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Autore principale: Carmassi, Massimo
Pubblicazione: Ospedaletto, Pisa : Pacini, stampa 1994
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Il Teatro lirico Giuseppe Verdi è il principale teatro di Trieste. Venne costruito per iniziativa privata tra il 1798 e il 1801. Il progetto originale fu di Giannantonio Selva, progettista anche della Fenice di Venezia, a cui si devono gli interni. Matteo Pertsch subentrò nell'incarico in seguito e si occupò soprattutto delle facciate. Nella facciata principale è evidente l'influenza di Giuseppe Piermarini, insegnante del Pertsch e progettista della Scala a Milano. La sistemazione definitiva della sala è dovuta ai restauri del 1882-1884 avvenuti sotto la direzione di Eugenio Geiringer. In tale occasione vennero realizzate anche le correnti decorazioni della sala (a opera di Josef Horwath), mentre l'edificio venne prolungato nella parte posteriore con la creazione dell'attuale facciata postica che riprende il disegno di quella principale. Fu inaugurato con il nome Teatro Nuovo e si chiamò poi Teatro Grande (1820), in seguito Teatro Comunale (1861) e infine Teatro Comunale Giuseppe Verdi (1901). La prima rappresentazione avvenne 21 aprile 1801 con Ginevra di Scozia di Simon Mayr con Teresa Bertinotti, Luigi Marchesi, Giacomo David. Nel 1820 fu rinominato in Teatro Grande ed avviene la prima assoluta di La sacerdotessa d'Irminsul di Giovanni Pacini, nel 1828 la première di Il divorzio persiano di Pietro Generali (compositore) e di I crociati a Tolemaide ossia Malek-Adel di Pacini, nel 1832 di Ricciarda di Edimburgo di Cesare Pugni, nel 1838 di La prigione di Edimburgo di Federico Ricci, nel 1839 di Enrico II di Otto Nicolai con Carolina Ungher, Napoleone Moriani e Domenico Cosselli, nel 1844 Pittore e duca di Michael William Balfe e nel 1845 Isabella de' Medici di Ricci. Nella stagione lirica 1843-1844 il Nabucco di Giuseppe Verdi ottenne uno straordinario successo di pubblico testimoniato dalle oltre venti repliche. Nel 1848 ospitò la prima rappresentazione assoluta dell'opera, dello stesso autore, Il corsaro con Gaetano Fraschini, Achille De Bassini e Marianna Barbieri-Nini e nel 1850 quella dello Stiffelio con Marietta Gazzaniga e Filippo Colini. Nel 1861 il comune di Trieste diventò proprietario dell'edificio, che cambiò il nome in Teatro Comunale. Nel 1852 avviene la prima assoluta di Maria di Brabante di Achille Graffigna, nel 1865 di Romeo e Giulietta di Filippo Marchetti con Angelina Ortolani, Mario Tiberini e Leone Giraldoni e Marion de Lorme di Carlo Pedrotti e nel 1872 Gustavo Wasa di Apolloni con Giuseppe Capponi ed Ormondo Maini. Nel 1883 vi venne rappresentata, integralmente, la tetralogia wagneriana diretta dal maestro Anton Seidl. Nel 1895 avviene la prima assoluta di Nozze istriane di Smareglia con Gemma Bellincioni e Roberto Stagno. Il repertorio della giovane scuola italiana stentò inizialmente ad imporsi ma, successivamente, le opere di alcuni autori veristi (Pietro Mascagni e Ruggero Leoncavallo in particolare) e quelle di Giacomo Puccini entrarono stabilmente nel repertorio del teatro. Il 27 gennaio 1901 venne intitolato a Giuseppe Verdi su decisione con delibera straordinaria del consiglio comunale, convocato la notte stessa della morte del grande compositore. Il teatro è stato soggetto a diverse opere di manutenzione e restauro, le più importanti nel 1881, grazie alle quali venne incrementata la capienza del teatro, e nel 1889. Nel 1906 avviene la prima assoluta di Medea (Tommasini), nel 1921 di Fanfulla di Attilio Parelli, nel 1923 La monacella della fontana di Giuseppe Mulè, nel 1925 Scampolo di Ezio Camussi, nel 1928 Pittori fiamminghi (opera) di Smareglia, nel 1940 Il revisore di Amilcare Zanella, nel 1967 La giacca dannata di Giulio Viozzi e nel 1970 La speranza di Franco Mannino. Restano ancora nella memoria il Boris Godunov (opera) del 1951 diretta da Antonino Votto con Nicola Rossi-Lemeni e Fernando Corena e la Norma (opera) del 1953 diretta da Votto con Maria Callas, Franco Corelli, Boris Christoff ed Elena Nicolai. L'ultimo restauro si è svolto tra 1991 e 1997. È conosciuto in tutta Europa per il Festival internazionale dell'Operetta (dal 1950 al 2011).
Il Teatro comunale Francesco Stabile è il teatro principale della città di Potenza. Situato nel centro storico in Piazza Mario Pagano, è intitolato al musicista lucano Francesco Stabile. È l'unico teatro lirico presente in Basilicata, nonché l'unico teatro storico della regione. Viene considerato l'edificio più rappresentativo del capoluogo lucano.
Il Teatro alla Scala, colloquialmente noto come la Scala, è il principale teatro d'opera di Milano. Considerato tra i più prestigiosi teatri al mondo, ospita da 243 anni i principali artisti nel campo internazionale dell'opera e della musica classica. L'edificio, progettato dal Giuseppe Piermarini e inaugurato nel 1778, sorse sulle ceneri del precedente Teatro Ducale, distrutto da un incendio nel 1776; deve il nome alla chiesa di Santa Maria alla Scala, demolita per far posto al Nuovo Regio Ducal Teatro alla Scala inaugurato il 3 agosto 1778, sotto l'allora regno di Maria Teresa d'Austria, con L'Europa riconosciuta composta per l'occasione da Antonio Salieri. A partire dall'anno di fondazione è sede dell'omonimo coro, dell'orchestra, del corpo di Ballo, e dal 1982 anche della Filarmonica. Il complesso teatrale è situato nell'omonima piazza, affiancato dal Casino Ricordi, sede del Museo teatrale alla Scala.
Pisa (, AFI: /ˈpisa/ o /ˈpiza/) è un comune italiano di 89 498 abitanti, capoluogo della provincia omonima in Toscana. Si inserisce in un territorio con caratteristiche omogenee, denominato area pisana, che con i vicini comuni di Calci, Cascina, San Giuliano Terme, Vecchiano e Vicopisano, arriva a formare un sistema urbano di circa 195 000 abitanti distribuiti su 475 km². Inoltre con un traffico superiore a 5 milioni di passeggeri nel 2017, Pisa ospita l'aeroporto più rilevante della Toscana, il Galileo Galilei. Secondo una leggenda Pisa sarebbe stata fondata da alcuni mitici profughi greci provenienti dall'omonima città greca di Pisa, distrutta nel VI secolo a.C in seguito alla fuga dei suoi abitanti, i quali poi si imbarcarono e casualmente raggiunsero le sponde del Tirreno dove diedero vita al nuovo insediamento. Tra i monumenti più importanti della città vi è la celebre piazza del Duomo, detta Piazza dei Miracoli, dichiarata patrimonio dell'umanità, con la Cattedrale edificata tra il 1063 e il 1118 in stile romanico pisano e la Torre pendente, campanile del XII secolo, oggi uno dei monumenti italiani più conosciuti al mondo per via della sua caratteristica inclinazione. La città è la sede di tre tra le più importanti istituzioni universitarie d'Italia e d'Europa, l'Università di Pisa, la Scuola Normale Superiore e la Scuola Superiore Sant'Anna, nonché la più grande sede del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e di altri numerosi istituti di ricerca. Il territorio comunale si affaccia direttamente sul Mar Ligure con le sue tre frazioni litoranee (Marina di Pisa, Tirrenia e Calambrone). La città di Pisa in passato fu un'importante repubblica marinara.
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