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Pubblicazione: Pistoia : Settegiorni, 2010
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Popiglio è un paese della provincia di Pistoia, frazione del comune di San Marcello Piteglio, posto lungo il fiume Lima a 523 metri sul livello del mare. Si trova sulla montagna pistoiese lungo la SS12 dell’Abetone e del Brennero. I suoi abitanti sono circa 500, ma molti, emigrati altrove, vi si recano in estate in villeggiatura nei periodi di vacanza.
Il Teatro Mascagni è un teatro situato a Popiglio, frazione di San Marcello Piteglio, in provincia di Pistoia. Il teatro è ricavato in un antico fabbricato appartenente alla famiglia Benedetti e posto nel cuore del paese di Popiglio sulla strada che dal piazzale della Pieve procede parallelamente alla strada principale. A partire dal 1890 ospitò prima la filarmonica del paese intitolata a Pietro Mascagni e quindi anche la filodrammatica locale. Nonostante l'avvento e l'introduzione del cinematografo alla fine degli anni venti, il teatro mantenne fino all'ultimo conflitto mondiale la sua vocazione primaria di spazio teatrale. Dopo essere stato utilizzato come caserma delle truppe tedesche durante la guerra, iniziò il suo declino che nel 1964 portò alla sua chiusura. Fra il 1980 e il 1984 l'Amministrazione Comunale di Piteglio ha deciso di restaurare la struttura aumentandone la capienza e recuperando la sobria eleganza della sala, la funzionalità del palcoscenico e migliorando le condizioni di accesso e uscita dal locale secondo le normative vigenti in materia di sicurezza. Testimonianza dell'antico teatro ottocentesco è rimasta l'intradosso dell'arco scenico poggiante su due capitelli. Anche se dal 1984 un gruppo di cittadini che aveva ricevuto dal Comune in gestione il teatro è riuscito sempre a garantire la stagione teatrale programmata, dal 1996 alcuni Comuni della Montagna pistoiese (Abetone, Cutigliano, Piteglio e San Marcello) hanno sottoscritto con la Comunità montana un accordo per la gestione sovracomunale della struttura svolta dai quattro Comuni con la collaborazione dell'Associazione Teatrale Pistoiese e della Fondazione Toscana Spettacolo, garantendo così una programmazione con spettacoli di livello nazionale. Nel 1998 infine il teatro è stato interessato a un'ultima fase di lavori per l'adeguamento alle vigenti normative antincendio. Il teatro, oltre alla stagione di prosa in abbonamento e a iniziative locali, organizza anche una rassegna per le scuole elementari.
San Marcello Piteglio è un comune italiano sparso di 7 837 abitanti nella provincia di Pistoia in Toscana. È stato istituito il 1º gennaio 2017 dalla fusione dei comuni di San Marcello Pistoiese e Piteglio.
Il sito dell'alta Val di Lima oggi conosciuto con il nome di Torri di Popiglio, del quale si osservano le evidenti strutture, era un complesso castrense costituito da due castrum dislocati a quote diverse sullo stesso versante della montagna detto "Rocca Securana". Tale luogo avrebbe origini molto antiche, si suppone che in origine fosse un accampamento romano risalente al II secolo a.C. in seguito sviluppato e fortificato a complesso murario ben fornito.
Il ponte sospeso delle Ferriere è una passerella pedonale che collega i due versanti del torrente Lima tra Mammiano Basso e Popiglio nel comune di San Marcello Piteglio. È realizzato con strutture che appoggiano su quattro cavi di acciaio mantenuti in tensione; misura 227 metri di lunghezza, 36 metri di altezza massima sull'alveo del fiume e 80 centimetri di larghezza. Nel 1990 è stato inserito nel Guinness dei primati che lo annoverava come “il più lungo ponte sospeso pedonale del mondo”. Dal 2006 il record è detenuto dal ponte sospeso Kokonoe Yume in Giappone. Inaugurato nel giugno del 1923, fu costruito seguendo l'idea di Vincenzo Douglas Scotti, conte di San Giorgio della Scala, direttore del laminatoio di Mammiano Basso della Società metallurgica italiana. Esso sarebbe servito a permettere il passaggio degli operai che da Popiglio si dovevano recare a lavorare nelle fabbriche situate sul versante opposto: senza una struttura del genere, infatti, gli operai avrebbero dovuto percorrere a piedi circa 6 chilometri per raggiungere il posto di lavoro. Per l'esecuzione dei lavori il conte Vincenzo Douglas Scotti incaricò il capo officina Filiberto Ducceschi, che ebbe la responsabilità della realizzazione dei lavori per la parte meccanica, mentre le opere murarie e di supporto furono affidate a Cesare Vannucci, capo dei muratori. I lavori iniziarono nel 1920 con l'ausilio di una trentina di operai, che ancorarono i cavi. A questo punto fu possibile realizzare una passerella pedonale, costituita da tavoloni e reti metalliche incardinate alla struttura portante, che univa le due opposte rive del fiume Lima senza alcun sostegno intermedio. L'opera, che ha perso la sua funzione originale, quella di migliorare le condizioni di viabilità nella vallata, ha subito nel corso degli anni importanti lavori di manutenzione e di consolidamento. Gli ultimi, che risalgono all'anno 2004, hanno permesso di mettere in sicurezza il ponte rendendolo più stabile e resistente attraverso la completa sostituzione dei cavi, dei tiranti laterali, delle passerelle e delle protezioni, con materiale più resistente e leggero. Nel 2014 è stata inaugurata l'illuminazione notturna del ponte. Il ponte è anche famoso per molti suicidi, per via della sua altezza.
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