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Autore principale: Mostra della scultura etrusca, 1952, Firenze
Pubblicazione: Firenze : Vallecchi, 1952
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Il complesso delle Oblate è un ex monastero situato tra via Sant'Egidio e via dell'Oriuolo a Firenze. Qui era il nucleo primitivo dell'antistante ospedale di Santa Maria Nuova, fondato nel 1288 da Folco Portinari, su consiglio della nutrice di casa Monna Tessa, la quale istituì anche la comunità delle religiose infermiere oblate. Qui era presente il reparto femminile, con una chiesa dell'ospedale denominata "Santa Maria"; per questo, quando fu costruito il nuovo ospedale come reparto per gli uomini sul lato opposto della piazza, fu chiamato di "Santa Maria Nuova". Anche il reparto delle donne fu poi trasferito nel nuovo ospedale, e nei locali lasciati liberi rimase il convento, che si occupò della cura dei malati fino al 1936, quando si spostarono a Careggi, nel convento delle Oblate Ospitaliere Francescane di Monna Tessa, dove portarono numerose opere d'arte dell'antica sede, tra le quali opere attribuite a Giottino ed a Giuliano da Sangallo. Gli ambienti del vasto complesso ospedaliero e religioso sono stati poi adibiti ad altri usi culturali quali l'Istituto italiano di preistoria e protostoria, il Museo e istituto fiorentino di preistoria, la Biblioteca Comunale Centrale e, con ingresso da via dell'Oriuolo, il Museo topografico Firenze com'era. Nel 2007 si è completato un progetto di recupero del complesso da parte del Comune di Firenze, che ha portato all'apertura della nuova biblioteca delle Oblate, un centro polifunzionale di ultima generazione. Tra gli ambienti più pregevoli del complesso vi è l'elegante chiostro, sulla cui sommità esiste anche una terrazza panoramica.
Firenze (AFI: /fiˈrεnʦe/; ; in epoca medievale e nel linguaggio poetico anche Fiorenza, /fjoˈrɛnʦa/) è una città italiana di 361 841 abitanti, capoluogo della Toscana e centro della città metropolitana; è il primo comune della regione per popolazione, cuore dell'area metropolitana di Firenze-Prato-Pistoia. Nel Medioevo è stata un importante centro artistico, culturale, commerciale, politico, economico e finanziario; nell'età moderna ha ricoperto il ruolo di capitale del Granducato di Toscana dal 1569 al 1859 che, con il governo delle famiglie dei Medici e dei Lorena, divenne uno degli stati più ricchi e moderni. Le varie vicissitudini politiche, la potenza finanziaria e mercantile e le influenze in ogni campo della cultura hanno fatto della città un crocevia fondamentale della storia italiana ed europea. Nel 1865 Firenze fu proclamata capitale del Regno d'Italia (seconda, dopo Torino), mantenendo questo status fino al 1871, anno che segna la fine del Risorgimento. Importante centro universitario e patrimonio dell'umanità UNESCO dal 1982, è considerata luogo d'origine del Rinascimento – la consapevolezza di una nuova era moderna dopo il Medioevo, periodo di cambiamento e "rinascita" culturale e scientifica – e della lingua italiana grazie al volgare fiorentino usato nella letteratura. È universalmente riconosciuta come una delle culle dell'arte e dell'architettura, nonché rinomata tra le più belle città del mondo, grazie ai suoi numerosi monumenti e musei tra cui il Duomo, Santa Croce, Santa Maria Novella, gli Uffizi, Ponte Vecchio, Piazza della Signoria, Palazzo Vecchio e Palazzo Pitti. Di inestimabile valore i lasciti artistici, letterari e scientifici di geni del passato come Petrarca, Boccaccio, Brunelleschi, Michelangelo, Giotto, Cimabue, Botticelli, Leonardo da Vinci, Donatello, Lorenzo de’ Medici, Machiavelli, Galileo Galilei e Dante Alighieri, che fanno del centro storico di Firenze uno dei luoghi con la più alta concentrazione di opere d'arte al mondo. La ricchezza del patrimonio storico-artistico, scientifico, naturalistico e paesaggistico rendono il centro e le colline circostanti un vero e proprio "museo diffuso".
Il convento di San Pasquale è un complesso monastico ubicato ad Atessa, in provincia di Chieti, in località Vallaspra. Comprende la chiesa di Santa Maria degli Angeli.
La scultura etrusca fu una delle più importanti espressioni artistiche degli Etruschi, un popolo che abitò la regione centro-settentrionale dell'Italia approssimativamente fra il IX e il I a.C. La sua arte fu in gran parte una derivazione dell'arte greca, come nella religione, ma ebbe uno sviluppo con molte caratteristiche peculiari. Data l'assenza quasi totale di documenti testuali etruschi, problema aggravato dall'ignoranza moderna sulla loro lingua, ancora largamente indecifrata, la storiografia sull'arte etrusca si è avvalsa dell'ausilio delle cronache greche e romane. Così come la loro cultura in generale, la scultura degli Etruschi è stata oggetto di numerose polemiche tra gli studiosi, costretti ad assegnare alle proprie indagini il carattere della provvisorietà; essi sono concordi tuttavia nel considerare la scultura etrusca tra i più importanti e originali documenti della cultura italica prima dell'ascesa dell'Impero romano, alla cui formazione artistica essa ha potuto contribuire significativamente.
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