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Autore principale: De Santi, Pier Marco
Pubblicazione: Pisa : [s.n.], 1978 : Grafica Zannini)
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Federico Fellini (Rimini, 20 gennaio 1920 – Roma, 31 ottobre 1993) è stato un regista, sceneggiatore, fumettista, attore e scrittore italiano. Considerato uno dei maggiori registi della storia del cinema, nell'arco di quarant'anni - da Luci del varietà del 1950 a La voce della Luna del 1990 - ha "ritratto" in decine di lungometraggi una piccola folla di personaggi memorabili. Definiva se stesso "un artigiano che non ha niente da dire, ma sa come dirlo". Ha lasciato opere ricche di satira e velate di una sottile malinconia, caratterizzate da uno stile onirico e visionario. I titoli dei suoi più celebri film - I vitelloni, La strada, Le notti di Cabiria, La dolce vita, 8½ e Amarcord - sono diventati dei topoi citati, in lingua originale, in tutto il mondo. I suoi film La strada, Le notti di Cabiria, 8½ e Amarcord hanno vinto l'Oscar al miglior film straniero. Candidato 12 volte al Premio Oscar, per la sua attività da cineasta gli è stato conferito nel 1993 l'Oscar alla carriera. Ha vinto inoltre due volte il Festival di Mosca (1963 e 1987), la Palma d'oro al Festival di Cannes nel 1960 e il Leone d'oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1985.
Il Casanova di Federico Fellini è un film del 1976 diretto da Federico Fellini con Donald Sutherland, vincitore dell'Oscar ai migliori costumi.
La dolce vita è un film del 1960 diretto da Federico Fellini. Considerato uno dei capolavori di Fellini e tra i più celebri film della storia del cinema a livello mondiale, fu vincitore della Palma d'oro al 13º Festival di Cannes e dell'Oscar ai migliori costumi.
I vitelloni è un film del 1953 diretto da Federico Fellini. Il film è incentrato sulle vicende di un gruppo di cinque giovani: l'intellettuale Leopoldo (Leopoldo Trieste), il donnaiolo Fausto (Franco Fabrizi), il maturo Moraldo (Franco Interlenghi), l'infantile Alberto (Alberto Sordi) e l'inguaribile giocatore Riccardo (Riccardo Fellini).
Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudeltà. I Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime. Quarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60–m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobrietà e la severità repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realtà: La classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festività religiose o in ricorrenze laiche.
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