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Autore principale: Desarthe, Agnes
Pubblicazione: Milano : Babalibri, c2002
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: it
I bambini ci guardano è un film del 1943 diretto da Vittorio De Sica, tratto dal romanzo Pricò di Cesare Giulio Viola. Realizzato a cavallo tra il 1942 e 1943, conobbe difficoltà distributive causate dalle contingenti vicende belliche. È considerato dagli storici del cinema, assieme al coevo Ossessione di Visconti e 4 passi fra le nuvole di Blasetti, un momento di svolta per il cinema italiano, che segna l'abbandono dei temi disimpegnati della commedia e dei feuilleton sentimentali, per descrivere i drammi della gente, anticipando così la tendenza che porterà pochi anni dopo al neorealismo. Basato sull'intensa interpretazione del bambino torinese Luciano De Ambrosis (divenuto da adulto un noto doppiatore), costituisce per De Sica l'inizio di una serie di film dedicati alla condizione dell'infanzia come Sciuscià o il bambino di Ladri di biciclette. È altresì il primo film in cui si ufficializza quella collaborazione con Zavattini che costituirà uno degli assi portanti della cinematografia italiana degli anni quaranta e cinquanta.
Pane, amore e gelosia è un film del 1954 diretto da Luigi Comencini. È il secondo film della tetralogia Pane, amore e…, preceduto da Pane, amore e fantasia e seguito da Pane, amore e... e Pane, amore e Andalusia.
Re dei re o gran re (in persiano antico , xšāyaθiya) era il nome usato dai Greci per chiamare lo scià dell'impero persiano, in quanto figura di comando che gode di assoluti poteri in campo politico, ma che può vantare anche una notevole caratura spirituale, ergendosi anche al di sopra della classe sacerdotale. Il titolo di re dei re era già stato utilizzato da popolazioni più antiche come gli Accadi, gli Assiri e i Babilonesi, ma fu solo con il vastissimo impero medo di Persia e il suo successore, l'impero achemenide, che raggiunse il suo massimo sviluppo. Storicamente i re dei re si autoproclamavano con titoli molto prestigiosi con dagli Accadi, ad esempio "Re dei quattro angoli del mondo", "Re del mondo", "Re dell'universo", "Re delle terre / di tutte le terre", "Re del cielo e della terra", "Re degli dèi", "Re del paradiso e degli inferi", ... Questo era legato al fatto che ritenessero di dominare tutto il mondo conosciuto (ad esempio Dario I dopo la conquista di Babilonia) o avanzassero su di esso le loro pretese di dominio.
L'inganno felice è una farsa di Gioachino Rossini. Il libretto, in un atto, è di Giuseppe Maria Foppa. Rientra nell'ambito dell'opera semiseria. La prima rappresentazione ebbe luogo l'8 gennaio 1812 al Teatro San Moisè di Venezia con Teresa Belloc-Giorgi e Filippo Galli (basso). L'inganno felice è la terza opera rappresentata di Rossini (dopo La cambiale di matrimonio e L'equivoco stravagante) e fu il suo primo grande successo. Infatti all'immediato successo a Venezia, seguirono non solo rappresentazioni in tanti teatri italiani e stranieri ma anche la stampa dello spartito e della partitura, cosa all'epoca piuttosto rara. Il 28 marzo 1813 avviene la prima nel Teatro San Benedetto di Venezia. Il 30 novembre 1818 avviene la prima nel Teatro San Luca di Venezia (oggi Teatro stabile del Veneto Carlo Goldoni). Il 13 maggio 1819 avviene la prima nel Théâtre-Italien di Parigi con Giuseppina Ronzi de Begnis e Marco Bordogni. Il successivo 31 luglio avviene la prima nel Teatro degli Avvalorati di Livorno ed il 27 novembre al Teatro San Giovanni Grisostomo di Venezia. Il 26 gennaio 1831 avviene la prima nel Teatro San Carlo di Napoli con Antonio Tamburini e Michele Benedetti (basso) ed il successivo 3 giugno al Teatro della Canobbiana di Milano con Clorinda Corradi e Giuseppe Frezzolini. Il 23 settembre 1834 avviene la prima nel Nuovo Ducale Teatro (oggi Teatro Regio di Parma). Dopo l'iniziale successo l'opera ebbe però poca circolazione e fortuna, sia perché fu eclissata dalle altre più celebri opere buffe (Barbiere di Siviglia, Cenerentola, Italiana in Algeri...), sia perché, a differenza delle altre farse, essa rappresentava un soggetto più drammatico e quasi tragico (l'antefatto della vicenda e il tentato suicidio del Duca, temi che anticiperanno il Sigismondo, di libretto sempre di Foppa). Tutt'oggi, infatti, è la meno rappresentata delle cinque farse veneziane.Nel 1973 avviene la prima nel Teatro Animosi di Carrara, nel Teatro Guglielmi di Massa, nel Teatro Persio Flacco di Volterra, nel Teatro dei Rinnovati di Siena, nel Teatro del Popolo (Colle Val d'Elsa), nel Teatro Florentia (Cinema-Teatro Florentia) di Larderello, nel Teatro Manzoni (Pistoia), nel Cinema Teatro Roma di Pontedera, nel Teatro Giotto (Borgo San Lorenzo), nel Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio, nel Ridotto del Teatro del Popolo di Castelfiorentino, nel Teatro Petrarca di Arezzo, nel Teatro degli Industri di Grosseto e nel Teatro Solvay di Rosignano Marittimo. La prima rappresentazione al Rossini Opera Festival avviene nel 1980 diretta da Alberto Zedda con Sesto Bruscantini ed Enzo Dara e replicato nel 1994 con Carlo Rizzi (direttore d'orchestra), l'Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, Lucio Gallo e Lorenzo Regazzo. Nel 1996 avviene la prima nel Teatro Comunale di Firenze e nel Teatro Caio Melisso di Spoleto con Riccardo Zanellato, Nicola Ulivieri e Giovanni Guarino.
Il tragitto del Sentiero dei Principi è un noto percorso storico-naturalistico che coincide in parte col sentiero escursionistico 501, in piemontese anche detto: "Strà dij Prinsi".
Senza famiglia, nullatenenti cercano affetto è un film del 1972 scritto, diretto e interpretato da Vittorio Gassman.
Benché i ricercatori nel campo non ne abbiano ancora dato una definizione ufficiale (considerabile come universalmente condivisa dalla comunità scientifica), alcuni identificano l'intelligenza (in questo caso l'intelligenza pratica) come la capacità di un agente di affrontare e risolvere con successo situazioni e problemi nuovi o sconosciuti; nel caso dell'uomo e degli animali, l'intelligenza pare inoltre identificabile anche come il complesso di tutte quelle facoltà di tipo cognitivo o emotivo che concorrono o concorrerebbero a tale capacità. Per alcune scuole di pensiero, soprattutto antiche, la sede dell'intelligenza non è il cervello e la si identifica come la qualità, esclusivamente umana, di capire un fenomeno e le sue relazioni con tutti gli aspetti non apparenti che interagiscono con tale fenomeno, la capacità quindi di leggervi dentro. Tradizionalmente attribuita alle sole specie animali, oggi l'intelligenza viene da alcuni attribuita, in misura minore, anche alle piante, mentre il campo di ricerca dell'intelligenza artificiale tenta di creare delle macchine che siano in grado di riprodurre o di simulare l'intelligenza umana.
La Presidenza del Consiglio dei ministri è la struttura di cui si avvale il Presidente del Consiglio per l'esercizio delle autonome funzioni di impulso, di indirizzo e di coordinamento attribuitegli, distinte da quelle proprie del Governo nel suo complesso. Essa si articola in dipartimenti e in uffici di diretta collaborazione.
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