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Autore principale: Scuola Città Pestalozzi. 2 media
Pubblicazione: Firenze : Scuola Città Pestalozzi, 2001
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
La basilica di Santa Croce in Gerusalemme è una delle sette chiese di Roma facente parte del tradizionale itinerario di pellegrinaggio reso celebre da san Filippo Neri. Fu edificata a partire dal IV secolo presso il Palazzo del Sessorium, residenza di Sant'Elena, la madre dell'imperatore Costantino, nei pressi del Laterano. La basilica fu costruita non per onorare la memoria dei martiri, come era tradizione, ma esclusivamente per conservare una parte della Croce di Gesù, insieme ad altre reliquie della Passione che, secondo la tradizione, sant'Elena fece trasportare a Roma di ritorno dal suo viaggio in Terra Santa, nel 325. Fu quindi pensata fin dall'inizio come un grande reliquiario, destinato a custodire testimonianze preziose della passione di Gesù. La basilica viene detta "in Gerusalemme" a causa della presenza di terra consacrata del monte Calvario che fu posta alla base delle fondamenta, terra trasportata sulle navi assieme alle stesse reliquie della Croce. Per questo la chiesa fu chiamata, fin dal medioevo, semplicemente “Hierusalem”, e, per la devozione popolare, visitare questa basilica significava mettere piede nella stessa città santa di Gerusalemme. Ha la dignità di basilica minore.
Giovanni della Croce, al secolo Juan de Yepes Álvarez (in spagnolo: Juan de la Cruz; Fontiveros, 24 giugno 1542 – Úbeda, 14 dicembre 1591), è stato un presbitero e santo spagnolo, confondatore dell'Ordine dei Carmelitani Scalzi. I suoi scritti furono pubblicati per la prima volta nel 1618. Fu beatificato nel 1675 da Clemente X, proclamato santo da Benedetto XIII nel 1726 e dichiarato dottore della Chiesa da Pio XI nel 1926. La sua memoria liturgica è celebrata il 14 dicembre o il 24 novembre. La Chiesa cattolica lo ha definito doctor mysticus ("dottore mistico, maestro della mistica"), mentre la Chiesa anglicana lo venera come un "maestro della fede".
La croce di Malta, nota anche come croce di san Giovanni, fu simbolo della repubblica marinara di Amalfi almeno sin dall'XI secolo, come confermano alcuni tarì amalfitani del 1080 sui quali campeggia chiaramente tale croce. Il simbolo unicode corrispondente è U+2720 (✠).
L'Esaltazione della Santa Croce è una festività della Chiesa cattolica, della Chiesa ortodossa e di altre confessioni cristiane. In essa si commemora la crocifissione di Gesù con il particolare obiettivo di sottolineare la centralità del mistero della croce nella teologia cristiana. Il termine "esaltazione", in uso sin dal VI secolo per indicare questo rito, è da intendersi sia come «innalzamento» sia come «ostensione». Il termine nasce dal rito che prevedeva l’innalzamento di una croce e la sua ostensione ai fedeli, in ricordo dell’innalzamento di Gesù Cristo sulla Croce e dell’ostensione del suo corpo sacrificale. Nella celebrazione eucaristica il colore liturgico è il rosso, il colore della passione di Gesù, che richiama appunto la Santa Croce. La festività ricorre il 14 settembre, in ricordo del ritrovamento della vera croce di Gesù da parte di sant'Elena, avvenuto, secondo una tradizione, il 14 settembre del 327: in quel giorno la reliquia sarebbe stata innalzata dal vescovo di Gerusalemme di fronte al popolo, che fu invitato all'adorazione del Crocefisso. Nell'usanza gallicana, invece, almeno a partire dal VII secolo, la festa della Croce si teneva il 3 maggio, data del ritrovamento della Croce secondo la "leggenda di Giuda Ciriaco". La festa del 3 maggio è rimasta intitolata a Sant'Elena a Frosinone.
Nella storia di Modica sono molte le chiese demolite, scomparse, dismesse e sconsacrate. Vari eventi sismici disastrosi interessano la cittadina. Terremoto di Siracusa del 1125. Terremoto di Catania del 1169 o terremoto di Sant'Agata. Terremoto nel Val di Noto, Anno Domini 1542 o Magnus Terremotus in terra Xiclis distruttivo. Terremoto del 1613. Terremoto del Val di Noto del 1693 catastrofico.Escludendo i primi due eventi sismici per i quali non esistono vere e proprie documentazioni cittadine, con le ricostruzioni in epoca spagnola in stile barocco, il centro vanta il ricchissimo patrimonio storico - artistico - religioso che oggi ammiriamo al punto da giustificare il detto di città delle 100 chiese. Oltre ai 100 e passa edifici di culto, molti dei quali inglobati o derivati in poli monumentali di grosse dimensioni, la città vanta un numero elevato di istituzioni rette dai principali ordini religiosi.
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