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Autore principale: Razeto, Francesco; Marini, Marino
Pubblicazione: Firenze : Becocci, [S. d.]
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
Il Museo archeologico nazionale di Firenze è un museo statale italiano. È sito Palazzo della Crocetta, risalente al 1619-21, quando Giulio Parigi, su disposizione di Cosimo II, ristrutturando e ampliando alcuni immobili dei Medici ne fece la residenza della principessa Maria Maddalena de' Medici, sorella di Cosimo, affetta da gravi disabilità fisiche. Il museo raccoglie il meglio degli scavi di tutta la Toscana, ma anche reperti provenienti dal Lazio e dall'Umbria, con importantissimi reperti etruschi e romani, e raccolte relative ad altre civiltà, come un'importante sezione egizia e una di vasi greci, molti dei quali rivenuti in tombe etrusche, a testimonianza dei numerosi scambi commerciali nel Mediterraneo. Dal dicembre 2014 il Ministero per i beni e le attività culturali lo gestisce tramite il Polo museale della Toscana, nel dicembre 2019 divenuto Direzione regionale Musei.
Il Museo archeologico nazionale di Napoli (MANN) è un museo statale italiano. In virtù del suo ricco e pregevole patrimonio di opere d'arte e manufatti, disposti su una superficie espositiva di 12.650 m², è considerato uno dei più importanti musei archeologici al mondo, se non il più importante per quanto riguarda l'arte romana. Il museo è costituito da collezioni private acquisite o donate alla città nel corso dei secoli, quali le collezioni Borgia, Santangelo, Stevens, Spinelli. I nuclei principali sono tre: la collezione Farnese, formata da reperti di Roma e dintorni e trasferita a Napoli nel '700; le collezioni pompeiane, in larga parte borboniche, con reperti provenienti dall'area vesuviana; la collezione egizia, al terzo posto al mondo per importanza dopo quelle del museo egizio del Cairo e del museo egizio di Torino.Gli importanti lavori di restauro e di ristrutturazione dell'edificio avviati nel 2012 consentiranno la realizzazione di una riorganizzazione globale delle collezioni secondo criteri espositivi nuovi, permettendo inoltre che alcune raccolte rimaste escluse dalla visita per decenni, possano trovare definitiva sistemazione dentro l'edificio. I reperti da molto tempo non più esposti al pubblico riguardano la numismatica ed una ricca parte della statuaria pompeiana: si stima che i pezzi in deposito siano in quantità tre volte superiore rispetto a quelli esposti e che gli stessi occupino allo stato attuale tre livelli dei sotterranei del palazzo ed un piano del sottotetto. Il museo è ospitato nel palazzo degli Studi, costruito nel 1585 come caserma di cavalleria; l'edificio ha una certa rilevanza architettonica, essendo uno dei più imponenti palazzi monumentali di Napoli. Inoltre insiste sull'area della necropoli di Santa Teresa, area sepolcrale dell'antica Partenope. Dal 2005 nella sottostante stazione della metropolitana "Museo" è stata aperta la stazione Neapolis, in cui piccoli ambienti che si succedono tra loro espongono i reperti archeologici rinvenuti durante gli scavi della metro ed entrati a far parte del patrimonio museale. È di proprietà del Ministero per i beni e le attività culturali, che dal 2014 lo ha annoverato tra gli istituti museali dotati di autonomia speciale.
Il Museo archeologico nazionale delle Marche si trova ad Ancona, all'interno del cinquecentesco palazzo Ferretti. Documenta in modo pressoché completo la preistoria e la protostoria del territorio marchigiano; comprende ricche collezioni relative alla civiltà greca, romana e a quella dei Galli Senoni. I reperti relativi alla civiltà picena formano la più completa raccolta esistente; per la ricchezza delle sue collezioni il museo è uno dei più importanti musei archeologici d'Italia. Dal dicembre 2014 il Ministero per i beni e le attività culturali lo gestisce tramite il Polo museale delle Marche, nel dicembre 2019 divenuto Direzione regionale Musei.
Il Museo di Firenze com'era si trovava in via dell'Oriuolo a Firenze, nell'ex-convento delle Oblate, e ripercorreva tutta la storia della città dalla fondazione romana ai tempi del Risanamento urbanistico. Chiuso nel 2010, le sue collezioni sono oggi esposte tra musei comunali e statali di Firenze.
Il museo è una raccolta, pubblica o privata, di manufatti relativi a uno o più settori della cultura (tra cui in particolare, per tradizione, l'arte), della scienza e della tecnica. Lo statuto dell'International Council of Museums lo definisce «un'istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo. Aperto al pubblico compie ricerche che riguardano le testimonianze materiali e immateriali dell'umanità e del suo ambiente, le acquisisce, le conserva, le comunica e, soprattutto, le espone a fini di studio, educazione e diletto». La definizione dell'International Council of Museums è stata accolta nel 2014 dalla normativa italiana che, nel quadro della nuova organizzazione dei musei statali, ha però aggiunto alla fine la seguente precisazione: «promuovendone la conoscenza presso il pubblico e la comunità scientifica».Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 2 dicembre 2019, n. 169 ha ripreso a tale definizione, che all’art. 43 è così enunciata: «I musei, i parchi archeologici, le aree archeologiche e gli altri luoghi della cultura di appartenenza statale sono istituzioni permanenti, senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo. Sono aperti al pubblico e compiono ricerche che riguardano le testimonianze materiali e immateriali dell'umanità e del suo ambiente; le acquisiscono, le conservano, le comunicano e le espongono a fini di studio, educazione e diletto, promuovendone la conoscenza presso il pubblico e la comunità scientifica».A livello internazionale la discussione sul ruolo e la definizione del museo continua ininterrottamente eppure nella conferenza dell'International Council of Museums di Kyoto, organizzata nel settembre 2019, non si è giunti ad un accordo per una nuova definizione di museo.
Il Museo archeologico di Montelupo si trova a Montelupo Fiorentino. È stato inaugurato come "Museo della ceramica e del territorio" nel 1983 nella sede dell'antico Palazzo del Podestà. Nel 1985 è stata aperta la sezione archeologica per ospitare il materiale di scavo rinvenuto nel territorio del comune di Montelupo e nelle zone limitrofe anche dal locale gruppo archeologico. Nel 2007 la sezione archeologica è stata trasferita nella nuova sede museale della chiesa dei SS. Quirico e Lucia, dietro la villa medicea, all'interno del relativo grande parco. Tale nuova collocazione è stata resa possibile grazie al recupero della struttura, risalente al XVII secolo, attuata al termine di una complessa campagna di scavo che hanno consentito di rinvenire, sotto l'attuale chiesa, alcune strutture religiose risalenti al X - XI secolo, con relative sepolture nell'abside, attualmente visibili attraverso il pavimento trasparente del museo. Il museo espone oltre 1000 pezzi, frutto di oltre 30 anni di scavi nel territorio del Medio Valdarno Fiorentino, nella Bassa val di Pesa e nel Montalbano. Il materiale esposto va dalla preistoria al tardo medioevo, passando dall'età dei metalli, agli etruschi e ai romani. Tra i reperti più significativi il bacile di bronzo dorato con l'effigie di Carlo Magno (risalente all'inizio del XII secolo) ed un olifante in terracotta, proveniente dal sito etrusco di Montereggi. Il museo continua a svolgere campagne di scavo in collaborazione con le università di Siena e di Firenze, sotto la supervisione della Soprintendenza Archeologica per la Toscana e con il supporto dei volontari del locale Gruppo archeologico di Montelupo Fiorentino, e svolge attività didattiche in diversi siti archeologici (villaggio dell'età del bronzo di Bibbiani, tomba etrusca "dell'Uovo", sempre a Bibbiani, abitato di Montereggi, villa romana del Vergigno ed area archeologica medievale di San Genesio.
L'architettura del paesaggio si occupa di pianificazione, progettazione e gestione degli spazi aperti e del paesaggio, alle diverse scale di intervento; le principali figure professionali che si occupano dell’architettura del paesaggio sono l'agronomo e l'architetto paesaggista.
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