Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Autore principale: Paolini, Maria Grazia
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
Simone Martini, indicato talvolta anche come Simone Senese (Siena, 1284 circa – Avignone, 1344), è stato un pittore e miniatore italiano, considerato indiscutibilmente uno dei maestri della scuola senese e sicuramente uno dei maggiori e più influenti artisti del Trecento italiano, l'unico in grado di contendere lo scettro a Giotto. La sua formazione avvenne, probabilmente, nella bottega di Duccio di Buoninsegna. Ancora giovane e sconosciuto ricevette il prestigioso incarico di dipingere la Maestà per il Palazzo Pubblico di Siena e da allora la sua fama crebbe senza soste. Lavorò ad Assisi, Roma, Napoli, oltre che, naturalmente, nella sua città natale. Nel 1340 si trasferì ad Avignone, all'epoca sede del papato, dove mori nel 1344, lasciando una forte influenza anche nel mondo dell'arte gotica francese.
Giovanni Bellini detto il Giambellino e Zuane Belin in lingua veneta (Venezia, 1427 o 1430 circa – Venezia, 26 novembre 1516) è stato un pittore italiano cittadino della Repubblica di Venezia, tra i più celebri artisti del Rinascimento. Lavorò ininterrottamente per ben sessant'anni, sempre ai massimi livelli, traghettando la pittura veneziana, che in lui ebbe un fondamentale punto di riferimento, attraverso le esperienze più diverse, dalla tradizione bizantina ai modi padovani filtrati da Andrea Mantegna, dalle lezioni di Piero della Francesca, Antonello da Messina e Albrecht Dürer, fino al tonalismo di Giorgione. Nelle sue opere Bellini seppe accogliere tutti questi stimoli rinnovandosi continuamente, ma senza tradire mai il legame con la propria tradizione, valorizzandolo anzi e facendone un punto di forza.
Vittore Carpaccio, detto talvolta anche Vittorio (1465 circa – Capodistria, 1525/1526), è stato un pittore italiano, cittadino della Repubblica di Venezia. Fu uno dei protagonisti della produzione di teleri a Venezia a cavallo tra il XV e il XVI secolo, divenendo forse il miglior testimone della vita, dei costumi e dell'aspetto straordinario della Serenissima in quegli anni. Come altri grandi maestri italiani della sua generazione (Perugino, Luca Signorelli, lo stesso Andrea Mantegna), dopo un periodo di fastosi successi visse una crisi poco dopo lo scoccare del XVI secolo per le difficoltà ad assimilare gli apporti rivoluzionari e moderni dei nuovi "grandi" (Leonardo da Vinci, Michelangelo, Raffaello, Giorgione e Tiziano). Visse gli ultimi anni relegato in provincia, dove il suo stile ormai attardato trovava ancora ammiratori.
La Pinacoteca civica "Bruno Molajoli" di Fabriano nasce nel 1862 ed è situata presso l'Ospedale di Santa Maria del Buon Gesù. La pinacoteca venne intitolata nel 1988 a Bruno Molajoli, storico dell'arte fabrianese e direttore delle Belli Arti negli anni Sessanta. La collezione storica si distingue soprattutto per la sezione di arte medievale che raccoglie affreschi, tavole e rare sculture lignee della seconda metà del XIII e del XIV secolo: in particolare si segnalano le opere di scuola fabrianese, di alcuni anonimi maestri giotteschi e di Allegretto Nuzi. I secoli successivi sono poi documentati da alcune personalità artistiche come Antonio da Fabriano, eccentrico protagonista del 1400 marchigiano, Simone De Magistris, pittore visionario di Caldarola, e Orazio Gentileschi, notissimo maestro caravaggesco. Infine, a partire da ottobre 2015 è stata allestita una nuova sezione di arte contemporanea, che raccoglie i principali artisti del '900 italiano donata da Ester Merloni alla città di Fabriano.
La pagina illustra la storia della pittura in Abruzzo, dalle origini ad oggi.
Alcune catalogazioni sono state accorpate perché sembrano descrivere la stessa edizione. Per visualizzare i dettagli di ciascuna, clicca sul numero di record
Record aggiornato il: 2024-04-28T02:33:01.114Z