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Autore principale: Iannelli, Nicola; Pagni, Mario
Pubblicazione: Siena : Betti, 2012
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Palazzo Valori-Altoviti-Sangalletti o, secondo la denominazione popolare, palazzo dei Visacci, è un edificio storico di Firenze, situato in borgo degli Albizi 18-20.
Palazzo Bartolini Salimbeni è uno dei più importanti palazzi tardorinascimentali della città di Firenze e italiani in generale. È situato fra Piazza Santa Trinita e Via Tornabuoni, davanti alla Colonna della Giustizia. La sua facciata ha rappresentato un punto di svolta nell'architettura residenziale rinascimentale, di notevole originalità, i cui spunti, sebbene in un primo momento fortemente criticati, vennero poi ampiamente riutilizzati e sviluppati nei secoli successivi. All'interno del palazzo Bartolini Salimbeni è nato nel 2018 un nuovo museo che espone (con due allestimenti annuali) la collezione d'arte moderna e contemporanea Roberto Casamonti, dove si possono ammirare opere straordinarie degli artisti che hanno attraversato il ventesimo secolo.
La chiesa di Santo Spirito è una delle principali basiliche della città di Firenze. È situata nel quartiere dell'Oltrarno, la parte sud del centro storico, e con la sua semplice facciata domina la piazza omonima. Fu costruita sui resti del duecentesco convento agostiniano distrutto da un incendio nel 1371. Ha la dignità di basilica minore.
Fiesole (pronuncia: Fièsole, /ˈfjɛzole/) è un comune italiano di 14 074 abitanti della città metropolitana di Firenze in Toscana. Dal XIV secolo in poi la città è sempre stata considerata come uno dei sobborghi più esclusivi di tutta Firenze e secondo le statistiche la città tutt'oggi rimane il comune più ricco di tutta la Toscana; tuttavia, stando alla graduatoria del 2017, è il comune di Lajatico a soffiare il primato a Fiesole, divenendo infatti il sesto comune più ricco d'Italia, e di conseguenza il primo in Toscana e nell'Italia Centrale in genere.
Nella città di Firenze la numerazione stradale seguiva un particolare sistema con numeri rossi e neri: i numeri rossi venivano assegnati alle attività commerciali, quelli neri agli edifici residenziali. Succede così che nella stessa via possano esistere due numeri uguali corrispondenti a edifici diversi, ma uno contrassegnato con il nero e uno con il rosso. Le due numerazioni quindi non procedono di pari passo e talvolta possono essere anche molto distanti. Tale metodologia è stata abbandonata e i numeri rossi resteranno validi fino ad esaurimento. Per convenzione, la numerazione delle strade inizia dal lato della strada più vicino al fiume Arno; per le vie parallele al fiume inizia "a monte", cioè da est, seguendo così il corso della corrente.
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Record aggiornato il: 2024-04-27T03:24:47.186Z