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Autore principale: Arese Visconti, Francesco <1971>
Pubblicazione: [S.l.] : Aiòn/Provincia di Firenze, 2005
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Giovanni Michelucci (Pistoia, 2 gennaio 1891 – Firenze, 31 dicembre 1990) è stato un architetto, urbanista e incisore italiano. Fu uno dei maggiori architetti italiani del XX secolo, celebre per aver progettato ad esempio la stazione di Firenze Santa Maria Novella e la chiesa dell'Autostrada del Sole.
La chiesa di San Giovanni Battista alle porte di Firenze è chiamata anche chiesa dell'Autostrada del Sole per la sua collocazione all'incrocio fra l'autostrada del Sole e la A11 Firenze-Mare, o più semplicemente chiesa dell'autostrada. Fu realizzata da Giovanni Michelucci tra il 1960 e il 1964. Si estende in un'oasi di seimila metri quadrati (metà dei quali coperti), appena fuori dal casello di Firenze Nord. Si trova amministrativamente nel comune di Campi Bisenzio, nella frazione di Limite; dal punto di vista ecclesiastico, la chiesa è una rettoria dipendente dalla pieve di Santo Stefano a Campi e fa parte del vicariato di Campi Bisenzio.
Il brutalismo è una corrente architettonica, nata negli anni 1950 del Novecento in Inghilterra, vista come il superamento del Movimento Moderno in architettura.
L'architettura italiana nel periodo fascista comprende una serie di stili e correnti, spesso confuse in una vaga nozione di "architettura fascista". Esaurito lo slancio teorico dell'architettura futurista con la scomparsa di Antonio Sant'Elia, negli anni venti e trenta in Italia si svilupparono varie correnti architettoniche: l'architettura razionalista (Movimento Moderno e Razionalismo italiano) che rappresentava il movimento più moderno, in sintonia con le tendenze europee del funzionalismo.il Movimento Novecento, che rappresenta una tendenza di "ritorno all'ordine", con il rifiuto sia delle avanguardie del primo novecento (liberty, futurismo, cubismo) sia della nuova tendenza razionalista, con un riferimento al neoclassicismo lombardo ottocentesco e un linguaggio semplificato ed austero, in assonanza con la pittura metafisica di De Chirico. Principali esponenti ne furono Giovanni Muzio, Giò Ponti, Paolo Mezzanotte.il monumentalismo o "neoclassicismo semplificato", che media tra le tendenze razionaliste d'avanguardia e il conservatorismo dell'accademia, facendosi linguaggio architettonico di regime, teso a diffondere gli ideali fascisti tra le masse e trasmettere l'idea di grandezza del regime, e che privilegia la realizzazione di edifici monumentali e con forte caratterizzazioni scenografiche. Maggiore esponente ne fu Marcello Piacentini.L'Italia del ventennio è isolata dal mondo culturale europeo più evoluto, che propone in architettura i temi del Movimento Moderno, così questi non sono conosciuti o vengono mal interpretati dagli architetti italiani. Il tutto si concentra in dibattito superficiale, che non coglie i caratteri originari dell'International Style e si riduce a una modernizzazione esteriore dello stile, con l'adozione di forme semplificate, murature lisce, balconi pieni, cornici spianate, capitelli alleggeriti, archi elementarizzati, colonne smussate, abbassando così notevolmente il livello dell'edilizia pubblica.
Con il termine architettura italiana del Novecento si intendono tutte quelle correnti architettoniche che, partendo dal movimento artistico del liberty, si sono sviluppate in Italia nel XX secolo.
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