall'imperatore. L'età augustea inaugurò una tipologia grandiosa dell'arco di trionfo; era arricchito con rilievi in marmo o in bronzo che raccontavano le imprese di guerra dell'imperatore. La costruzione degli archi romani assunse man mano, un ruolo pressoché simbolico. Essi infatti si rifanno alle porte monumentali, allineate alle mure della città, ma da esse si differiscono non tanto strutturalmente, ma, appunto, simbolicamente. Essi sono, infatti, dedicati a grandi imprese compiute da imperatori, generali, quali guerre, conquiste o anche alla semplice edificazione di infrastrutture come ponti e strade. Altro elemento di grande importanza, e quindi da sottolineare, è la circostanza che la monumentalità sia data dalla sovrapposizione di due elementi strutturali: la volta ed il trilite (due colonne che sorreggono un architrave). Di questi due, solo la volta è l'elemento portante: il peso dell'intera struttura è scaricato solamente su di esso e non sulla struttura trilitica. In una chiesa l'arco trionfale, anche definito arco santo, è la struttura che separa la navata dal presbiterio o dal transetto. Può essere rivestito sia nella parete verso la navata sia nell'intradosso di mosaici, affreschi o altre decorazioni.
Gli Apache (/əˈpætʃiː/ in inglese, /a'paʃ/ in francese; in italiano anche Apaci;, nome di etimo incerto, forse di origine zuñi, apacu, corruzione del nome navahu, ovvero di origine yavapai, apace, col significato di "nemico") sono una popolazione nativa dell'area sud occidentale dell'America Settentrionale; il nome con cui sono soliti designarsi è però "Dineh" (il popolo). Originariamente gli Apache erano divisi in otto gruppi principali, escludendo i Kataka (cosiddetti "Kiowa-Apache"), associati coi Kiowa: i Lipan (Naizhan e Natage), gli Jicarilla (Ollero e Llanero), i Mescalero (Sehenede e Iyutahende), i Mimbreño (Tchihende), gli Ndendahe (Nednhi - Janeros e Carrizaleṅos - e Bendokhoe - Mogollones -), i Chiricahua (Tsokanendeh), i Coyotero (Tsézhiné, Tiisebahné e Dzil-Łigai-Si'án-Ndee), i Tonto (Dilzhe'e); ognuno di questi era a sua volta composto da numerose bande locali.
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