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Autore principale: Buonarroti, Michelangelo <1475-1564>
Pubblicazione: Milano : Arti grafiche Ricordi, 1964
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Il Bacchino malato è il soggetto di un dipinto a olio su tela, realizzato tra il 1593 ed il 1594 (ma a seguito di recenti ricerche dovrebbe essere datato al 1596-1597, considerato che le prime notizie sull'artista rimandano al massimo alla primavera del 1596) dal pittore italiano Caravaggio e conservato presso la Galleria Borghese.
Il Fanciullo con canestra di frutta è il soggetto di un dipinto a olio su tela realizzato tra il 1593 ed il 1594 dal pittore italiano Caravaggio e conservato nella Galleria Borghese di Roma.
La Cassetta Farnese (nota anche come Cofanetto Farnese) è un prezioso scrigno d'argento dorato, realizzato, tra il 1548 e il 1561, dall'orafo fiorentino Manno Sbarri, allievo di Benvenuto Cellini. Dopo la celeberrima Saliera dello stesso Cellini, è considerata uno dei maggiori capolavori dell'oreficeria manierista, opera pienamente evocativa del gusto e dell'altissimo livello tecnico che il manierismo italiano riservò alle arti applicate.
Donatello, vero nome Donato di Niccolò di Betto Bardi (Firenze, 1386 – Firenze, 13 dicembre 1466), è stato uno scultore, pittore e architetto italiano. Con la sua lunghissima carriera fu uno dei tre padri del Rinascimento fiorentino, assieme a Filippo Brunelleschi e Masaccio, oltre che uno dei più celebri scultori di tutti i tempi. Diede un contributo fondamentale al rinnovo dei metodi della scultura, facendo accantonare definitivamente le esperienze del tardo gotico e superò i modelli dell'arte romana classica. Inventò la tecnica dello "stiacciato", basato su minime variazioni millimetriche degli spessori, che non impedisce la creazione di uno spazio illusorio, e padroneggiò le più disparate tecniche e materiali (marmo, pietra serena, bronzo, legno, terracotta). Si dedicò anche al disegno, fornendo i modelli ad esempio per alcune vetrate del Duomo di Firenze. Particolare fu la sua capacità di infondere umanità e introspezione psicologica alle opere, spesso con accenti drammatici o di energia e vitalità trattenute ma perfettamente visibili.
La Breve ma veridica storia della pittura italiana è un saggio di Roberto Longhi sulla storia dell'arte italiana. L'opera fa parte delle opere giovanili dello studioso, ma riveste una grande importanza nel panorama storico-critico dell'arte europea per le nuove idee che vi si trovano pubblicate, che si ritrovano negli scritti successivi di Longhi e influenzarono tutta la critica successiva.
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Record aggiornato il: 2021-11-25T04:50:27.596Z