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Autore principale: Pasolini, Pier Paolo
Pubblicazione: [Roma] : l'Unità, 1993
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: it
Pier Paolo Pasolini (Bologna, 5 marzo 1922 – Roma, 2 novembre 1975) è stato un regista, scrittore, drammaturgo, giornalista e filosofo italiano, considerato tra i maggiori artisti e intellettuali del XX secolo. Culturalmente versatile, si distinse in numerosi campi, lasciando contributi anche come pittore, filosofo, romanziere, linguista, traduttore e saggista. Attento osservatore dei cambiamenti della società italiana dal secondo dopoguerra sino alla metà degli anni settanta nonché figura a tratti controversa, suscitò spesso forti polemiche e accesi dibattiti per la radicalità dei suoi giudizi, assai critici nei riguardi delle abitudini borghesi e della nascente società dei consumi, come anche nei confronti del Sessantotto e dei suoi protagonisti. Il suo rapporto con la propria omosessualità fu al centro del suo personaggio pubblico.
Pier Paolo Pasolini (Bologna, 5 marzo 1922 – Roma, 2 novembre 1975) è stato un regista, scrittore, drammaturgo, giornalista e filosofo italiano, considerato tra i maggiori artisti e intellettuali del XX secolo. Culturalmente versatile, si distinse in numerosi campi, lasciando contributi anche come pittore, filosofo, romanziere, linguista, traduttore e saggista. Attento osservatore dei cambiamenti della società italiana dal secondo dopoguerra sino alla metà degli anni settanta nonché figura a tratti controversa, suscitò spesso forti polemiche e accesi dibattiti per la radicalità dei suoi giudizi, assai critici nei riguardi delle abitudini borghesi e della nascente società dei consumi, come anche nei confronti del Sessantotto e dei suoi protagonisti. Il suo rapporto con la propria omosessualità fu al centro del suo personaggio pubblico.
Il Processo a Pier Paolo Pasolini per atti osceni e corruzione di minore è stato un procedimento legale a carico di Pier Paolo Pasolini, nel quale infine uscì assolto, svoltosi tra il 1949 e il 1952. In un articolo apparso il 31 agosto 1947 sulla rivista La stretta di mano della Società Operaia di Mutuo Soccorso Sanvitese intitolato "Quello lì è il mio padrone", Pasolini così descriveva i giovani contadini friulani: Il 29 agosto 1949 alla sagra di Santa Sabina a Ramuscello (vicino a Casarsa della Delizia dove Pasolini viveva in quel periodo, lavorando come insegnante a Valvasone) il ventisettenne poeta incontrò un ragazzo di quindici anni e tre cugini, due di sedici anni, il terzo di quindici. Offrì loro dei dolci e propose di accompagnarlo nel prato lì vicino per mangiare dell'uva, lì avvenne che "Pasolini cominciò a baciare uno dei ragazzi mettendogli la lingua in bocca e palpandogli le carni poi, sbottonandosi i pantaloni, scacciava fuori il suo membro, facendosi masturbare fino a lussuria soddisfatta, pagando poi il ragazzo lire 10. Tutto ciò avveniva alla presenza di altri tre minori". Riferimenti a questa vicenda si ritrovano nell'opera autobiografica Amado mio. I ragazzi in seguito litigarono in pubblico accusandosi l'un l'altro di "aver menato l'uccello a vicenda al Pasolini". La voce arrivò ai carabinieri della Stazione di Cordovado, competente per il territorio; il brigadiere Luigi Scognamiglio venne a conoscenza di uno scandolo che consisteva che quattro ragazzi minori avevano masturbato un individuo, come scrisse nel rapporto n. 17/75, protocollo v. 3, redatto il 15 ottobre 1949. Durante le dichiarazioni uno dei quattro ragazzi testimoniò di precedenti tentativi di approccio "Pasolini gli aveva proposto di andare al cinema con lui, gli pagava il biglietto d'ingresso, ma conoscendo la malattia del professore, non aveva accettato l'invito, anzi cercò di stargli al largo". La famiglia di Pasolini intervenne e l'avvocato Bruno Brusin convinse le famiglie dei ragazzi a non sporgere denuncia, offrendo 100 mila lire (pari a più di 3.600 euro del 2019, cifra considerevole per una famiglia contadina negli anni precedenti al boom economico) a testa alle famiglie per il danno subito. Ma l'indagine proseguì, condotta dallo Scognamiglio e dall'appuntato Bortolo Menegatto, con l'imputazione di atti osceni in luogo pubblico e di corruzione di minore, essendo uno dei ragazzi minore di sedici anni. Chiamato a deporre, Pasolini affermò che aveva scelto quei ragazzi perché sembravano "meno educati di altri" e: Davanti al pretore dottor Luigi Longo, il 29 novembre vengono raccolte le dichiarazioni dei tre cugini, che ribadirono quanto già dichiarato. Il processo verbale di dibattimento si tenne a porte chiuse nella sala udienze di San Vito al Tagliamento il 28 dicembre, imputati Pasolini e due dei ragazzi sopra i sedici anni, venne stralciata l'accusa di corruzione di minori per mancanza di denuncia e il dibattimento si concentrò sul fatto che gli eventi non si svolsero in un luogo pubblico ma "in un campo nascosto da siepe e da un boschetto d'acacie". La sentenza di primo grado arrivò nel gennaio 1950: i tre imputati vennero giudicati colpevoli di atti osceni in luogo pubblico, reato previsto dall'art. 527 del Codice penale, e condannati a tre mesi di reclusione ciascuno e al pagamento delle spese processuali; la pena fu interamente condonata per effetto dell'indulto. Per effetto della sentenza, Pasolini fu sospeso dall'insegnamento e il 28 gennaio 1950, partendo alle cinque del mattino dalla stazione di Casarsa, Pasolini fuggì verso Roma con la madre.Il processo di appello si tenne nell'aprile 1952, e costrinse Pasolini a un ritorno in Friuli. Si stabilì che il prato era proprietà privata e non visibile durante le ore notturne, tutti gli imputati furono perciò assolti.
Le opere di Pier Paolo Pasolini, autore delle più svariate esperienze, dalla poesia alla narrativa, dalla critica al cinema e al teatro, sono state e sono oggetto di studio intenso nel panorama recente delle nostra letteratura. Si possono suddividere le opere di Pasolini in quattro periodi: il primo periodo, quello del mito contadino, va dalle Poesie a Casarsa del 1942 fino all'ultima parte dell'Usignolo della Chiesa Cattolica; il secondo periodo, del mito sottoproletario, comprende con fasi diverse, tutto il decennio degli anni cinquanta; il terzo periodo estende il mito precedente al cinema integrandolo con il mito del Terzo mondo e il quarto periodo, quello della crisi, dove non scrive più versi ma accentua la produzione critica e teorica sulla lingua, la letteratura e il cinema.
Pier Desiderio Pasolini (Ravenna, 22 settembre 1844 – Roma, 21 gennaio 1920) è stato un politico, storico e scrittore italiano. Figlio di Giuseppe Pasolini e padre di Guido Pasolini dall'Onda, fu senatore del Regno d'Italia nella XVI legislatura. Membro della famiglia Pasolini dall'Onda, di antica stirpe nobile ravennate, era parente del poeta, scrittore e giornalista Pier Paolo Pasolini.. Il nonno del grande regista, Argobasto (1845- ?) era stato infatti riconosciuto a vent’anni da un cugino di Pierdesiderio, Girolamo.
Alla domanda da dove inizi veramente la poesia italiana del Novecento, molti critici letterari hanno dato differenti e contrastanti risposte in virtù, o a causa, della difficoltà nel tracciare una linea netta di demarcazione. Tuttavia la predominanza dei temi dell'Io, nell'intimismo di Giovanni Pascoli e nell'estetismo di Gabriele D'Annunzio segnarono un irreversibile cambiamento rispetto alla poesia "pubblica" e dichiarativa di Giosuè Carducci. La nuova poesia viene situata, perciò, da una parte della critica letteraria, nell'area che accoglie il linguaggio e i temi del decadentismo influenzato da entrambe le grandi figure del passaggio di secolo italiano. Più tardi le esperienze crepuscolari di Guido Gozzano, da un lato, e le opposte dei futuristi proseguono, accentuandole nella sperimentalità le due vie personaliste di Pascoli e D'Annunzio, identificando così una linea separatrice di frattura con la passata tradizione letteraria sia dal punto di vista delle tematiche, sia del linguaggio. La maggior parte della critica (secondo il criterio seguito fino alla fine degli agli anni cinquanta) stabilirà gli elementi innovativi della poesia del Novecento a partire da Giuseppe Ungaretti, seguendo una linea che condurrebbe dai "vociani" all'apertura della grande stagione degli "ermetici". E certamente è centrale nel cuore del '900 la vicenda dell'ermetismo segnata da figure di livello mondiale come Giuseppe Ungaretti ed Eugenio Montale. Altri ermetici importanti: Alfonso Gatto e Mario Luzi. Più appartata la scrittura di Corrado Govoni come, più tardi, le maggiori figure di Umberto Saba e Sandro Penna e con il suo musicale rimario Giorgio Caproni. Tra i temi più significativi della poesia del secondo Novecento, pur nell'estrema varietà che la caratterizza, è opportuno menzionare invece l'impegno sia etico sia civile, che nasce anche dalla meditazione dei mali e degli orrori della prima e soprattutto della seconda guerra mondiale; è prioritario riferirsi a Pier Paolo Pasolini, ad Edoardo Sanguineti a Roberto Roversi. Andrea Zanzotto autore di straordinaria cultura e intensa compartecipazione alla vicenda umana e al segno del decadere dell'ambiente, è stato un punto di contatto fra le maggiori figure del secolo. Salvatore Quasimodo, assurto a fama internazionale per l'assegnazione del Nobel, che più tardi andrà anche a Montale, attraversò diverse tonalità, dal lirismo classicheggiante ad un neorealismo di chiara testimonianza politica. Meno note ma certamente significative le figure di Elio Fiore e alla fine del Novecento di Gregorio Scalise e Davide Ferrari partiti da un riferimento alle avanguardie degli anni '60 e '70, poi capaci di svolgere una vena di più intensa riflessione sulle grandi prove della storia. Vicini a Pasolini, Dario Bellezza e Paolo Volponi; a Sanguineti, Elio Pagliarani, Nanni Balestrini e Giuseppe Guglielmi; ed a Saba, sia pure con un maggiore inserimento nel linguaggio poetico novecentesco, Giovanni Giudici. Autrice di continua produzione poetica, sempre legata all'immediata narrazione di un animo profondamente segnato dalle esperienze di vita, Alda Merini, poetessa particolarmente amata anche dal pubblico più vasto. Oggi la poesia italiana cade in una profonda crisi editoriale e di attenzione da parte del pubblico e, pur l'Italia il paese con il maggior numero di edizioni di genere, è il paese europeo dove si acquistano meno volumi di poesia in Europa. Segnaliamo la poesia di strada, come movimento di rinnovamento, contemporaneo e di rilancio per il grande pubblico della poesia italiana.
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Record aggiornato il: 2024-04-24T02:34:36.381Z