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Autore principale: Cipollaro, Pietro
Serie: La biblioteca del ciclismo
Gastone Nencini (Barberino di Mugello, 1º marzo 1930 – Firenze, 1º febbraio 1980) è stato un ciclista su strada e pistard italiano. Professionista dal 1953 al 1965, vinse un Giro d'Italia e un Tour de France. È il quarto dei sette vincitori italiani del Tour dopo Ottavio Bottecchia, Gino Bartali, Fausto Coppi e prima di Felice Gimondi, Marco Pantani e Vincenzo Nibali. Passista-scalatore, era soprannominato Il Leone del Mugello per l'indomito coraggio e la determinazione in corsa.
Il Tour de France 1960, quarantasettesima edizione della Grande Boucle, si svolse in ventuno tappe tra il 26 giugno e il 17 luglio 1960, per un percorso di complessivi 4 173 chilometri. Fu vinto per la prima e unica volta dal passista-scalatore e discesista italiano Gastone Nencini (al primo ed unico podio nella corsa a tappe francese). Il "Leone del Mugello", quarto corridore italiano ad imporsi nell'importante gara francese, concluse le sue fatiche sugli asfalti transalpini con il tempo di 112h08'42". Il passista-scalatore italiano Graziano Battistini (all'unico podio della carriera, peraltro all'esordio nella Grande Boucle), si piazzò al secondo posto della classifica generale. Prima di questa edizione del 1960, soltanto nel 1949 due corridori italiani (Fausto Coppi e Gino Bartali) avevano terminato ai primi due posti della classifica generale il Tour de France. La terza posizione della classifica generale fu conseguita dal passista-scalatore belga Jan Adriaensens (al secondo e ultimo podio al Tour dopo un altro terzo posto da lui ottenuto nell'edizione del 1956). L'italiano Imerio Massignan vinse la classifica degli scalatori, il francese Jean Graczyk la graduatoria a punti.
Il Tour de France 1957, quarantaquattresima edizione della Grande Boucle, si svolse in ventidue tappe tra il 27 giugno e il 20 luglio 1957, per un percorso totale di 4 665 km. Fu vinto per la prima volta dal passista-cronoman francese Jacques Anquetil, all'esordio al Tour (e, quindi, al primo podio della carriera nella corsa a tappe francese). Si trattò della ventunesima edizione in cui si affermò come vincitore un corridore di casa. Il fuoriclasse normanno, sedicesimo corridore francese a trionfare nella Grande Boucle, terminò le proprie fatiche sugli asfalti transalpini con il tempo di 135h44'42". Il passista-scalatore belga Marcel Janssens (all'unico podio della carriera al Tour) si classificò al secondo posto della graduatoria generale. La terza posizione della classifica generale fu appannaggio del passista-scalatore austriaco Adolf Christian (anch'egli, come Anquetil, subito a podio all'esordio nella Grande Boucle. Ma per lui, a differenza di Anquetil, questo sarà l'unico podio della propria carriera al Tour). In questa annata l'italiano Gastone Nencini eguagliò un importante primato stabilito nel 1955 dal collega francese Raphaël Géminiani: il "Leone del Mugello" diventò il secondo - e finora ultimo - ciclista ad aver concluso, nello stesso anno, i tre Grandi Giri nei primi dieci della classifica generale (primo al Giro d'Italia, sesto al Tour de France e nono alla Vuelta a España).
La Toscana (AFI: /tosˈkana/) è una regione italiana a statuto ordinario di 3 676 116 abitanti, situata nell'Italia centrale, con capoluogo Firenze. Confina a nord-ovest con la Liguria, a nord con l'Emilia-Romagna, a est con le Marche e l'Umbria, a sud con il Lazio. Ad ovest, i suoi 397 km di coste continentali sono bagnati dal Mar Ligure nel tratto centro-settentrionale tra Carrara (foce del torrente Parmignola, confine con la Liguria) e il Golfo di Baratti; il Mar Tirreno bagna invece il tratto costiero meridionale tra il promontorio di Piombino e la foce del Chiarone, che segna il confine con il Lazio.Il capoluogo regionale è Firenze, la città più popolosa (382 000 abitanti), nonché principale fulcro storico, artistico ed economico-amministrativo; le altre città capoluogo di provincia sono: Arezzo, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa, Pisa, Pistoia, Prato e Siena. Amministra anche le isole dell'Arcipelago Toscano, oltre ad una piccola exclave situata entro i confini dell'Emilia-Romagna, in cui sono situate alcune frazioni del comune di Badia Tedalda. Il nome è antichissimo e deriva dall'etnonimo usato dai Latini per definire la terra abitata dagli Etruschi: "Etruria", trasformata poi in "Tuscia" e poi in "Toscana". Anche i confini della odierna Toscana corrispondono in linea di massima a quelli dell'Etruria antica, che comprendevano anche parti delle attuali regioni Lazio e Umbria, fino al Tevere. Fino al 1861 è stata un'entità indipendente, nota con il nome di Granducato di Toscana con una enclave costituita dalla Repubblica e poi Ducato di Lucca. Da allora ha fatto parte del Regno di Sardegna, del Regno d'Italia e successivamente della Repubblica Italiana. In epoca granducale aveva anche un inno, composto dal fiorentino Egisto Mosell ed intitolato La Leopolda. La festa regionale, istituita nel 2001, ricorre il 30 novembre, nel ricordo del suddetto giorno del 1786 in cui furono abolite la pena di morte e la tortura nel Granducato di Toscana, primo Ordinamento al mondo ad abolire legalmente la pena di morte.
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