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Autore principale: Fiquelmont <conte di>
Pubblicazione: Firenze : Martini, 1854
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: d , Paese:
Il Principato di Vladimir-Suzdal', anche conosciuto come Granducato di Vladimir-Suzdal' (Russo: Влади́миро-Су́здальское кня́жество, Vladimiro-Suzdal'skoe knjažestvo), o Rus' di Vladimir-Suzdal'' (Влади́мирско-Су́здальская Русь), fu l'organizzazione statale russa più grande dopo il disgregamento della Rus' di Kiev alla fine del XII secolo. Tradizionalmente ritenuto come la culla della lingua e della tradizione russa, il Principato divenne nel XIV secolo a far parte del Granducato di Mosca.
Aleksandr Pavlovič Romanov (in russo: Александр I Павлович Романов?; San Pietroburgo, 23 dicembre 1777 – Taganrog, 1º dicembre 1825), detto il Beato, fu imperatore di Russia dal 23 marzo 1801 fino alla morte. Era il figlio primogenito dello zar Paolo I di Russia e di Sofia Dorotea di Württemberg, figlia di Federico II Eugenio di Württemberg, che aveva assunto il nome di "Marija Fëdorovna", dopo la conversione. Sconfitto, più di una volta, da Napoleone Bonaparte, fu lui alla fine il vincitore definitivo sul corso, insieme agli alleati della Sesta coalizione, ed entrò per primo a Parigi pochi giorni prima dell'abdicazione dell'imperatore francese. Fu uno dei protagonisti del Congresso di Vienna.
Con l'espressione periodo degli appannaggi (conosciuto anche come età degli appannaggi; in russo, удельный период, udel'nyj period) viene indicata una fase della storia russa compresa fra l'inizio della disgregazione dello stato della Rus' di Kiev (avvenuta fra la metà dell'XI e la metà del XII secolo) e la definitiva ascesa dello stato moscovita sullo scacchiere russo, datata, a seconda dei vari autori, fra la seconda metà del XV secolo e la prima metà del XVI.L'origine del nome con cui è noto questo particolare periodo della storia russa sta nella parola appannaggio, traduzione (da alcuni criticata) della parola russa udel', che designava la frazione di territorio che un principe, alla sua morte, divideva fra i figli, i quali divenivano principi di appannaggio. Il periodo degli appannaggi fu per lo stato russo un periodo di regresso economico, culturale e politico. L'economia agricola scese ad un livello di pura sussistenza, mentre si ridussero fortemente i fruttuosi commerci che caratterizzarono lo stato kievano (o, per meglio dire, ne furono all'origine); l'estrema divisione dal punto di vista politico provocò inoltre la formazione di numerosi principati piccoli e deboli, che non riuscirono ad opporsi agli attacchi delle popolazioni confinanti che spesso estesero i loro domini ai danni dei russi.
La storia della Russia è la storia del popolamento umano nei vasti territori che oggi compongono (o hanno composto nel passato) lo Stato russo; vale a dire, oltre alla Russia europea centro-occidentale (che si delineò successivamente come "cuore" dello Stato russo), l'Asia centrale, il Caucaso, la Siberia, l'Estremo Oriente russo e tutte le terre situate lungo la estesissima linea costiera del mar Glaciale Artico.
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