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Edizione: 2. ed
Pubblicazione: Grosseto : Edizioni di Nomadelfia, 1983
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Nomadelfia è una frazione del comune di Grosseto e una comunità di cattolici praticanti, che cercano di vivere adottando uno stile di vita ispirato a quanto riportato negli Atti degli Apostoli, e per certi versi simile all'esperienza dei kibbutz o dei falansteri. Secondo il diritto canonico della Chiesa cattolica, è una parrocchia formata da famiglie e laici non sposati, fondata da don Zeno Saltini, mentre per la Repubblica Italiana è una associazione privata di cittadini. Oggi la comunità sorge all'interno del comune di Grosseto. Nomadelfi non sono tutti i membri della comunità ma solo coloro che, compiuti i 21 anni, decidono liberamente di aderire al modello di vita, definito "proposta", che punta a un ritorno alla "Chiesa delle origini". In Nomadelfia non si utilizza denaro e i nomadelfi che ottengono guadagni fuori dalla comunità li versano a questa che provvede poi a dare a ognuno i beni di cui necessita. Il disabile o l'anziano non vengono assistiti solo dalla famiglia, ma dalla comunità stessa. L'educazione obbligatoria ai bambini viene data da membri della comunità durante l'anno, mentre gli esami annuali sono sostenuti da questi come privatisti.
Don Zeno - L'uomo di Nomadelfia è una miniserie televisiva italiana.
Don Zeno Saltini (Fossoli, 30 agosto 1900 – Grosseto, 15 gennaio 1981) è stato un presbitero italiano, fondatore della comunità Nomadelfia.
La diocesi di Carpi (in latino: Dioecesis Carpensis) è una sede della Chiesa cattolica in Italia suffraganea dell'arcidiocesi di Modena-Nonantola appartenente alla regione ecclesiastica Emilia-Romagna. Nel 2017 contava 116.553 battezzati su 131.537 abitanti. È retta dall'arcivescovo (titolo personale) Erio Castellucci.
Nomadelfia è una frazione del comune di Grosseto e una comunità di cattolici praticanti, che cercano di vivere adottando uno stile di vita ispirato a quanto riportato negli Atti degli Apostoli, e per certi versi simile all'esperienza dei kibbutz o dei falansteri. Secondo il diritto canonico della Chiesa cattolica, è una parrocchia formata da famiglie e laici non sposati, fondata da don Zeno Saltini, mentre per la Repubblica Italiana è una associazione privata di cittadini. Oggi la comunità sorge all'interno del comune di Grosseto. Nomadelfi non sono tutti i membri della comunità ma solo coloro che, compiuti i 21 anni, decidono liberamente di aderire al modello di vita, definito "proposta", che punta a un ritorno alla "Chiesa delle origini". In Nomadelfia non si utilizza denaro e i nomadelfi che ottengono guadagni fuori dalla comunità li versano a questa che provvede poi a dare a ognuno i beni di cui necessita. Il disabile o l'anziano non vengono assistiti solo dalla famiglia, ma dalla comunità stessa. L'educazione obbligatoria ai bambini viene data da membri della comunità durante l'anno, mentre gli esami annuali sono sostenuti da questi come privatisti.
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Record aggiornato il: 2021-05-26T01:56:09.188Z