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Pubblicazione: 1 v. : ill. ; 27 cm
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
La caccia al cervo è la caccia praticata a scopo alimentare, commerciale o ricreativo, avente come obiettivo principale animali appartenenti alla famiglia dei Cervidae, semplicisticamente indicati come "cervi". Come per molte altre tipologie di caccia, la pratica venatoria finalizzata all'abbattimento dei cervi è oggi esercitata in vari Paesi secondo principi di gestione faunistico-venatoria per il controllo delle popolazioni; per i cacciatori costituisce principalmente un hobby, spesso finalizzato all'ottenimento dei trofei. Il prelievo venatorio dei Cervidi in molti Paesi, come in Italia, è strettamente regolamentato e selettivo, finalizzato al mantenimento di popolazioni stabili e geneticamente forti nel numero e nella densità sostenibile dall'ambiente naturale in cui vivono. Alcune specie di Cervidi, come daino e cervo nobile, vengono sistematicamente allevate per fini culinari, per l'uso della pelle e dei palchi (che trovano impiego nella medicina tradizionale asiatica), come animale da allevamento a scopo alimentare, per attività da ripopolamento destinata alla reintroduzione allo stato selvatico o esclusivamente per uso venatorio nelle riserve di caccia (aziende faunistico-venatorie). In Italia esistono diversi allevamenti, soprattutto in Toscana, Trentino, Emilia Romagna e Marche.
Secondo una revisione del 2019 le specie di Mammiferi presenti sul territorio italiano sono 123 appartenenti a sette ordini (Erinaceomorpha, Soricomorpha, Chiroptera, Carnivora, Cetartiodactyla, Rodentia, Lagomorpha), e 28 famiglie.L'elenco comprende solo le specie presenti allo stato selvatico, quindi l'uomo e le specie domestiche sono escluse. Queste specie possono essere autoctone (alcune sono degli endemismi), o alloctone, introdotte dall'uomo e andate incontro ad un processo di naturalizzazione.La seguente lista elenca queste specie per nome comune, in base all'ordine di appartenenza ed alla relativa famiglia. Vespertilionidae è la famiglia con il maggior numero di specie (n=27), seguita da Cricetidae (n=12) e Soricidae (n=11). Oltre alle specie qui riportate, la suddetta revisione elenca anche dodici specie che sono state segnalate in territorio italiano pur non appartenendo stabilmente alla sua fauna. Esse sono l'orecchione balcanico (Plecotus kolombatovici), il cane procione (Nyctereutes procyonoides), il cervo sika (Cervus nippon), la balena franca nordatlantica (Eubalaena glacialis), la balenottera minore (Balaenoptera acutorostrata), la megattera (Megaptera novaeangliae), l'orca (Orcinus orca), la pseudorca (Pseudorca crassidens), lo steno (Steno bredanensis), il cogia di Owen (Kogia sima), il mesoplodonte di Sowerby (Mesoplodon bidens) e il mesoplodonte di Gervais (Mesoplodon europaeus).
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Record aggiornato il: 2024-04-24T02:19:30.586Z