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Autore principale: Chiozzi, , Paolo
Pubblicazione: Prato : Comune di Prato, 1988
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
L'immigrazione in Italia cominciò a raggiungere dimensioni significative all'incirca dagli anni 1970, per poi diventare un fenomeno caratterizzante della demografia italiana nei primi anni del terzo millennio. Secondo le definizioni fornite dall'ISTAT, la popolazione immigrata non va confusa con la popolazione straniera: la popolazione immigrata è composta da tutti i residenti che sono nati all'estero con cittadinanza straniera, anche se hanno successivamente acquisito la cittadinanza italiana; mentre la popolazione straniera è composta da tutti i residenti che hanno cittadinanza straniera, anche se sono nati in Italia. Secondo Eurostat, al 1º gennaio 2017 l'Italia era il quarto Paese dell'U.E. per popolazione immigrata, ovvero nata all'estero, con 6,1 milioni di immigrati, dopo Germania (12,1 milioni), Regno Unito (9,3 milioni) e Francia (8,2 milioni), appena davanti alla Spagna (6,0 milioni). Era invece il terzo Paese dell'Unione Europea per popolazione straniera, con 5 milioni di cittadini stranieri, dopo Germania (9,2 milioni) e Regno Unito (6,1 milioni) e davanti a Francia (4,6 milioni) e Spagna (4,4 milioni). Per numero di stranieri (inclusi gli apolidi) in percentuale rispetto al totale della popolazione residente, l'Italia si classificava al quattordicesimo posto (su 28) nell'Unione Europea (con l'8,3% di immigrati sul totale della popolazione).
Prato è un comune italiano di 193 809 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Toscana. È la seconda città della Toscana per popolazione. Fino al 1992, anno della costituzione dell'omonima provincia, è stato il comune non capoluogo di provincia più popolato d'Italia. La piana pratese fu abitata fin dall'epoca etrusca, ma la nascita della città vera e propria si fa risalire, generalmente, al X secolo, quando si hanno notizie di due centri abitati contigui ma distinti, Borgo al Cornio e Castrum Prati, che si fusero durante il secolo successivo. Nell'economia pratese la produzione tessile ha sempre svolto un ruolo di primissimo piano fin dall'epoca medievale, come testimoniano i documenti del mercante Francesco Datini, ma è nell'Ottocento che Prato vide un impetuoso sviluppo industriale, che ne fa ancora oggi uno dei distretti più importanti a livello europeo. La città vanta attrattive storico-artistiche di grande rilievo, con un itinerario culturale che inizia dagli Etruschi per poi ampliarsi nel Medioevo e raggiungere l'apice con il Rinascimento, quando hanno lasciato le loro testimonianze in città artisti come Donatello, Filippo Lippi e Botticelli.
Matteo Biffoni (Prato, 19 maggio 1974) è un politico e avvocato italiano, sindaco di Prato dal 28 maggio 2014.
Paperino è una frazione di Prato che fa parte della circoscrizione sud del comune. Il nome deriva probabilmente da papyrus ‘papiro’, ‘giunco’. Fantasiosa l'ipotesi che la fa derivare da Paperium, legionario romano, fondatore di una delle 45 ville circostanti il territorio pratese. Il paese (nei registri parrocchiali nel 1850 si contano circa 400 anime) ha subito negli anni la trasformazione da campagna operosa e ben coltivata (caratterizzata dai numerosi piccoli corsi d'acqua, le cosiddette gore), ad area suburbana resa più popolosa dall'immigrazione dal meridione italiano e dal veneto negli anni sessanta e settanta, con il passaggio contemporaneo ad una economia basata sul piccolo artigianato tessile, a conduzione prevalentemente familiare, che ben si integrava con l'avanzata industria tessile pratese. Nell'ultimo decennio del XX secolo ha subito un ulteriore notevole incremento demografico, favorito soprattutto dal costo contenuto delle abitazioni rispetto alle vicine Prato e, soprattutto, Firenze. Di interesse storico la chiesa di San Martino, duecentesca. La località guadagnò notorietà negli anni ottanta del XX secolo grazie al film Ad ovest di Paperino con Alessandro Benvenuti, Athina Cenci e Francesco Nuti, nonostante nessuna scena del film fosse girata nella zona. Il carnevale con sfilata di gruppi mascherati è la manifestazione più rilevante.
Vecchio feudo albertino, il quale nell'XI secolo si estendeva dalla vasta regione della Maremma fino all'Appennino bolognese. Diventa un libero comune alla fine del XII secolo dopo aver sconfitto Pistoia.
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