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Autore principale: Ferrario, Davide
Pubblicazione: Milano ; Roma : Il Castoro ; L'Unità, stampa 1995
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Rainer Werner Fassbinder (IPA: [ˈʀaɪ̯nɐ ˈvɛʁnɐ ˈfasˌbɪndɐ]) (Bad Wörishofen, 31 maggio 1945 – Monaco di Baviera, 10 giugno 1982) è stato un regista, sceneggiatore, produttore cinematografico, attore, montatore, drammaturgo, regista teatrale e scrittore tedesco, uno dei maggiori esponenti del Nuovo cinema tedesco degli anni settanta-ottanta.
Querelle de Brest (Querelle) è un film del 1982 diretto da Rainer Werner Fassbinder. Si tratta dell'ultimo film del regista tedesco, prima della sua morte nel 1982, causata probabilmente da una overdose. Tratto dal romanzo Querelle de Brest di Jean Genet fu presentato alla 39ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.
Luca Zingaretti (Roma, 11 novembre 1961) è un attore italiano. È noto soprattutto per l'interpretazione di Salvo Montalbano nella serie televisiva Il commissario Montalbano.
Le lacrime amare di Petra von Kant (Die bitteren Tränen der Petra von Kant) è un film del 1972 diretto da Rainer Werner Fassbinder. È un adattamento di un dramma teatrale dello stesso Fassbinder, di cui mantiene l'impostazione: il film è ambientato in un'unica stanza e basato interamente sui dialoghi delle protagoniste. Le riprese sono durate 10 giorni.
Il matrimonio di Maria Braun (Die Ehe der Maria Braun) è un film del 1979, uno dei più noti di Rainer Werner Fassbinder, denso di avvenimenti, di personaggi, di drammaticità e di sarcasmo. Considerato il capolavoro del regista, è una parabola sul "miracolo" tedesco e su tutto quello che è stata la Germania dopo la fine della seconda guerra mondiale.
Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudeltà. I Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime. Quarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60–m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobrietà e la severità repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realtà: La classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festività religiose o in ricorrenze laiche.
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Record aggiornato il: 2021-11-25T04:01:45.722Z