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Pubblicazione: Massa-Carrara : Provincia, 1994
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
Fosdinovo (Fosdinòo nel dialetto della Lunigiana) è un comune italiano di 4 674 abitanti e di 48,71 km² della provincia di Massa-Carrara, porta della regione storica della Lunigiana e sita all'interno del bacino idrografico della Val di Magra. Abitato fin dalla preistoria, ebbe la sua epoca d'oro tra il XIV ed il XVIII secolo, quando fu capitale di un marchesato indipendente e retto dal più importante ramo della famiglia Malaspina dello Spino Fiorito, i cui marchesi erano vicari imperiali in Italia. Ciò ha lasciato profonde tracce nell'architettura, nell'arte e nella cultura locale. Il centro, che passò quasi indenne attraverso le turbolenze degli ultimi secoli medievali e del Cinquecento toscano, visse periodi di benessere, arricchendosi talmente tanto che nel 1666 venne autorizzato dal Sacro Romano Impero a coniare monete proprie. Nell'area solo Massa e Tresana possedevano un privilegio simile. Al termine dell'occupazione napoleonica della Toscana, nei primi anni dell'Ottocento, Fosdinovo venne strappata ai Malaspina e posta dal Congresso di Vienna (1814) sotto l'autorità del Ducato di Massa, e poco dopo sotto quella del Ducato di Modena, governato allora dagli Estensi. La famiglia di origine ferrarese fece subito del comune la capitale della Lunigiana ducale. Nel 1859 il comune entrò a far parte del Regno d'Italia. Sempre nelle campagne e nei piccoli centri del fosdinovese vi furono poi numerosi scontri tra partigiani ed Alleati da un lato e forze tedesche dall'altro che culminarono nei rastrellamenti di fine novembre 1944 e negli ultimi scontri e bombardamenti del 23 aprile 1945. Il comune è stato insignito nel 2014 della Bandiera arancione dal Touring Club Italiano. Fosdinovo è l'ottavo comune più popoloso, il settimo più densamente popolato e l'undicesimo più grande della sua provincia.
Vicenza, AFI: /viˈʧɛnʦa/; Vicénsa o Vicènsa in veneto) è un comune italiano di 109 511 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Veneto. Si trova al margine settentrionale della Pianura Padana, lungo i fiumi Bacchiglione e Retrone e ai piedi dei colli Berici. La città è meta di turismo culturale per il suo patrimonio artistico ed è stata dichiarata Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO per i numerosi contributi architettonici di Andrea Palladio. È un rilevante centro industriale composto di piccole e medie imprese. Il tessuto produttivo è trainato dai settori metalmeccanico, tessile e orafo, quest'ultimo raggiunge nel capoluogo oltre un terzo del totale delle esportazioni di oreficeria.
La storia delle donne nella Resistenza italiana rappresenta una componente fondamentale per il movimento partigiano nella lotta contro il nazifascismo. Esse lottarono per riconquistare la libertà e la giustizia del proprio paese ricoprendo funzioni di primaria importanza. In tutte le città le donne partigiane lottavano quotidianamente per recuperare i beni di massima necessità per il sostentamento dei compagni e trasportavano risorse poiché considerate meno pericolose. Vi erano gruppi organizzati di donne che svolgevano propaganda antifascista, raccoglievano fondi ed organizzavano assistenza ai detenuti politici ed erano impegnate anche nel mantenimento delle comunicazioni oltre che nelle operazioni militari. Le donne che parteciparono alla Resistenza, facevano parte di organizzazioni come i Gruppi di Azione Patriottica (GAP) e le Squadre di Azione Patriottica (SAP), e inoltre, fondarono dei Gruppi di difesa della donna, "aperti a tutte le donne di ogni ceto sociale e di ogni fede politica o religiosa, che volessero partecipare all'opera di liberazione della patria e lottare per la propria emancipazione", per garantire i diritti delle donne, sovente diventate capifamiglia, al posto dei mariti arruolati nell'esercito. Dall'interno delle fabbriche (dove avevano preso il posto degli uomini impegnati in guerra), organizzarono scioperi e manifestazioni contro il fascismo.
La storia del Perù si riferisce al territorio corrispondente all'incirca all'attuale Perù nelle varie fasi storiche.
La Federazione italiana delle associazioni partigiane (FIAP) è una federazione di partigiani, che raccoglie tutte le associazioni partigiane, ed in particolare quelle di Giustizia e Libertà, che si richiamavano all'insegnamento di Carlo Rosselli (il Socialismo liberale) e quindi ai valori del riformismo, della democrazia e del liberalismo, ed è nata nel 1949, dalla scissione dall'ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia), in dissenso da coloro, cosiddetti frontisti, che sostenevano la politica dell'allora Unione Sovietica.
Testimonianze è una rivista letteraria nata a Firenze nel 1958 per iniziativa di un gruppo di intellettuali cattolici (Ernesto Balducci, Lodovico Grassi, Mario Gozzini e Federigo Setti), che tuttora continua le pubblicazioni. Un gruppo di cattolici lapiriani, popolari-democratici e maritainiani che si riunivano al circolo del Cenacolo di Firenze, tra i quali padre Balducci, Citterich, Gozzini, e Zolo, decidono nel 1958 di fondare una rivista che ribadisse il primato dello spirituale sul temporale e sul 1º numero della rivista verrà messo in chiaro da padre Balducci quanto si proponeva Testimonianze. Tra il 1964 e il 1965 sulla rivista viene dibattuto il dialogo cattolici-marxisti e nello stesso tempo viene discussa la presenza conciliare della Chiesa nel mondo e sulla libertà di coscienza. Le interpretazioni che Testimonianze dà del Concilio e quelle che emergono dal convegno del 15-17 giugno 1966 sulla Responsabilità del laicato italiano dopo il Concilio appaiono alla Curia fiorentina troppo audaci e l'imprimatur alla rivista viene tolto. Gli interessi del foglio vengono, con la nuova gestione laica, spostati verso le realtà della chiesa locale. La rivista diventa maggiormente politicizzata e si dibatte sull'intervento nella guerra del Vietnam, sul tema della non violenza e degli obiettori di coscienza. Sui numeri del 1967 e 1968 si apre il dibattito sui gruppi spontanei e viene affrontata la vicenda dell'Isolotto con un numero speciale. Nel 1970 la rivista affronta il problema della Chiesa locale e la Chiesa istituzionale, sull'ecumenismo di base e quello di vertice. Con il tempo, la rivista, pur nel saldo riferimento alla sua matrice cristiana, ha accentuato il suo carattere di laicità ed è redatta da credenti e non credenti, in linea del resto con la sua vocazione originaria di strumento della cultura del dialogo. Tra i temi affrontati, nelle diverse fasi, dell'ormai lunga esperienza di "Testimonianze", quelli della pace dei diritti umani, del rapporto fede-storia, del dialogo fra culture e civiltà e (soprattutto nell'ultima sua fase) dell'analisi critiche delle dinamiche del "mondo globale". Sui temi della pace e dei diritti umani, la rivista, negli anni ottanta, si è fatta, in particolare, promotrice dei Convegni "Se vuoi la pace prepara la pace". Direttori della rivista, di cui Ernesto Balducci è stato il più eminente animatore fino alla sua scomparsa (25 Aprile 1992), sono stati, in successione, Danilo Zolo, Luciano Martini, Lodovico Grassi e (dal 1996) Severino Saccardi. La rivista, che continua regolarmente le pubblicazioni in versione cartacea con cadenza bimestrale, ha anche un sito (www. testimonianzeonline.com) e una pagina facebook ed è associata al Cric (Coordinamento riviste italiane di cultura).
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