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Autore principale: Siciliano, Italo
Pubblicazione: Firenze : L. S. Olschki, 1977
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Per pensiero e poetica di Alessandro Manzoni si intendono le convinzioni poetiche, stilistiche, linguistiche ed ideologiche che hanno delineato la parabola esistenziale e letteraria di Manzoni dagli esordi giacobini e neoclassici fino alla morte. Dopo l'esperienza neoclassica, che vide il Manzoni impegnarsi in odi ed altra produzione poetica fino al 1810, da quell'anno aderì al movimento romantico, diventandone uno degli esponenti di punta. Durante il cosiddetto Quindicennio creativo (1812-1827), Manzoni produsse opere letterarie, poetiche, teatrali e saggistiche che cambiarono nel profondo la genetica della letteratura italiana e la sua stessa lingua letteraria, imponendosi come pietra miliare nella storia della letteratura italiana. Tra il 1827 e la sua morte, avvenuta nel 1873, Manzoni continuò la sua ricerca, scrivendo saggi storico-letterari in contrapposizione con quelli giovanili e, in contemporanea, riflettendo sulla natura della lingua italiana "viva" nel contesto del nuovo Regno d'Italia.
Novalis, pseudonimo di Georg Friedrich Philipp Freiherr von Hardenberg (Schloss Oberwiederstedt, 2 maggio 1772 – Weißenfels, 25 marzo 1801), è stato un poeta, teologo, filosofo e scrittore tedesco. Fu uno dei più importanti rappresentanti del romanticismo tedesco prima della fine del Settecento e creatore del fiore azzurro, ovvero il nontiscordardimé, uno dei simboli più durevoli del movimento romantico. Nato e cresciuto in una famiglia estremamente cristiana e solitaria, divenne ben presto appassionato di religione e prolifico autore di poesie dal contenuto mistico e filosofico, dotate d'uno stile sentimentale e amoroso originalissimo per la sua epoca. Viene considerato uno dei precursori della letteratura moderna.
Antonio Lucio Vivaldi (Venezia, 4 marzo 1678 – Vienna, 28 luglio 1741) è stato un compositore e violinista italiano, considerato tra i massimi esponenti del barocco musicale. Sacerdote, pur non potendo celebrare la Messa per motivi di salute, era detto "il Prete rosso" per il colore dei capelli. Fu uno dei violinisti più virtuosi del suo tempo e uno dei più grandi compositori di musica barocca. Considerato il più importante, influente e originale musicista italiano della sua epoca, Vivaldi contribuì significativamente allo sviluppo del concerto, soprattutto solistico (un genere iniziato da Giuseppe Torelli), e della tecnica del violino e dell'orchestrazione. Non trascurò inoltre l'opera in musica, e la sua opera compositiva vastissima comprende inoltre numerosi concerti, sonate e brani di musica sacra. Le sue opere influenzarono numerosi compositori del suo tempo tra cui il genio massimo del barocco Johann Sebastian Bach, ma anche Pisendel, Heinichen, Zelenka, Boismortier, Corrette, De Fesch, Quantz e in seguito i grandi musicisti classici come Wolfgang Amadeus Mozart, Gioacchino Rossini e Ludwig van Beethoven (es. sinfonia pastorale). Le sue composizioni più note sono i quattro concerti per violino conosciuti come Le quattro stagioni, celebre esempio di musica a soggetto. Come per molti compositori barocchi, dopo la sua morte il suo nome e la sua musica caddero nell'oblio. Solo grazie alla ricerca di alcuni musicologi del XX secolo, come Arnold Schering, Marc Pincherle, Alberto Gentili e Alfredo Casella, Gian Francesco Malipiero, Vivaldi riemerse, diventando uno dei compositori più noti ed eseguiti.
La letteratura inglese (English-language literature) indica l'insieme di quelle attività indirizzate alla produzione di testi scritti a fini artistici, in poesia o in prosa, in lingua inglese. Essa dunque non è limitata alla produzione letteraria interna al Regno d'Inghilterra e alle sue varie evoluzioni, ma comprende anche molta della letteratura scozzese, gallese e irlandese, scritta in inglese anche prima che i territori suddetti facessero parte del Regno Unito o dopo la loro eventuale uscita da esso. Oltre a questo, tale letteratura comprende le produzioni delle colonie o ex-colonie britanniche, prima tra tutte gli Stati Uniti, dove l'inglese è lingua ufficiale.
La letteratura francese comprende l'insieme delle opere scritte da autori di nazionalità francese e/o di lingua francese. Nella sua prima accezione, tale definizione tende a includere anche le opere letterarie scritte in lingue galloromanze diverse dal francese, quali l'anglo-normanno, il gallo o il piccardo, nell'ambito della produzione poetica e vernacolare del Medioevo. Nel caso della poesia trobadorica in provenzale, invece, gli studiosi sono propensi a sottolineare la sostanziale autonomia di questa tradizione culturale fiorita nelle regioni del Midi. La seconda accezione comprende anche tutti quegli scrittori di lingua francese e in lingua francese, ma non francesi, attivi in Europa dal Medioevo ai giorni nostri. Personalità illustri come Jean-Jacques Rousseau (ginevrino), Georges Simenon (belga) o Samuel Beckett (irlandese) sono tradizionalmente collocati nell'ambito della letteratura francese benché nessuno di loro sia francese. Le ragioni di tale inclusione si spiegano con la tendenza, tipica degli autori vissuti nei territori francofoni confinanti con la Francia, ad assorbire i modelli culturali e le forme letterarie sviluppatesi nell'Esagono. Per quanto riguarda la produzione letteraria dei continenti extra-europei, invece, si preferisce parlare di letteratura francofona per definire quel vasto panorama di scrittori, generalmente di nazionalità differenti, che utilizzano la lingua francese per descrivere realtà sociali, politiche e culturali peculiari delle loro terre d'origine. La tradizione letteraria francese è una delle più antiche e importanti del mondo occidentale. Si considera che essa abbia avuto origine con le prime testimonianze scritte della lingua, risalenti addirittura al IX secolo (Sequenza di Sant'Eulalia, 888), e che si sia in seguito sviluppata senza soluzione di continuità fino ai giorni nostri. Laboratorio di decisiva importanza per la nascita della lirica cortese nel Medioevo, luogo di codificazione delle regole del teatro classico durante il Seicento, strumento di propagazione delle idee illuministe durante il XVIII secolo, luogo d'origine del romanzo realista e della poesia simbolista nell'Ottocento, veicolo di nuove forme letterarie per lo sviluppo della prosa novecentesca, la letteratura francese è talvolta accostata alla letteratura greca e alla letteratura latina in ragione della sua forte tradizione normativa, promossa soprattutto dall'Académie française. I generi più importanti in cui si articola la letteratura francese sono il teatro, la poesia, la prosa narrativa e l'autobiografia. Alcuni tra i suoi rappresentanti più noti sono Jean Bodel, Chrétien de Troyes, François Villon, François Rabelais, Pierre Corneille, Molière, Jean Racine, Voltaire, Honoré de Balzac, Alexandre Dumas, Stendhal, Victor Hugo, Gustave Flaubert, Charles Baudelaire, Émile Zola, Marcel Proust, Guillaume Apollinaire, Louis-Ferdinand Céline, Jacques Prévert, Jean-Paul Sartre, Albert Camus, Marguerite Yourcenar, Jules Verne, Arthur Rimbaud, Michel Foucault, Paul Verlaine, Maurice Leblanc e Marchese De Sade.
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