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Autore principale: Cairola, Aldo
Pubblicazione: Roma : Editalia, 1972
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: it
Le monete euro italiane presentano da un lato la cifra espressa in numeri corrispondente al valore della moneta, insieme ai paesi dell'UE presenta soggetti che rappresentano l'arte e la cultura italiana. Ogni moneta è stata disegnata da un artista differente, da quella da 1 centesimo a quella da 2 euro. Gli artisti sono: Eugenio Driutti, Luciana De Simoni, Ettore Lorenzo Frapiccini, Claudia Momoni, Maria Angela Cassol, Roberto Mauri, Laura Cretara e Maria Carmela Colaneri. Ogni soggetto reca le 12 stelle della bandiera europea e la sigla della Repubblica Italiana, RI. Nessuna moneta in euro italiana porta una data precedente al 2002 (anno dell'introduzione della nuova moneta unica), anche se alcune monete sono state coniate prima di quell'anno, per essere introdotte al pubblico già dal dicembre 2001. La scelta dei soggetti per la faccia italiana di alcune monete è stata lasciata alla popolazione italiana, tramite una votazione telefonica avvenuta l'8 febbraio 1998 durante la trasmissione televisiva Domenica In, nella quale vennero presentati i soggetti da votare. La moneta da 1 euro, invece, non fu sottoposta a voto, in quanto Carlo Azeglio Ciampi, all'epoca ministro dell'Economia, aveva già deciso che dovesse recare il disegno dell'Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci. L'opera di Leonardo è infatti altamente simbolica poiché rappresenta il Rinascimento focalizzato sull'uomo come misura di tutte le cose. Come Ciampi stesso ha osservato, questa rappresenta la "moneta al servizio dell'Uomo" invece dell'Uomo al servizio del denaro. Come in Finlandia e Paesi Bassi, anche in Italia dal 1º gennaio 2018 viene sospesa la coniatura delle monete da 1 e 2 centesimi. Le monete in circolazione avranno comunque valore legale.
Il Rinascimento veneziano fu quella declinazione dell'arte rinascimentale sviluppatasi a Venezia tra il XV e il XVI secolo.
Il fiorino è una moneta d'oro di circa 3,537 grammi a 24 carati coniata per la prima volta nel 1252 a Firenze, grazie al podestà d'origine Bresciana Filippo Ugoni. Il nome deriva dal fior di giglio rappresentato al dritto della moneta.Nel XIII secolo e fino al rinascimento il fiorino, grazie alla crescente potenza bancaria di Firenze, divenne la moneta di scambio preferita in Europa alla pari del Ducato Veneziano che erano una sorta di euro dell'epoca.
Le monete euro italiane presentano da un lato la cifra espressa in numeri corrispondente al valore della moneta, insieme ai paesi dell'UE presenta soggetti che rappresentano l'arte e la cultura italiana. Ogni moneta è stata disegnata da un artista differente, da quella da 1 centesimo a quella da 2 euro. Gli artisti sono: Eugenio Driutti, Luciana De Simoni, Ettore Lorenzo Frapiccini, Claudia Momoni, Maria Angela Cassol, Roberto Mauri, Laura Cretara e Maria Carmela Colaneri. Ogni soggetto reca le 12 stelle della bandiera europea e la sigla della Repubblica Italiana, RI. Nessuna moneta in euro italiana porta una data precedente al 2002 (anno dell'introduzione della nuova moneta unica), anche se alcune monete sono state coniate prima di quell'anno, per essere introdotte al pubblico già dal dicembre 2001. La scelta dei soggetti per la faccia italiana di alcune monete è stata lasciata alla popolazione italiana, tramite una votazione telefonica avvenuta l'8 febbraio 1998 durante la trasmissione televisiva Domenica In, nella quale vennero presentati i soggetti da votare. La moneta da 1 euro, invece, non fu sottoposta a voto, in quanto Carlo Azeglio Ciampi, all'epoca ministro dell'Economia, aveva già deciso che dovesse recare il disegno dell'Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci. L'opera di Leonardo è infatti altamente simbolica poiché rappresenta il Rinascimento focalizzato sull'uomo come misura di tutte le cose. Come Ciampi stesso ha osservato, questa rappresenta la "moneta al servizio dell'Uomo" invece dell'Uomo al servizio del denaro. Come in Finlandia e Paesi Bassi, anche in Italia dal 1º gennaio 2018 viene sospesa la coniatura delle monete da 1 e 2 centesimi. Le monete in circolazione avranno comunque valore legale.
La dracma o dramma (in greco moderno Δραχμή, plurale δραχμές) era il nome di una moneta dell'antica Grecia. Il nome è stato ripreso in Grecia dopo il 1832 per indicare la dracma greca, valuta rimasta in uso fino all'introduzione dell'euro. Il nome "dracma" deriva dal verbo δράττω (dratto, "afferrare"). Inizialmente una dracma era un pugno di sei oboli, spiedi di metallo utilizzati come valuta fin dal 1100 a.C.
Le monete in euro, in circolazione nella zona euro dal 1º gennaio 2002, sono disponibili in 8 tagli, che spaziano da 1 centesimo a 2 euro. Ciascuna moneta ha sul rovescio una faccia comune a tutti i paesi dell'eurozona e sul dritto una faccia specifica per ciascuna nazione. Gli Stati membri possono coniare monete metalliche in euro con l'approvazione della Banca centrale europea per quanto riguarda il volume del conio.
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