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Titolo uniforme: Bibbia. Antico Testamento. Pentateuco
Pubblicazione: Torino : Marietti, 1960
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Tanàkh (in ebraico: תנך?, TNK, raramente Tenàkh) è l'acronimo, formato dalle prime lettere delle tre sezioni dell'opera secondo la tradizionale divisione ebraica, con cui si designano i testi sacri dell'ebraismo. Questi testi costituiscono, insieme ad altri libri non riconosciuti come canone dall'ebraismo, l'Antico Testamento della Bibbia cristiana, per cui spesso vengono indicati comunemente anche come Bibbia ebraica. Secondo l'ebraismo essa costituisce la tōrāh scritta, ricevuta da Mosè, il capo dei profeti (riconosciuto anche dagli angeli Moshé Rabbenu, lett. "Mosè il nostro maestro") ed ereditata eternamente dal popolo ebraico.
Alfredo Sabato Toaff (Livorno, 16 novembre 1880 – Livorno, 18 novembre 1963) è stato un rabbino e biblista italiano. Conseguì il titolo religioso ebraico di Maskil nel 1898 dal Rabbino Elia Benamozegh e quello di Chakham nel febbraio 1903, dai Rabbini Samuele Colombo, Cesare Fiano e Donato Camerini. Fu Rabbino di Livorno da fine aprile del 1924 al 1963, anno della morte.Toaff fu inoltre Presidente dell’Assemblea dei Rabbini d’Italia dal 1931 al 1963, nonché Direttore del Collegio Rabbinico di Livorno dal 1924 al 1955 e del Collegio rabbinico italiano di Roma dal 1955 al 1963. Pubblicò opere di storia e di studi talmudici e fu docente di letteratura italiana e di lettere antiche all'Università di Firenze, distinguendosi nel panorama della cultura umanistica italiana come insigne grecista. Tra i suoi lavori più importanti figura: Cenni storici sulla comunità ebraica e sulla sinagoga di Livorno (1955). Padre del Rabbino capo di Roma, Elio Toaff (1915-2015), nonno dell'accademico Ariel Toaff e suocero dello scrittore Guido Bedarida. Muore a Livorno il 18 novembre 1963.
Riccardo Shemuel Di Segni (Roma, 13 novembre 1949) è un medico e rabbino italiano, dal 2001 rabbino capo della Comunità ebraica di Roma.
Nella religione ebraica il sacerdote o cohen, pl. cohanim (ebraico כּהן kohèn, pl. כּוהנים kohanîm) è una figura religiosa preposta all'esercizio del culto, detto "avodah", e alla mediazione dei rapporti con la divinità; risale in particolare al servizio sacrificale presso il Tempio di Gerusalemme. Il vocabolo kohèn viene usato nella Torah per riferirsi ai sacerdoti, sia ebraici che non-ebraici, come anche all'intera nazione ebraica nel suo complesso. Si citavano come sacerdoti anche i kohanim, evidentemente non ebrei, di Baal (2 Re 10:19). Durante l'esistenza del Tempio di Gerusalemme i kohanim officiavano l'offerta dei sacrifici quotidiani e associati alle Festività ebraiche. Attualmente i kohanim conservano uno status importante all'interno dell'ebraismo e sono vincolati da ulteriori restrizioni in base alle tradizioni dell'ebraismo ortodosso e dell'Halakhah (Legge ebraica). In breve, le uniche funzioni sacerdotali rimaste sono la benedizione sacerdotale e la riscossione del riscatto dei primogeniti; gli unici privilegi sacerdotali ancora in vigore sono l'onore loro dovuto, la precedenza nella salita prima del Levita con lettura della Torah nel culto sinagogale, che dovrebbe recitare chiunque venga chiamato alla lettura, ovviamente di religione ebraica. Secondo l'ebraismo ortodosso, con la distruzione del Secondo Tempio nel 70 e.v. e la cessazione dei sacrifici ebraici, la maggior parte delle funzioni sacerdotali è sospesa, in attesa della ricostituzione del III Tempio ad opera del Messia. Secondo i testi biblici, lo status di sacerdote è ereditario, riguardante i soli discendenti di Aronne e distinto da quello del profeta (uomo senza precise caratteristiche sociali, chiamato da Dio per parlare a suo nome) e da quello del levita (appartenente alla tribù di Levi con un ruolo cultuale subordinato a quello del sacerdote). Il culto fu svolto dai sacerdoti dapprima all'interno della "Dimora" (il santuario itinerante contenente l'Arca dell'Alleanza costruito da Mosè nel deserto), poi nel Tempio di Gerusalemme a partire dal X secolo a.e.v. Sono ricordati anche culti sacerdotali nelle "alture", cioè altari costruiti su colline sparsi nella Palestina, dove però spesso si infiltravano elementi cultuali pagani. Per questo Giosia, nella sua riforma religiosa del VII secolo a.e.v., accentrò il culto nel solo tempio di Gerusalemme.
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Record aggiornato il: 2021-11-25T04:56:51.526Z