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Autore principale: Verni, Giovanni
Pubblicazione: Firenze : [s.n.], 1964
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
I Gruppi di Azione Patriottica (GAP), formati dal comando generale delle Brigate Garibaldi alla fine dei ottobre 1943, erano piccoli gruppi di partigiani che nacquero su iniziativa del Partito Comunista Italiano per operare prevalentemente in città, sulla base dell'esperienza della Resistenza francese. I militanti dei GAP erano detti "gappisti". Per estensione, erano denominate GAP anche le meno numerose unità partigiane cittadine socialiste e azioniste.
Il gruppo di azione locale (o semplicemente GAL) è un gruppo (generalmente una società consortile) composto da soggetti pubblici e privati allo scopo di favorire lo sviluppo locale di un'area rurale attraverso Fondi strutturali. I GAL elaborano il piano di azione locale (PAL; anche detto piano di sviluppo locale - PSL - o strategia di sviluppo locale - SSL - a seconda delle preferenze definitorie degli atti di programmazione e di normazione Regionali) e gestiscono i contributi finanziari erogati dall'Unione europea e dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR, erede della sezione "Orientamento" del precedente fondo FEOGA). Per realizzare il PAL, il GAL dispone di fondi nell'ambito del programma d'iniziativa comunitaria LEADER.
I Gruppi d'Azione Partigiana (GAP), conosciuti anche come Gruppi d'Azione Partigiana - Esercito Popolare di Liberazione, sono stati un gruppo paramilitare e di guerriglia italiano di estrema sinistra, marxista-leninista e guevarista, fondato e presieduto dall'editore Giangiacomo Feltrinelli, operante nella zona di Milano, ma con diramazioni anche in quelle di Genova e di Torino, tra il 1970 ed il 1972. La sigla GAP venne già usata e naturalmente ereditata dalla formazione dei Gruppi d'Azione Patriottica, un'organizzazione comunista operante nella Resistenza italiana dal 1943 al 1945. In ordine di tempo, fu il secondo gruppo armato di sinistra, successivo al Gruppo XXII Ottobre, con cui ebbe dei collegamenti e di cui raccolse una parte dei membri quando il gruppo fu disperso. L'idea di Feltrinelli era quella di organizzare un esercito di liberazione nazionale che si rifacesse alla resistenza partigiana, la quale, secondo lui ed altri esponenti della sinistra socialista e comunista extra-parlamentare, era stata tradita, dopo il 25 aprile del 1945, dai vertici del PCI, facenti capo alla figura dell'allora segretario nazionale Palmiro Togliatti, che avevano bruscamente abortito qualsiasi ipotesi di rivoluzione comunista in Italia. Tali teorie erano state originariamente enunciate dal comandante gappista Giovanni Pesce, il cui nome di battaglia era Visone, nel libro Senza tregua: la guerra dei GAP. Le tesi di Visone vennero poi esposte in un libro scritto e stampato dallo stesso Feltrinelli, intitolato il Libretto giallo. La scelta della lotta armata venne accelerata subito dopo la Strage di Piazza Fontana a Milano, la quale, secondo molti esponenti dei partiti di sinistra e democratici, era la premessa per un colpo di Stato da parte delle forze armate. Ma, sempre secondo le idee di Giangiacomo Feltrinelli, le formazioni di sinistra avrebbero dovuto organizzare un esercito popolare di liberazione con l'aiuto e l'appoggio dell'Unione Sovietica, sia da un punto di vista economico, sia militare, per prevenire un colpo di Stato delle destre; un'idea, questa, che in quegli anni pareva plausibile non solo per le personalità della sinistra rivoluzionaria e che sarebbe apparsa invece vicina alla concretizzazione solo pochi anni dopo, con la scoperta del Piano Solo e del golpe Borghese.
La storia come pensiero e come azione di Benedetto Croce è il primo di una serie di saggi che costituiscono l'intera opera pubblicata nel 1938 che porta lo stesso titolo e che è così strutturata: La storia come pensiero e come azione Lo storicismo e la sua storia La storiografia come problema storico La certezza e la verità storica Storiografia e politica Storiografia e morale Prospettive storiografiche Considerazioni finali AppendiceRecenti controversie intorno all'unità della storia d'Italia Noterella filologica
Il film d'azione è una tipologia di cinema in cui la trama viene sostanzialmente raccontata per mezzo di un certo numero di scene d'azione, durante le quali uno o più protagonisti si trovano a dover affrontare una serie di sfide che richiedono coraggio e prodezza fisica. Per questa ragione, tali film sono soliti includere scene di lotta, sparatorie, inseguimenti, esplosioni ed acrobazie di ogni genere. Spesso in questo tipo di pellicole lo sviluppo caratteriale dei personaggi viene ritenuto un elemento secondario, che finisce quindi per rimanere subordinato alla pura spettacolarità dell'azione. Il genere è poi strettamente connesso col thriller (per i ritmi frenetici) e con il cinema d'avventura (per le imprese eroiche), e talvolta può fare sfoggio di elaborate coreografie di combattimento ed effetti speciali. I film di arti marziali e di spionaggio sono considerati un sottogenere di film d'azione per le loro analoghe caratteristiche. Da notare che sebbene l'azione sia sempre stata uno degli elementi portanti di qualsiasi film, il cinema d'azione come genere a sé stante ha cominciato a delinearsi solo intorno all'inizio degli anni settanta. Nonostante i film d'azione abbiano dato prova di essere una sicura fonte di guadagno per gli studi cinematografici, ottenendo enorme successo al botteghino in numerose occasioni, nella storia soltanto pochi sono riusciti ad ottenere anche i consensi della critica. Nell'ultimo decennio i film di supereroi, che possono essere considerati anche essi un sottogenere dei film d'azione per le loro analoghe caratteristiche, hanno rappresentato sicuramente il sottogenere cinematografico di maggiore successo in termini di pubblico, in particolare i film di supereroi della Marvel che hanno dato vita a un vero e proprio media franchise, il Marvel Cinematic Universe, considerato uno dei più grandi successi commerciali di sempre.
Per storia dell'Europa si intende convenzionalmente la storia dell'omonimo continente e dei popoli che l'hanno abitato e che lo abitano. In un'accezione più ristretta per storia dell'Europa si intende invece la storia dell'Unione europea, dalla creazione della Comunità economica europea con i trattati di Roma (1957) fino a oggi.
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