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Autore principale: Firdaus, Abul-Qasim
Pubblicazione: Firenze : Tipografia del vocabolario di G. Maria, diretta da G. Polverini, 1882
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Italo Pizzi (Parma, 30 novembre 1849 – Torino, 6 dicembre 1920) è stato un iranista e accademico italiano.
Giuseppe Maria Garibaldi (Nizza, 4 luglio 1807 – La Maddalena, 2 giugno 1882) è stato un generale, patriota, condottiero e scrittore italiano. Figura rilevante del Risorgimento, fu uno dei personaggi storici più celebrati della sua epoca. È noto anche con l'appellativo di «eroe dei due mondi» per le imprese militari compiute sia in Europa, sia in America Meridionale. Considerato dalla storiografia e nella cultura popolare del XX secolo il principale eroe nazionale italiano, iniziò i suoi spostamenti per il mondo come ufficiale di navi mercantili, per poi diventare capitano di lungo corso. La sua impresa più nota fu la vittoriosa spedizione dei Mille, che portò all'annessione del Regno delle Due Sicilie al nascente Regno d'Italia, episodio centrale nel processo di unificazione della nuova nazione. Massone di 33º grado del Rito scozzese antico ed accettato, favorevole all'ingresso delle donne in massoneria (tanto da iniziare sua figlia Teresita), ricoprì anche brevemente la carica di Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia; dichiaratamente anticlericale, fu autore di numerosi scritti, prevalentemente di memorialistica e politica, ma pubblicò anche romanzi e poesie.
La letteratura persiana, o meglio neo-persiana, nasce a partire dall'incontro/confronto fra la tradizione persiana propriamente detta e la cultura linguistica e letteraria degli Arabi conquistatori, che abbatterono l'impero sasanide nel 640 d C.Questo evento traumatico portò a grandi trasformazioni sia nella lingua (introduzione dell'alfabeto arabo) che nella letteratura (introduzione di generi e metri poetici arabi). La letteratura precedente in pahlavi, o medio-persiano, continuerà essenzialmente come espressione degli ambienti zoroastriani fino al X secolo e oltre, ma l'arabo soppianterà il medio-persiano come lingua delle scienze religiose, naturali e filosofiche.Già alla fine dell'VIII secolo abbiamo i primi documenti di una lingua neo-persiana, ampiamente arabizzata nel lessico e scritta in alfabeto arabo modificato, che lentamente diviene anche lingua letteraria, soprattutto a partire dalla prima grande scuola dei poeti della corte samanide di Bukhara (X secolo). A quell'epoca in territori iranici si può dire che gli intellettuali usassero l'arabo per trattare argomenti scientifici e religiosi e il neo-persiano per la poesia e la storiografia. Dal periodo selgiuchide in poi la letteratura neo-persiana si diffuse dalla culla centro-asiatica al resto dei territori iranici occidentali e, in seguito, grazie anche all'immenso prestigio acquistato dai suoi autori, innumerevoli cultori di questa letteratura si troveranno in un'area vastissima, dalla Istanbul ottomana sino alla Delhi dei Moghul.
La storia dell'Iraq è molto antica e brani della sua fase più remota coincidono con passaggi della storia di importanti civiltà che ebbero sede nel suo attuale territorio. Più in generale, la storia antica dell'Occidente, come quella recente, ruota spesso intorno a questo.
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