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Edizione: Rist
Pubblicazione: Messina ; Firenze : D'Anna, 1965
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Torquato Tasso (Sorrento, 11 marzo 1544 – Roma, 25 aprile 1595) è stato un poeta, scrittore, drammaturgo e filosofo italiano. La sua opera più importante, conosciuta e tradotta in molte lingue, è la Gerusalemme liberata (1581), in cui vengono cantati gli scontri tra cristiani e musulmani durante la prima crociata, culminanti nella presa cristiana di Gerusalemme.
Corrado di Svevia o Hohenstaufen, detto Corradino (Landshut, 25 marzo 1252 – Napoli, 29 ottobre 1268), è stato duca di Svevia (1254-1268, come Corrado IV), re di Sicilia (1254-1258, Corrado II) e re di Gerusalemme (1254-1268, Corrado III): fu l'ultimo degli Hohenstaufen regnanti.
Il termine sacerdote (maschile) o sacerdotessa (femminile) deriva dal latino sacer, sacro, unito al radicale dot, (dal PIE *dʰoh1-t- o *deh3): "io do", nel senso di un ministro che aveva il compito di offrire sacrifici alla divinità. In molte religioni, il sacerdote è una persona che funge da mediatore tra i fedeli e la divinità, spesso in base a una particolare consacrazione.
La storia della letteratura italiana inizia nel XII secolo, quando nelle diverse regioni della penisola italiana si iniziò a scrivere in italiano con finalità letterarie. Il Ritmo laurenziano è la prima testimonianza di una letteratura in lingua italiana. Gli storici della letteratura individuano l'inizio della tradizione letteraria in lingua italiana nella prima metà del XIII secolo con la scuola siciliana di Federico II di Svevia, Re di Sicilia e Imperatore del Sacro Romano Impero, anche se il primo documento letterario di cui sia noto l'autore è considerato il Cantico delle creature di Francesco d'Assisi. In Sicilia, a partire dal terzo decennio del XIII secolo, sotto il patrocinio di Federico II si era venuto a formare un ambiente di intensa attività culturale. Queste condizioni crearono i presupposti per il primo tentativo organizzato di una produzione poetica in volgare romanzo, il siciliano, che va sotto il nome di "scuola siciliana" (così definita da Dante nel suo “De vulgari Eloquentia”). Tale produzione uscì poi dai confini siciliani per giungere ai comuni toscani e a Bologna e qui i componimenti presero ad essere tradotti e la diffusione del messaggio poetico divenne per molto tempo il dovere di una sempre più nota autorità comunale. Quando la Sicilia passò il testimone ai poeti toscani, coloro che scrivevano d'amore vi associarono, seppure in maniera fresca e nuova, i contenuti filosofici e retorici assimilati nelle prime grandi università, prima di tutto quella di Bologna. I primi poeti italiani provenivano dunque da un alto livello sociale e furono soprattutto notai e dottori in legge che arricchirono il nuovo volgare dell'eleganza del periodare latino che conoscevano molto bene attraverso lo studio di grandi poeti latini come Ovidio, Virgilio, Lucano. Ciò che infatti ci permette di parlare di una letteratura italiana è la lingua, e la consapevolezza nella popolazione italiana di parlare una lingua che pur nata verso il X secolo si emancipa completamente dalla promiscuità col latino solo nel XIII secolo.
Gabriello Chiabrera (Savona, 18 giugno 1552 – Savona, 14 ottobre 1638) è stato un poeta e drammaturgo italiano del Seicento. Di famiglia aristocratica, visse a stretto contatto con la nobiltà del suo tempo e scrisse numerose opere entrate a far parte del patrimonio letterario italiano. Cantore della grecità (sebbene non conoscesse il greco) e di quello che verrà poi definito come classicismo barocco, fu spesso contrapposto al poeta coevo Giambattista Marino, l'altro grande poeta a lui in parte contemporaneo. Trascorse la vecchiaia prevalentemente nella villa del borgo rurale savonese di Légino, il Musarum opibus, dove erano le sue ville, fra cui la famosa Siracusa ricordata nel dialogo Forzano. Il suo sepolcro si trova all'interno della chiesa di San Giacomo a Savona. A Chiabrera sono intitolati oggi il Liceo Classico e Linguistico di Savona, il teatro Gabriello Chiabrera, e una scuola primaria inaugurata nel 1873 nella località di Fassolo a Genova (cantata nel poemetto Galatea o le grotte di Fassolo del 1622).
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