Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Titolo uniforme: La parole de l'enfant sourd
Autore principale: Bouvet, Danielle
La comunicazione non verbale è quella parte della comunicazione che comprende tutti gli aspetti di uno scambio comunicativo che non riguardano il livello puramente semantico del messaggio, ossia il significato letterale delle parole che compongono il messaggio stesso, ma che riguardano il linguaggio del corpo, ossia la comunicazione non parlata tra persone. Inoltre importantissimi sono i tanti codici della cultura comune i quali ci aiutano a capire i vari messaggi che le parole, i toni e i movimenti del corpo, esprimono solo parzialmente.
Le lingue dei segni ufficialmente riconosciute sono le lingue dei segni che, in alcuni Stati, sono riconosciute dalla Costituzione e/o dalle leggi. Esistono oltre trecento lingue dei segni in uso nel mondo al giorno d'oggi. Il loro numero non è noto con certezza: nuove lingue dei segni emergono spesso attraverso creolizzazione e glottogenesi (ed, occasionalmente, attraverso la pianificazione della lingua). In alcuni paesi, come lo Sri Lanka e la Tanzania, ogni scuola per sordi può avere un linguaggio separato, noto solo ai suoi studenti e, talvolta, negato dalla scuola per udenti; d'altra parte, alcuni paesi diversi possono condividere la stessa lingua dei segni, anche se a volte chiamata con nomi diversi (è il caso delle lingue dei segni croata e serba e di quella indiana e pakistana). Le lingue dei segni dei sordi sorgono anche al di fuori delle istituzioni scolastiche, soprattutto nelle comunità di villaggi con alti livelli di sordità congenita, ma ci sono notevoli lingue dei segni sviluppate per gli udenti, come le lingue discorso-tabù utilizzate dagli aborigeni in Australia. Gli studiosi stanno facendo dei sondaggi sul campo per identificare le lingue dei segni in uso in tutto il mondo.
Record aggiornato il: 2023-10-10T01:49:23.932Z