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Autore principale: Garzoni, Costantino
Pubblicazione: Firenze : All'Insegna di Clio, 1840
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
L'Impero ottomano od osmanico (ufficialmente Sublime Stato ottomano), noto anche come Impero turco (in lingua turca ottomana دَوْلَتِ عَلِيّهٔ عُثمَانِیّه, Devlet-i ʿAliyye-i ʿOsmâniyye; in turco moderno Osmanlı Devleti o Osmanlı İmparatorluğu; in arabo: الدَّوْلَةُ العُثمَانِيَّة, al-Dawla al-ʿUthmāniyya), è stato un impero turco che è durato 623 anni, dal 1299 al 1922, arrivando al suo apice a controllare buona parte dell'Europa sud-orientale, dell'Asia occidentale e del Nord Africa. Fu uno degli imperi più vasti della storia e il più vasto del suo tempo nel XVII secolo. Venne fondato, in continuità con il sultanato selgiuchide di Rum, alla fine del XIII secolo nell'Anatolia nordoccidentale dal guerriero Osman I. Successivamente al 1354, i successori di Osman attraversarono l'Europa e, con la conquista dei Balcani, i beilicati turchi d'Anatolia vennero trasformati in un impero transcontinentale. Nel 1453 gli ottomani misero fine all'impero bizantino grazie alla conquista di Costantinopoli per opera di Maometto II il Conquistatore. Tra il XVI e il XVII secolo, sotto il regno di Solimano il Magnifico, l'impero arrivò all'apice del potere diventando un'entità politica multiculturale, multilinguistica e multietnica che controllava un vastissimo territorio, esteso dai confini meridionali del Sacro Romano Impero alle periferie di Vienna e della Polonia a nord, fino allo Yemen e all'Eritrea a sud; dall'Algeria a ovest fino all'Azerbaigian a est, controllando gran parte dei Balcani, del Vicino Oriente e del Nordafrica. Nei secoli ben sette guerre turco-veneziane caratterizzarono i rapporti tra l'impero ottomano e la Repubblica di Venezia, partner privilegiati nei commerci ma nemici perenni per il controllo del Mediterraneo ed in particolare della Grecia. Avendo Costantinopoli come capitale e un vasto controllo sulle coste del Mediterraneo, l'impero fu al centro dei rapporti tra Oriente e Occidente per circa cinque secoli. Anche dopo la morte di Solimano l'impero continuò a mantenere un'economia flessibile e forte per tutto il XVII e gran parte del XVIII secolo; tuttavia, il lungo periodo di pace che andò dal 1740 al 1768 comportò un certo rallentamento nello sviluppo del suo sistema militare che divenne nel tempo più arretrato rispetto a quelli in forza ai suoi rivali. Di conseguenza, tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo gli ottomani subirono gravi sconfitte militari che li indussero ad avviare un processo completo di riforma e modernizzazione dello stato, noto come Tanzimat. Nonostante questo andarono incontro a ulteriori perdite territoriali, specialmente nei Balcani dove nacquero nuovi stati indipendenti. Alleatisi con l'impero germanico all'inizio del XX secolo, nella speranza di sfuggire all'isolamento diplomatico che aveva contribuito alle sue recenti sconfitte, gli ottomani combatterono nella prima guerra mondiale dalla parte delle potenze centrali; nonostante avessero dimostrato di poter affrontare il conflitto, il dissenso interno, sfociato nella rivolta araba, compromise irrimediabilmente la situazione politica. Durante questo periodo, il governo ottomano si macchiò di un drammatico genocidio contro gli armeni, gli assiri e i greci del Ponto. La successiva sconfitta dell'impero e l'occupazione di parte del suo territorio da parte delle potenze alleate all'indomani della fine della guerra provocarono la sua spartizione e la perdita dei territori mediorientali, che furono divisi tra il Regno Unito e la Francia. La riuscita guerra d'indipendenza turca contro gli alleati occupanti portò all'emergere della Repubblica di Turchia nel cuore dell'Anatolia e all'abolizione del sultanato ottomano.
La Dissoluzione dell'Impero ottomano (1908-1922) iniziò con la Rivoluzione dei Giovani Turchi e con la Seconda era costituzionale che ripristinò la costituzione ottomana del 1876 e introdusse una politica multipartitica con un sistema elettorale in due fasi (legge elettorale) sotto il parlamento ottomano. La costituzione offriva speranza liberando i cittadini dell'Impero per modernizzare le istituzioni dello Stato e sciogliere le tensioni intercomunitarie.Inoltre, questo periodo divenne la storia del crepuscolo dell'Impero. Nonostante le riforme militari ottomane, l'esercito ottomano incontrò una disastrosa sconfitta nella guerra italo-turca (1911-1912) e nelle guerre balcaniche (1912-1913), con la conseguente cacciata degli ottomani dal Nord Africa e quasi dall'Europa. I continui disordini che portarono alla prima guerra mondiale furono causati dal contro-colpo di stato ottomano del 1909, che precedette l'Incidente del 31 marzo (Restaurazione, 1909), il colpo di stato ottomano del 1912 e il colpo di stato ottomano del 1913 nel Impero. La partecipazione ottomana alla prima guerra mondiale nel teatro mediorientale terminò con la spartizione dei restanti territori dell'Impero ottomano secondo i termini del Trattato di Sèvres. Tale trattato, come fu concepito nella Conferenza di Londra, assegnò le terre nominale agli Ottomani e permise loro il titolo del califfato ottomano (simile a uno stato sacerdotale-monarchico del Vaticano governato dalla Papa cattolico), lasciandoli abbastanza deboli da non rappresentare un ulteriore minaccia ma abbastanza potenti da proteggere la Gran Bretagna dal movimento Khilafat. L'occupazione di Costantinopoli (Istanbul) insieme all'occupazione di Smirne (Izmir) mobilitarono il movimento nazionale turco che alla fine vinse la guerra d'indipendenza turca. L'abolizione formale del sultanato ottomano è stata eseguita dalla Grande Assemblea Nazionale della Turchia il 1° novembre 1922. Il Sultano fu dichiarato persona non grata dalle terre governate dalla dinastia ottomana dal 1299.
L'Espansione dell'Impero ottomano o età classica dell'Impero ottomano coincide con il periodo considerato successivo alla fondazione dell'Impero ottomano. Questo periodo si ritiene che abbia avuto inizio a partire dalla conquista di Costantinopoli nel 1453 fino alla seconda metà del XVI secolo, all'incirca alla fine del regno di Solimano il Magnifico (r. 1520-1566). In tale periodo il sistema di governo basato sull'autorità assoluta del sultano raggiunse l'apice e l'impero sviluppò le basi istituzionali che manterrà, in forma modificata, per diversi secoli. Secondo lo storico Katip Çelebi, questo periodo durò fino al 1593 con le rivolte Celali. Secondo un altro storico ottomano, Naima, la fine e l'inizio di un nuovo periodo coincideva con la battaglia di Vienna del 1683. La divisione che fece Naima fu adottata dagli storici ottomani successivi.Il territorio dell'Impero ottomano si espanse notevolmente e portò a quella che alcuni storici hanno chiamato la Pax ottomana. Il processo di centralizzazione subìto dall'impero prima del 1453 fu portato a termine durante il regno di Maometto II.
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