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Pubblicazione: Milano : Skira, 2014
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
La Pop art è un movimento artistico nato nel Regno Unito e negli Stati Uniti tra la fine degli anni '50 e l'inizio degli anni '60. Questo movimento è espressione della società e dell'immaginario collettivo, ed è un'arte rivolta alla massa e non al singolo individuo. Gli artisti si ispirano ad oggetti della realtà quotidiana, per esempio televisione, frigorifero, poster, lavatrice, automobile, lattine o riviste di giornale e li raffigurano nelle opere allontanandoli dal loro ambiente naturale e isolandoli. Le opere di questo movimento non sono altro che prodotti commerciali.I principali artisti di questa corrente sono Andy Warhol, Roy Lichtenstein, Claes Oldenburg, Richard Hamilton, Robert Rauschenberg e Jasper Johns.
Il termine arte moderna denota lo stile e la concezione dell'arte propri di quell'epoca e, più in generale, alle espressioni artistiche che esprimono una forma di «rifiuto» per il passato e di apertura alla sperimentazione.Gli artisti moderni sperimentarono nuove forme visive e avanzarono concezioni originali della natura, dei materiali e della funzione dell'arte, alternando periodi più "realisti" (sia per le tecniche adottate che per i soggetti scelti) a periodi più "simbolisti" o "espressionisti" fino all'astrazione. La produzione artistica più recente è spesso definita come arte contemporanea, o arte postmoderna.
Michelangelo Olivero Pistoletto (Biella, 25 giugno 1933) è un artista, pittore e scultore italiano, animatore e protagonista della corrente dell'arte povera.
Il karate (空手? lett. "mano vuota") è un'arte marziale nata in Giappone, nelle isole Okinawa.Fu sviluppato dai metodi di combattimento indigeni chiamati te (手? lett. "mano") e dal kenpō cinese. Prevede la difesa a mani nude, senza l'ausilio di armi, anche se la pratica del Kobudo di Okinawa, che prevede l'uso delle armi tradizionali (Bo, Tonfa, Sai, Nunchaku, Kama), è strettamente collegata alla pratica del karate. Attualmente viene praticato in versione sportiva (privato della sua componente marziale e finalizzato ai risultati competitivi tipici dell'agonismo occidentale) e in versione arte marziale tradizionale per difesa personale. Nel passato era studiato e praticato solo da uomini, ma col passare dei secoli anche le donne si sono avvicinate a questa disciplina. Il karate fu sviluppato nel Regno delle Ryūkyū prima della sua annessione al Giappone nel XIX secolo, e fu portato sulle isole giapponesi durante il periodo degli scambi culturali fra i due popoli. Nel 1922 il Ministero dell'Educazione Giapponese invitò Gichin Funakoshi a Tokyo per una dimostrazione di karate: la National Athletic Exhibition. Nel 1924 l'Università Keio istituì in Giappone il primo club universitario di karate, e nel 1932 tutte le maggiori università avevano i loro club. In un'epoca di crescente militarismo giapponese, il nome fu modificato da mano cinese (唐手?) tong te a mano vuota (空手?) kara te, sia a indicare che i nipponici svilupparono una forma di combattimento originale, sia a indicare che si trattava di un metodo di combattimento a mani nude. Dopo la seconda guerra mondiale Okinawa divenne un importante sito militare statunitense, e il karate divenne popolare tra i soldati stanziati sulle isole.
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