Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Pubblicazione: Prato : Claudio Martini : Provincia di Prato, 2006
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
I Bruttiboni, noti anche come brutti ma buoni o con il nome di "Mandorlati di San Clemente", sono dei dolci tipici di Prato. La ricetta, molto semplice, prevede di amalgamare mandorle dolci, alcune mandorle amare, chiare d'uovo montate a neve e un po' di scorza di limone; con l'impasto si formano delle palline irregolari (da cui l'aspetto "brutto") che si cuociono prima in pentola e poi in forno sopra una sottile ostia, i veri brutti ma buoni quelli originali necessitano di due cotture. In alcune ricette si spolverano anche con zucchero a velo. A Prato sono spesso venduti con i Biscottini di Prato.
I cantucci o cantuccini o biscotti di Prato o biscotti etruschi, sono uno dei maggiori vanti dolciari della cucina toscana. Sono biscotti secchi alle mandorle, ottenuti tagliando a fette il filoncino di impasto ancora caldo. Fanno parte dei più tipici dessert della tradizione culinaria toscana, soprattutto accoppiati al vin santo. Nel 2011 nasce l'associazione di produttori "Assocantuccini" con l'esplicito obiettivo di ottenere il riconoscimento di Indicazione geografica protetta, IGP, che è arrivato nell'agosto del 2015
Le frittelle di riso di San Giuseppe sono un dolce tradizionale per la ricorrenza della Festa del Papà il 19 marzo del Centro Italia, in particolare è preparato in Toscana e in alcune zone dell'Umbria e del Lazio. A Prato vige il detto "S. Giuseppe non si fa senza frittelle", nel senso che la tradizione è talmente radicata da diventare un modo di dire, un proverbio. La tradizione delle frittelle di riso in Toscana è molto antica, tant'è vero che la tramanda già il “Libro de arte coquinaria” di Maestro Martino de' Rossi: “Fa' cocere il riso molto bene ne lo lacte, et cavandolo fora per farne frittelle observerai l'ordine et modo scripto di sopra (allude alle ricette precedenti in cui si parla di “fare le frittelle tonde") con mano ovvero in quale altra forma ti piace, mettendole a frigere in bono strutto o botiro, overo in bono olio , excepto che non gli hai a mettere né caso (formaggio) né altro lacte”.
Alcune catalogazioni sono state accorpate perché sembrano descrivere la stessa edizione. Per visualizzare i dettagli di ciascuna, clicca sul numero di record
Record aggiornato il: 2021-11-25T01:30:05.833Z