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Autore principale: Mcdowell, Bart
Pubblicazione: Firenze : Giunti, 1979
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
L'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (in russo: Сою́з Сове́тских Социалисти́ческих Респу́блик, СССР?, traslitterato: Sojuz Sovetskih Socialističeskih Respublik, SSSR; /sʌjus sʌ'vʲɛtskɪx səʦɪəlɪ'stiʧɪskɪx rʲɪ'spublɪk/), acronimo URSS e in forma abbreviata Unione Sovietica (in russo: Сове́тский Сою́з?, traslitterato: Sovetskij Sojuz, /sʌ'vʲɛtskɪj sʌjus/), fu uno Stato federale che si estendeva tra Europa orientale e Asia settentrionale, nato il 30 dicembre 1922 sulle ceneri dell'impero russo dopo la guerra civile russa e scioltosi ufficialmente il 26 dicembre 1991. Era composto di 15 repubbliche socialiste, la più grande delle quali era la Russia, a sua volta suddivisa in repubbliche autonome federate. La distanza tra i suoi due punti estremi orientale e occidentale era superiore ai 10 000 chilometri (più di 90 gradi di longitudine); il suo punto più occidentale era l'Oblast' di Kaliningrad (oggi in Russia), al confine con la Polonia, e quello più orientale il capo Dežnëv sullo stretto di Bering, che lo divideva dal continente nordamericano distante circa 80 chilometri. In particolare, una sua isola nello stretto, la Grande Diomede, dista solo 3 km dalla Piccola Diomede, appartenente agli Stati Uniti d'America: si trattava della distanza minore tra le due superpotenze militari dell'epoca. Era il Paese più esteso del mondo con 22 402 000 km² di superficie, pari a un sesto delle terre emerse, nonché il Paese più esteso d'Asia e d'Europa, per ciascuna delle parti di competenza continentale.Dopo la vittoria conseguita contro le potenze dell'Asse nella seconda guerra mondiale divenne una superpotenza economica e militare, riuscendo a imporre il suo sistema politico e sociale anche fuori dei confini nazionali, soprattutto in Europa orientale. Il suo scontro con il blocco occidentale guidato dagli Stati Uniti d'America, l'altra superpotenza emersa all'epoca, portò alla guerra fredda, conclusa formalmente con la dissoluzione dell'Unione Sovietica. La Russia è subentrata all'URSS alla fine degli anni novanta nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e nel G8, ed ha raccolto gran parte dell'eredità militare e geopolitica sovietica. La lista delle repubbliche costituenti la federazione subì nel corso del tempo numerose variazioni. Negli anni precedenti il suo scioglimento ne facevano parte quindici repubbliche. La più grande per superficie, economia e popolazione e la più importante sul piano politico era la Russia. Anche il territorio dell'Unione Sovietica subì vari mutamenti e nel periodo più recente corrispondeva approssimativamente a quello del tardo Impero russo, senza tuttavia Alaska, Finlandia e Polonia. L'organizzazione politica del Paese prevedeva un solo partito politico ufficialmente riconosciuto, il Partito Comunista dell'Unione Sovietica (PCUS), guidato da un segretario generale e dal politburo.
La Russia è uno Stato localizzato per intero nell'emisfero nord, in Europa orientale e nell'Asia settentrionale; il suo territorio si estende per oltre 17 milioni di km², cifra che ne fa lo Stato più esteso al mondo, ben più vasto degli Stati che lo seguono in questa speciale classifica (Canada, Stati Uniti, Cina e Brasile). Il territorio è estremamente variegato, dato che al suo interno si trovano tutte le varietà di ambienti e paesaggi tranne quello più tipicamente tropicale; dagli ambienti artici e glacializzati dell'estremo nord si passa, sulla scala delle centinaia o migliaia di chilometri, a paesaggi di tundra, taiga, steppa, foresta temperata, addirittura a scenari subtropicali nella ristretta cimosa costiera del Mar Nero. Proprio questi passaggi molto "lenti" fanno sì che, nonostante questa ricchezza di ambienti, il paesaggio russo abbia, mediamente, delle caratteristiche di "monotonia". Tuttavia, i lineamenti generali del territorio russo lo collocano geograficamente (ma anche nell'immaginario collettivo mondiale) nelle zone fredde del mondo: tundra e taiga coprono una buona fetta del territorio, e nelle sue zone orientali si raggiungono le temperature più basse della Terra (almeno riferendosi a zone abitate, quindi escludendo l'Antartide). Un'altra caratteristica saliente della Russia è il fatto di essere un Paese poco popolato: le densità restano basse anche nelle zone di più antico popolamento, come l'Europa, con occasionali addensamenti in corrispondenza delle maggiori città e in qualche zona molto circoscritta come la Ciscaucasia; questa bassa densità di popolazione non impedisce però alla Russia di avere come capitale la più grande città d'Europa: Mosca.
La Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa (in russo: Росси́йская Сове́тская Федерати́вная Социалисти́ческая Респу́блика?, traslitterato: Rossijskaja Sovetskaja Federativnaja Socialističeskaja Respúblika), detta anche Repubblica Socialista Federata Sovietica Russa, RSFS Russa o RSFSR, fu la più estesa e più popolosa delle quindici ex repubbliche sovietiche e diventò l'odierna Russia dopo il collasso dell'Unione Sovietica. Lo Stato fu istituito il 7 novembre 1917, succedendo alla breve Repubblica russa, come prima e più importante conseguenza politica della rivoluzione d'ottobre. Il 10 luglio 1918 la Costituzione sovietica del 1918 fu accettata ed entrò in vigore. Entrò a far parte dell'Unione Sovietica nel 1922, un evento poi pienamente formalizzato dalla Costituzione sovietica del 1924. In Occidente si parla spesso di "Russia bolscevica" per riferirsi a questo Stato nel periodo tra il 1917 e il 1922, mentre documenti russi dell'epoca riportano la dicitura Repubblica Russa (Российская Республика, Rossijskaja Respublika) e Repubblica Sovietica (Советская Республика, Sovetskaja Respublika). La Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa si staccò dall'Unione Sovietica il 12 novembre 1991, un mese e quattordici giorni prima che l'Unione Sovietica stessa si disgregasse. Proprio in seguito a quest'evento la Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa ripudiò il sistema socialista e affrontò una dura epoca di riforme, prima di tutto nel nome: l'attuale nome di Federazione Russa si deve a Boris El'cin, il quale ne fu il primo presidente federale dopo aver ricoperto la carica di presidente del Presidium. La Comunità degli Stati Indipendenti, fondata poco dopo la rottura dell'Unione Sovietica, riunì in modo abbastanza elastico le ex repubbliche sovietiche, fatta eccezione per Estonia, Lettonia e Lituania. Il 25 dicembre 1991, dopo il crollo dell'Unione Sovietica, la repubblica venne ufficialmente rinominata in Federazione Russa. Ancora oggi il termine Russia è utilizzato universalmente per riferirsi allo stato.
La Russia (in russo: Росси́я?, traslitterato: Rossija, ), ufficialmente Federazione Russa (in russo: Росси́йская Федера́ция?, traslitterato: Rossijskaja Federacija, ), è uno stato transcontinentale che si estende per un quarto in Europa e per tutto il resto in Asia ed è il più vasto Stato del mondo, con una superficie di 17864345 km².Confina con Norvegia, Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Bielorussia, Ucraina, Georgia, Azerbaigian, Kazakistan, Cina, Corea del Nord, Mongolia e infine i territori contesi di Doneck, Lugansk, Ossezia del Sud e Abcasia; assieme alla Cina, è lo Stato al mondo con il maggior numero di Stati limitrofi (14), mentre, considerando anche gli Stati con ridotto riconoscimento internazionale di Doneck, Lugansk, Abcasia e Ossezia del Sud (questi ultimi due riconosciuti dalla Russia), gli Stati confinanti con la Russia diventano 18. Essa possiede, inoltre, confini marittimi con il Giappone (attraverso il mare di Ochotsk) e gli Stati Uniti (attraverso lo stretto di Bering). È bagnata a Nord-Ovest dal mar Baltico nel golfo di Finlandia, a Nord dal mar Glaciale Artico, a Est dall'oceano Pacifico e a Sud dal mar Nero e dal mar Caspio. Comprende anche l'exclave dell'Oblast' di Kaliningrad, compresa tra mar Baltico, Polonia e Lituania. Nel 2016 contava circa 144 milioni di abitanti, ha come capitale Mosca ed è tradizionalmente suddivisa tra Russia europea e asiatica dalla catena montuosa degli Urali. Come principale successore dell'Unione Sovietica, la Russia ha mantenuto il seggio di membro permanente nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Resta ancora secondo alcuni accademici una grande potenza, tra i protagonisti della storia del XX secolo, sia nel secondo conflitto mondiale, sia nel secondo dopoguerra, con la guerra fredda e l'opposizione attraverso il blocco orientale al cosiddetto blocco occidentale, che annoverava anche l'altra superpotenza, gli Stati Uniti. È uno Stato con una forte influenza politica all'interno della Comunità degli Stati Indipendenti, che comprende tutte le ex-Repubbliche dell'Unione Sovietica tranne le tre repubbliche baltiche, il Turkmenistan, la Georgia (uscita nel 2008) e l'Ucraina (uscita come membro osservatore nel 2014). È inoltre uno degli Stati fondatori dell'Unione eurasiatica, che comprende, oltre la Russia, la Bielorussia, l'Armenia e il Kazakistan e vede il Tagikistan e l'Uzbekistan come Stati osservatori. Nei primi anni del XXI secolo l'economia ha presentato tassi di crescita tra i più elevati a livello globale, tanto che la Russia è considerata uno dei sei Paesi cui ci si riferisce con l'acronimo BRICS. La crisi finanziaria internazionale si è fatta però sentire duramente a partire dall'autunno 2008, mettendo in dubbio molte delle certezze acquisite in un decennio di espansione. Il 18 marzo 2014, in seguito all'esito di un referendum che vide la schiacciante vittoria dei favorevoli all'annessione alla Russia ed era stato indetto dalle forze politiche della Repubblica autonoma di Crimea che si era proclamata unilateralmente indipendente dall'Ucraina in data 11 marzo 2014, è cominciato l'iter amministrativo di annessione della penisola di Crimea (compresa quindi anche la città autonoma di Sebastopoli) come nuovo soggetto federale della Federazione Russa, sebbene l'occupazione non sia riconosciuta come legale dalla maggioranza della comunità internazionale.
L'Unione economica eurasiatica (UEE) è un'unione economica tra Bielorussia, Kazakistan, Russia, Armenia (a partire da ottobre 2014) e Kirghizistan (a partire da dicembre 2014). L'idea, ispirata all'integrazione tra i paesi dell'Unione europea, è stata annunciata nell'ottobre 2011 dall'allora presidente russo Vladimir Putin, che riprese una proposta lanciata originariamente dal presidente kazako Nursultan Nazarbaev nel 1994. Il 18 novembre 2011 i presidenti di Bielorussia, Kazakistan e Russia hanno firmato un accordo che stabilisce l'obiettivo di fondare l'Unione economica eurasiatica entro il 2015. L'accordo include piani per la futura integrazione e la creazione di una Commissione economica eurasiatica (modellata sulla base della Commissione europea) e di uno Spazio economico eurasiatico (modellata sulla base dello Spazio economico europeo), entrati in vigore il 1º gennaio 2012.
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