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Autore principale: Biondi, Marino
Pubblicazione: Firenze : Le lettere, [2007]
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Indro Montanelli, nome completo Indro Alessandro Raffaello Schizògene Montanelli (Fucecchio, 22 aprile 1909 – Milano, 22 luglio 2001), è stato un giornalista e scrittore italiano. Tra i più popolari giornalisti italiani del Novecento, si distinse per la concisione e limpidezza della sua scrittura, iniziando la sua carriera durante il ventennio fascista. Successivamente fu per circa quattro decenni l'uomo-simbolo del principale quotidiano d'Italia, il Corriere della Sera. In seguito, lasciato il Corriere per contrasti sulla nuova linea politica della testata, diresse per vent'anni un altro quotidiano fondato da lui stesso, il Giornale, distinguendosi come opinionista di stampo conservatore. Fu gravemente ferito nel 1977 in un attentato dai terroristi delle Brigate Rosse. Con l'entrata in politica di Silvio Berlusconi, da lui apertamente disapprovata, lasciò Il Giornale e, nel marzo 1994, fondò la Voce, un quotidiano che chiuse tuttavia l'anno seguente. Fu anche l'autore di una collana di libri di storia a carattere divulgativo, Storia d'Italia, i quali narrano la storia d'Italia dall'antichità alla fine del XX secolo. In ciascuna di queste attività Montanelli seppe conquistare un largo seguito di lettori.
Storia d'Italia è un'opera monumentale del giornalista e divulgatore storico Indro Montanelli, coadiuvato prima da Roberto Gervaso e poi da Mario Cervi. Essa è composta da 22 volumi, ognuno dedicato a un'epoca della storia italiana dal crollo dell'Impero Romano d'Occidente al 1997. L'opera è diventata nel tempo un longseller, la più popolare serie storica incentrata sul passato d'Italia. Interrogato sull'accoglienza entusiasta dei suoi libri, Montanelli spiegava di aver scoperto un pubblico appassionato di Storia, ma fin allora respinto dai testi – pur eccellenti – di studiosi specialisti, ma incapaci di avvicinare il lettore comune. La collaborazione con Gervaso e Cervi prevedeva la prevalenza del «marchio» Montanelli. Già con Gervaso, il giornalista toscano raccontava che era il co-autore a fare le ricerche, leggere i libri necessari, preparando il bozzone. Partendo da questi elementi, Montanelli operava una riscrittura definitiva. Riguardo alla stesura dei volumi, Mario Cervi, il secondo collaboratore dell'opera, rivendicò in un'intervista il proprio contributo, generalmente sottovalutato da recensori e critici, soffrendo la situazione: «...L'Italia littoria. Da qui prese il via la nostra collaborazione. In verità la gran parte dei volumi successivi, come Indro ha sempre riconosciuto, li ho scritti io, con la sua piena approvazione. Poi lui faceva le prefazioni e le postfazioni, che erano molto importanti. Naturalmente, se dovevo inserire il ritratto di un personaggio di cui Montanelli aveva già scritto, attingevo dai suoi articoli». La collana ebbe inizio casualmente, su idea e suggerimento di Dino Buzzati, allora redattore de La Domenica del Corriere.
Firenze (AFI: /fiˈrεnʦe/; ; in epoca medievale e nel linguaggio poetico anche Fiorenza, /fjoˈrɛnʦa/) è una città italiana di 361 841 abitanti, capoluogo della Toscana e centro della città metropolitana; è il primo comune della regione per popolazione, cuore dell'area metropolitana di Firenze-Prato-Pistoia. Nel Medioevo è stata un importante centro artistico, culturale, commerciale, politico, economico e finanziario; nell'età moderna ha ricoperto il ruolo di capitale del Granducato di Toscana dal 1569 al 1859 che, con il governo delle famiglie dei Medici e dei Lorena, divenne uno degli stati più ricchi e moderni. Le varie vicissitudini politiche, la potenza finanziaria e mercantile e le influenze in ogni campo della cultura hanno fatto della città un crocevia fondamentale della storia italiana ed europea. Nel 1865 Firenze fu proclamata capitale del Regno d'Italia (seconda, dopo Torino), mantenendo questo status fino al 1871, anno che segna la fine del Risorgimento. Importante centro universitario e patrimonio dell'umanità UNESCO dal 1982, è considerata luogo d'origine del Rinascimento – la consapevolezza di una nuova era moderna dopo il Medioevo, periodo di cambiamento e "rinascita" culturale e scientifica – e della lingua italiana grazie al volgare fiorentino usato nella letteratura. È universalmente riconosciuta come una delle culle dell'arte e dell'architettura, nonché rinomata tra le più belle città del mondo, grazie ai suoi numerosi monumenti e musei tra cui il Duomo, Santa Croce, Santa Maria Novella, gli Uffizi, Ponte Vecchio, Piazza della Signoria, Palazzo Vecchio e Palazzo Pitti. Di inestimabile valore i lasciti artistici, letterari e scientifici di geni del passato come Petrarca, Boccaccio, Brunelleschi, Michelangelo, Giotto, Cimabue, Botticelli, Leonardo da Vinci, Donatello, Lorenzo de’ Medici, Machiavelli, Galileo Galilei e Dante Alighieri, che fanno del centro storico di Firenze uno dei luoghi con la più alta concentrazione di opere d'arte al mondo. La ricchezza del patrimonio storico-artistico, scientifico, naturalistico e paesaggistico rendono il centro e le colline circostanti un vero e proprio "museo diffuso".
Giovanni Spadolini (Firenze, 21 giugno 1925 – Roma, 4 agosto 1994) è stato un politico, storico, giornalista e accademico italiano. Segretario del Partito Repubblicano Italiano, è stato più volte ministro e, tra il 28 giugno 1981 e il 1º dicembre 1982, presidente del Consiglio dei ministri, il primo non democristiano nella storia dell'Italia repubblicana, uno dei pochi a diventarlo da senatore, nonché l'unico a provenire dal PRI. Fu inoltre presidente del Senato dal 1987 al 1994 e nominato senatore a vita da Francesco Cossiga nel 1991.
Scrittori italiani della Fondazione Pietro Bembo è una collezione editoriale di Classici della Letteratura Italiana fondata da Dante Isella, Giorgio Manganelli e Mario Spagnol nel 1987. I volumi sono pubblicati presso l'editore Guanda. I direttori che si sono succeduti sono, in ordine temporale, i seguenti: Dante Isella, Giorgio Manganelli, Giovanni Pozzi, Pier Vincenzo Mengaldo. L'attuale direttore della collana è Alfredo Stussi. I titoli usciti comprendono un periodo che va dal Duecento al XX secolo: dalla trattatistica del Seicento ai poemi sbilenchi, da enigmatici poeti a scrittori irregolari, scrittori dimenticati o malamente letti, rimatori.
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