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Autore principale: Toscana <Granducato>
Pubblicazione: Firenze : presso Carlo Cambiagi , 1838
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: lat, Paese:
Si dice infamia quella speciale riduzione dell'onore del cittadino per cui chi ne è colpito incorre in particolari incapacità stabilite per legge. Da distinguersi dalla turpitudo (infamia facti), che rappresenta una valutazione morale non rilevante ai fini giuridici. Alcuni dei possibili effetti dell'infamia sono: L'esclusione dalle cariche pubbliche; Perdita della facoltà di essere rappresentati o di rappresentare in giudizio; In taluni casi, incapacità di prestare testimonianza, proprio in virtù della ridotta extimatio di cui gode l'individuo.Tali reati sono tuttavia da distinguere da quelli per cui il diritto romano ha precisa e diretta menzione, benché possano comunque essere riconducibili al concetto di infamia, come poteva essere l'adulterio. Si trovano riferimenti al reato di infamia anche tra i popoli germanici presso i quali tale crimine era associato a limitazioni della capacità di agire, presso questi popoli le pene per chi si macchiava di tale reato potevano arrivare fino alla detenzione. In epoca feudale, in particolare, si tende ad esasperare il concetto di pubblica stima nella persona, sono quindi aggravate le conseguenze in caso di riduzione anche lieve di questa con il conseguente aumento delle condanne per infamia. Nella moderna legislazione sono caduti tutti gli istituti giuridici collegabili a reati di infamia. Rimangono pertanto vive le accezioni, di derivazione del diritto romano, che si rifanno ad un giudizio morale sulla condizione di disonorevole condotta di vita di una persona o il riferimento ad azioni specifiche che portano vergogna a chi le compie, senza tuttavia associare a tale stato di biasimo pubblico e di vergogna, delle sanzioni legali di alcun tipo (pecuniarie, riduzione di diritti o detenzione).
La provincia autonoma di Bolzano – Alto Adige (Autonome Provinz Bozen – Südtirol in tedesco; provinzia Autonoma de Balsan/Bulsan – Südtirol in ladino) è la più settentrionale delle province della regione Trentino-Alto Adige e d'Italia, con 533 349 abitanti e una superficie di 7398,38 km², la seconda provincia più estesa d'Italia dopo la provincia di Sassari. Assieme alla provincia autonoma di Trento e al Tirolo, costituisce l'Euroregione Tirolo-Alto Adige-Trentino, corrispondente (con buona approssimazione) al territorio della regione storica del Tirolo, a cui è legato da motivi linguistici e culturali; inoltre, unitamente al Veneto ed al Friuli-Venezia Giulia, appartiene alla macro-area geografica del Triveneto.
Il radon o rado (precedentemente chiamato niton o nito) è l'elemento chimico che nella tavola periodica viene rappresentato dal simbolo Rn e numero atomico 86. Scoperto nel 1899 da Robert B. Owens e Ernest Rutherford, è un gas nobile e radioattivo che si forma dal decadimento α del radio, generato a sua volta dal decadimento α dell'uranio. Polonio e bismuto sono i prodotti, estremamente tossici, del decadimento radioattivo del radon. Il radon è un gas molto pesante, pericoloso per la salute umana se inalato in quantità significative. Uno dei principali fattori di rischio del radon è legato al fatto che, accumulandosi all'interno di abitazioni, è la seconda causa di tumore al polmone, specialmente tra i fumatori. Per ciò che riguarda i paesi industrializzati, recenti studi statistici effettuati dall'USEPA (United States Environmental Protection Agency) stimano circa 21.000 morti all'anno negli USA attribuibili al radon residenziale; simili valori sono stati stimati per studi effettuati nell'Unione europea. In particolare, studi statistici effettuati nel 2005 hanno stimato per un campione significativo di paesi europei che il 9% delle morti per tumori ai polmoni e il 2% di quelle complessive per tumori sono attribuibili al gas radon residenziale.
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