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Autore principale: Pratesi, Fulco; Pratesi, Isabella
Pubblicazione: Firenze : Edizioni Primavera, copyr.1989
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Un continente (dal latino continere, "tenere insieme") è la più vasta delle ripartizioni con le quali si suddividono le terre emerse della crosta terrestre. Il concetto di continente si contrappone quindi a quello di oceano.
Il viaggio immaginario (talvolta viaggio fantastico) è un genere narrativo incentrato sulla descrizione di un viaggio fittizio verso luoghi immaginari o comunque mai visti, ricorrendo a elementi fantastici o inverosimili. La cornice del racconto di viaggio viene di volta in volta utilizzata all'interno di questo genere per rappresentare una utopia o un'allegoria religiosa, a scopo satirico o di divulgazione scientifica, oppure di semplice intrattenimento per destare stupore e meraviglia con una storia avventurosa. Il viaggio fantastico è una delle forme letterarie più arcaiche e rimane una delle cornici di base per la creazione di fantasie letterarie, dall'epica Odissea di Omero, alla narrativa a sfondo geografico, ai resoconti di viaggio apocrifi con elementi esotici e meravigliosi, alle robinsonate, ai racconti fiabeschi come le storie di Sindbad il marinaio, alla descrizione di mondi utopici, ai romanzi scientifici di Jules Verne, ai viaggi negli universi della fantascienza.
Con la locuzione inglese Seven Summits ([ˈsɛvən ˈsʌmɪts]), o con quella italiana Sette vette, sono indicate le montagne più alte per ciascuno dei sette continenti della Terra. Si considera a tal fine l'America divisa in due continenti, secondo l'uso dei paesi di cultura inglese, cinese e russa; secondo l'uso italiano, dell'Europa occidentale e dell'America latina, invece, l'America è un unico continente e dunque le vette più alte di ciascun continente sarebbero sei, escludendo il Denali, in America del Nord, più basso dell'Aconcagua, in America del Sud. Nonostante ciò, è invalso l'uso, in tutti i paesi, di parlare di "Sette vette", dato che l'espressione entrò nel linguaggio dell'alpinismo da quando lo statunitense Richard Bass, nel 1985, scalò il Denali, l'Aconcagua, l'Elbrus, il Monte Kosciuszko, il Monte Vinson, il Kilimangiaro ed infine l'Everest. Da allora, scalare tutte le Sette vette (non sempre però coincidono con quelle scalate da Bass) è considerato un importante traguardo alpinistico (due delle Sette vette, Kilimangiaro e Elbrus, sono anche vulcani, sia pur inattivi).
Heinrich Harrer (Hüttenberg, 6 luglio 1912 – Friesach, 7 gennaio 2006) è stato un alpinista, esploratore e scrittore austriaco.
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