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Autore principale: De Robertis, Giuseppe, 1888-1963
Serie: Biblioteca di letteratura e d'arte ; 68
Cesare Pavese (Santo Stefano Belbo, 9 settembre 1908 – Torino, 27 agosto 1950) è stato uno scrittore, poeta, traduttore e critico letterario italiano. È considerato uno dei maggiori intellettuali italiani del XX secolo.
Pier Paolo Pasolini (Bologna, 5 marzo 1922 – Roma, 2 novembre 1975) è stato un regista, scrittore, drammaturgo, giornalista e filosofo italiano, considerato tra i maggiori artisti e intellettuali del XX secolo. Culturalmente versatile, si distinse in numerosi campi, lasciando contributi anche come pittore, filosofo, romanziere, linguista, traduttore e saggista. Attento osservatore dei cambiamenti della società italiana dal secondo dopoguerra sino alla metà degli anni settanta nonché figura a tratti controversa, suscitò spesso forti polemiche e accesi dibattiti per la radicalità dei suoi giudizi, assai critici nei riguardi delle abitudini borghesi e della nascente società dei consumi, come anche nei confronti del Sessantotto e dei suoi protagonisti. Il suo rapporto con la propria omosessualità fu al centro del suo personaggio pubblico.
Laudomia Bonanni (L'Aquila, 8 dicembre 1907 – Roma, 21 febbraio 2002) è stata una scrittrice e insegnante italiana. Gli intenti espressivo-contenutistici della sua prosa abbracciano due principali tematiche: una politico-sociale (il maschilismo rovina del mondo) ed una filosofico-esistenziale (educarsi al dolore di vivere). La radicalità di entrambi gli approcci conferisce alla scrittrice una cifra inconfondibile, che la distingue da ogni altro narratore del Novecento italiano.
Con l'espressione radioso maggio si intende il periodo subito precedente l'entrata dell'Italia nella prima guerra mondiale, corrispondente al mese di maggio 1915. Durante tale periodo, si susseguirono in tutto il paese manifestazioni e scioperi che vedevano contrapposti due schieramenti: gli interventisti da una parte, che premevano per l'ingresso dell'Italia in guerra, e i neutralisti dall'altra, che al contrario speravano di tenere fuori il paese dal conflitto. Questo periodo fu definito enfaticamente dai sostenitori dell'intervento come «radiose giornate» di maggio, mentre furono ribattezzate dagli oppositori come «sud americane giornate di maggio», per accentuare il carattere facinoroso e intimidatorio che ebbero gli interventisti. Nonostante la diatriba tra i due schieramenti durasse ormai da quasi un anno, solo nel mese di maggio si ebbe una vera e propria escalation di avvenimenti che portarono in piena luce le contrapposte dinamiche delle forze popolari che si erano affermate in Italia durante il periodo di neutralità. Ad innescare gli eventi, fu la crisi politica esplosa il 9 maggio 1915, giorno in cui Giovanni Giolitti si recò a Roma per prendere le redini della maggioranza parlamentare neutralista, cosa che imbaldanzì i deputati del medesimo orientamento, che erano la maggioranza, e scompaginò i piani di Salandra e del re Vittorio Emanuele, gettando lo sconcerto nelle file degli interventisti. L'allora presidente del Consiglio Antonio Salandra, convinto interventista, si era già legato con le forze dell'Intesa con un patto segreto che obbligava l'Italia ad intervenire in guerra entro un mese dalla firma del patto stesso, ma Giolitti che aveva la fiducia della maggioranza dei deputati della Camera, aveva tecnicamente anche il potere di revocare il Patto. Solo la imponente campagna editoriale e propagandistica, spinta da interessi economici e politici, e rappresentata da movimenti nazionalisti e dalla maggior parte della élite intellettuale della nazione, poté sovvertire il volere della maggioranza neutralista italiana e consentire al governo Salandra di ratificare il Patto e dare inizio, di fatto, all'avventura bellica dell'Italia nella prima guerra mondiale.
Luigi Russo (Monopoli, 6 gennaio 1904 – Monopoli, 5 novembre 1992) è stato un politico italiano.
Per Letteratura italiana del Duecento si intende il periodo storico che va dal 1224, data presumibile della composizione del Cantico delle creature di san Francesco d'Assisi, al 1321, anno in cui morì Dante, si contraddistingue per i numerosi mutamenti in campo sociale e politico e per la viva attività intellettuale e religiosa.
Record aggiornato il: 2022-05-09T04:39:44.544Z