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Autore principale: Loda, Mirella; Clemente, Pietro
Pubblicazione: Firenze : [s.n.], 2003
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
L'etnia (dal greco ἔθνος, èthnos 'popolo', 'nazione') è «una comunità caratterizzata da omogeneità di lingua, cultura, tradizioni e memorie storiche, stanziata tradizionalmente su un determinato territorio». Questa definizione e lo stesso uso del concetto di etnia sono stati sottoposti, in ambito accademico, negli ultimi anni, a revisione e critica.
L'immigrazione in Italia cominciò a raggiungere dimensioni significative all'incirca dagli anni 1970, per poi diventare un fenomeno caratterizzante della demografia italiana nei primi anni del terzo millennio. Secondo le definizioni fornite dall'ISTAT, la popolazione immigrata non va confusa con la popolazione straniera: la popolazione immigrata è composta da tutti i residenti che sono nati all'estero con cittadinanza straniera, anche se hanno successivamente acquisito la cittadinanza italiana; mentre la popolazione straniera è composta da tutti i residenti che hanno cittadinanza straniera, anche se sono nati in Italia. Secondo Eurostat, al 1º gennaio 2017 l'Italia era il quarto Paese dell'U.E. per popolazione immigrata, ovvero nata all'estero, con 6,1 milioni di immigrati, dopo Germania (12,1 milioni), Regno Unito (9,3 milioni) e Francia (8,2 milioni), appena davanti alla Spagna (6,0 milioni). Era invece il terzo Paese dell'Unione Europea per popolazione straniera, con 5 milioni di cittadini stranieri, dopo Germania (9,2 milioni) e Regno Unito (6,1 milioni) e davanti a Francia (4,6 milioni) e Spagna (4,4 milioni). Per numero di stranieri (inclusi gli apolidi) in percentuale rispetto al totale della popolazione residente, l'Italia si classificava al quattordicesimo posto (su 28) nell'Unione Europea (con l'8,3% di immigrati sul totale della popolazione).
L'immigrazione albanese in Italia (diaspora shqiptare në Itali in albanese) è un fenomeno migratorio che ha interessato l'Italia in modo particolare a partire dalla caduta della Repubblica Popolare Socialista d'Albania nel 1991. In Italia è presente l'ambasciata albanese a Roma e sono presenti otto consolati nel resto del Paese, due generali (a Bari e a Milano) e, inoltre, consolati onorari in diverse città italiane (ad Ancona, Firenze, Genova, Padova, Torino, e già a Palermo).
La presenza di peruviani in Italia risale agli anni '80. Nel 2020 c'erano 97 738 immigrati regolari dal Perù in Italia. Nel 2006 erano 66 506. Le cinque città di maggiore concentrazione dei peruviani in Italia sono Milano (17 987) , Roma (12 800) , Torino (7 195), Firenze (5 910) e Genova (2 177). Inoltre il 44 % dei Peruviani residenti in Italia vive nella regione Lombardia con 43613 ab, mentre la restante percentuale,vive nelle altre regioni italiane,tra cui principalmente Lazio(16%), Piemonte (12%) e Toscana (11%).
Il termine multiculturalismo, entrato nell'uso comune verso la fine degli anni ottanta, identifica una società in cui più culture, anche molto differenti l'una dall'altra, convivono mantenendo ognuna la propria identità. Pur potendo avere interscambi, conservano quindi le peculiarità del proprio gruppo sociale. Le minoranze in particolare mantengono il loro diritto ad esistere, senza omologarsi o fondersi ad una cultura predominante, diluendo o perdendo quindi la propria identità.
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