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Autore principale: Petit-Dutaillis, Charles
Pubblicazione: Paris : La Renaissance du livre, 1933
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: fre, Paese: FR
La monarchia fu la forma prevalente di governo nella storia d'Europa durante il Medioevo; il suo contraltare fu rappresentato occasionalmente dai comuni, principalmente nel caso delle repubbliche marinare e della Vecchia Confederazione svizzera. Il repubblicanesimo divenne prevalente all'inizio dell'età moderna, ma la monarchia rimase predominante in Europa nel XIX secolo. A partire dalla fine della prima guerra mondiale, tuttavia, molte monarchie europee furono abolite. Al 2021, rimangono dodici monarchie sovrane in Europa: sette sono regni (Danimarca, Norvegia, Svezia, Regno Unito, Spagna, Paesi Bassi e Belgio), tre sono principati (Andorra, Liechtenstein e Monaco), mentre è presente un solo granducato, il Lussemburgo. La Città del Vaticano è uno Stato teocratico governato dal Papa. Le monarchie possono essere divise in due grandi classi: gli stati premoderni, e quelli che hanno ottenuto l'indipendenza durante o subito dopo le guerre napoleoniche. Danimarca, Norvegia, Svezia, Regno Unito, Spagna e Andorra sono i successori delle monarchie premoderne. Lietchenstein, Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo furono istituiti o ottennero l'indipendenza attraverso varie vicende durante le guerre napoleoniche. Lo Stato della Città del Vaticano fu riconosciuto come Stato sovrano amministrato dalla Santa Sede nel 1929, tramite i Patti Lateranensi. Dieci di queste monarchie sono ereditarie, e due sono elettive: la Città del Vaticano (il Papa, eletto al conclave) e Andorra (tecnicamente è una diarchia semi-elettiva, in quanto la posizione di capo di Stato è condivisa da due persone, di cui uno è il Presidente della Francia, eletto, e l'altro è il Vescovo di Urgell, nominato dal Papa). La maggior parte delle monarchie in Europa sono parlamentari, in cui il monarca non influenza la politica dello Stato, sia che al sovrano sia impedito legalmente di farlo, sia che il monarca non utilizzi i poteri politici legati all'incarico per via di convenzioni costituzionali. Le eccezioni sono il Liechtenstein e il Principato di Monaco, che sono solitamente considerate monarchie costituzionali (o semi-costituzionali) a causa dell'ampia influenza che i principi esercitano ancora oggi sulla politica, e la Città del Vaticano, che è una monarchia assoluta. Non sono in atto grandi campagne di abolizione delle monarchie in nessuno dei dodici Stati, anche se in molti di essi vi sono gruppi repubblicani più o meno grandi (vedi ad esempio repubblicanesimo in Spagna). Sei delle dodici monarchie sono membri dell'Unione europea: Belgio, Danimarca, Lussemburgo, Paesi Bassi, Spagna e Svezia. All'inizio del XX secolo, la Francia, la Svizzera e la Repubblica di San Marino erano le uniche nazioni europee ad avere una forma di governo repubblicana. L'avvento del repubblicanesimo nella politica europea si verificò all'inizio del XX secolo, facilitato dalla caduta di diverse monarchie europee a seguito di guerre o rivoluzioni; all'inizio del XXI secolo, la maggior parte degli Stati sovrani in Europa sono repubbliche, con capi di Stato eletti direttamente o indirettamente.
Per storia dell'Europa si intende convenzionalmente la storia dell'omonimo continente e dei popoli che l'hanno abitato e che lo abitano. In un'accezione più ristretta per storia dell'Europa si intende invece la storia dell'Unione europea, dalla creazione della Comunità economica europea con i trattati di Roma (1957) fino a oggi.
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Record aggiornato il: 2021-11-25T01:59:54.143Z