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Autore principale: Goldschmidt, Harry
Franz Peter Schubert (pron. [ˈʃubert]; Vienna, 31 gennaio 1797 – Vienna, 19 novembre 1828) è stato un compositore austriaco del periodo romantico.
La musica (dal sostantivo greco μουσική, mousike; "arte delle Muse") è il prodotto dell'arte di ideare e produrre, mediante l'uso di strumenti appositi o della voce, una successione organizzata di suoni che risultino piacevoli all'orecchio. Più tecnicamente la musica consiste nell'organizzazione dei suoni, dei rumori e dei silenzi nel corso del tempo e nello spazio. Si tratta di arte in quanto complesso di norme pratiche adatte a conseguire determinati effetti sonori, che riescono ad esprimere l'interiorità dell'individuo che produce la musica e dell'ascoltatore; si tratta di scienza in quanto studio della nascita, dell'evoluzione e dell'analisi dell'intima struttura della musica. Il generare suoni avviene mediante il canto o mediante l'utilizzo di strumenti musicali che, attraverso i principi dell'acustica, provocano la percezione uditiva e l'esperienza emotiva voluta dall'artista. Il significato del termine musica non è comunque univoco ed è molto dibattuto tra gli studiosi per via delle diverse accezioni utilizzate nei vari periodi storici. Etimologicamente il termine musica deriva dall'aggettivo greco μουσικός/musikòs, relativo alle Muse, figure della mitologia greca e romana, riferito in modo sottinteso a tecnica, anch'esso derivante dal greco τέχνη/techne. In origine il termine non indicava una particolare arte, bensì tutte le arti delle Muse, e si riferiva a qualcosa di "perfetto". Le macro-categorie della colta, leggera ed etnica si articolano in diversi generi e forme musicali che utilizzano sistemi quali armonia, melodia, tonalità e polifonia.
La Sinfonia n. 8 in si minore D 759, comunemente detta Incompiuta (in tedesco Unvollendete), è una delle sinfonie più note di Franz Schubert. Alla morte di Schubert, avvenuta nel 1828, ne risultavano completati solo i primi due movimenti, Allegro moderato e Andante con moto, mentre di un terzo movimento (Scherzo) rimane lo spartito per pianoforte quasi completo, ma con sole due pagine già orchestrate. Molti hanno teorizzato che Schubert potrebbe aver abbozzato un finale che invece è diventato il grande entr'acte in si minore dalle sue musiche di scena per Rosamunde, ma ciò è tutto da dimostrare. Non si conoscono i motivi che indussero Schubert a non ultimare la sinfonia; si pensa che il compositore ritenesse pesante l'uso del tempo ternario in tutti i movimenti (inconsueto nella struttura di una sinfonia), infatti il primo movimento è in 3/4, il secondo in 3/8 e il terzo sarebbe stato anch'esso in 3/4. La tonalità dell'Incompiuta è inusuale per una sinfonia del periodo classico (né Haydn, né Mozart né Beethoven scrissero mai sinfonie nella tonalità di si minore) e costituisce di per sé un sintomo dell'incipiente transizione al romanticismo. Questa composizione è talvolta chiamata la prima sinfonia romantica. L'autografo è conservato alla Gesellschaft der Musikfreunde di Vienna. La prima edizione in partitura, postuma, fu stampata da Spina a Vienna, nel 1867.
La musica romantica è la musica composta secondo i principi dell'estetica del Romanticismo. Abbraccia un arco di tempo che va dal 1830 (anno della Sinfonia fantastica di Hector Berlioz) al 1890 (anno di Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni) e si colloca tra il classicismo e la musica moderna. Un grande autore preromantico fu indubbiamente Ludwig van Beethoven, che iniziò a scrivere musica secondo la linea sentimentale del Romanticismo già durante la fine del '700. Con l'Inno alla gioia di Schiller, nella Nona sinfonia, la sua concezione superò le forme allora in uso del linguaggio sinfonico e proiettò il musicista in una dimensione inesplorata: da semplice artigiano egli diventò poeta e ideologo, creatore di miti e profeta di una speranza nuova. Furono diversi i rappresentanti della corrente romantica celeberrimi per le loro composizioni, ognuno distintosi per aver portato novità alla musica classica: per esempio Franz Schubert, Hector Berlioz, Robert Schumann, Fryderyk Chopin, Carl Maria von Weber, Felix Mendelssohn, Michail Ivanovič Glinka, Johannes Brahms, Isaac Albéniz, Anton Bruckner, Edward Elgar, Richard Strauss, Horatio Parker, Modest Petrovič Musorgskij, Gustav Mahler, Pëtr Il'ič Čajkovskij, Edvard Grieg, César Franck, Jean Sibelius, Antonín Dvořák, Camille Saint-Saëns, Sergei Rachmaninov; in Italia Niccolò Paganini, Gioachino Rossini, Vincenzo Bellini, Gaetano Donizetti e Giuseppe Verdi. Fondamentale per l'evoluzione musicale del romanticismo fu anche Franz Liszt, il quale aderì sin dall'inizio alla nascente musica a programma, rivoluzionandone la tipologia compositiva, e portando ad affermare sul grande palcoscenico un pianismo romantico imponente in grado di sostituire l'orchestra. Oltre a ciò, si impegnò enormemente nella creazione di nuove forme musicali (come il poema sinfonico) e nella modernizzazione di altre già superate. Ma fu soprattutto Richard Wagner che partendo dall'esperienza di Beethoven condusse melodia e armonia verso i principi del tonalismo romantico più evoluto, elaborando un nuovo linguaggio musicale che in seguito avrebbe portato alla dissoluzione della tonalità. In Wagner, più che in altri musicisti, vi fu anche uno stretto legame con la poetica, la filosofia e la politica dell'epoca romantica, in cui l'aspirazione al titanismo o l'ideale della notte e della morte come strumento di salvazione pone i suoi drammi tra gli esempi più alti del Romanticismo e del decadentismo. Con l'avvento del Romanticismo i compositori superarono l'epoca del classicismo avutosi con Haydn e Mozart per approdare ad un'espressione concreta e diretta del sentimento. Furono apportate numerose novità: l'orchestra conobbe l'aumento dei fiati e delle percussioni e l'introduzione definitiva come componenti stabili degli ottoni gravi, fra cui il trombone e il bassotuba. Nacque così la figura del direttore d'orchestra, impegnato a dirigere un numero di strumenti sempre più elevato.
Il quintetto per archi in do maggiore (D. 956, Op. post. 163) è una composizione musicale da camera del compositore austriaco Franz Schubert composta nel 1828, circa due mesi prima della sua morte. È anche noto come quintetto per violoncello, poiché l'organico è composto da un quartetto d'archi standard con un secondo violoncello aggiunto (formazione inusuale, dato che nei quintetti d'archi solitamente lo strumento aggiunto è una seconda viola) o anche solo quintetto per archi di Schubert poiché questo è l'unico lavoro del compositore con questo organico e altri suoi quintetti prevedono quartetti standard accompagnati dal pianoforte. Il brano è composto da quattro movimenti, tutti di grande estensione e ricchezza compositiva, e l'esecuzione completa richiede solitamente circa un'ora. Nonostante oggi sia riconosciuto dai musicologi come un capolavoro assoluto della storia della musica e come una delle massime espressioni del sublime nel Romanticismo, il brano non godette inizialmente di alcuna fama. La prima esecuzione pubblica e la pubblicazione a stampa non avvennero che molti anni dopo la morte del compositore, rispettivamente nel 1850 e 1853.
Lo sviluppo della musica peruviana va di pari passo con la storia della cultura in Perù, tanto sulla costa, che nell'area andina, che nella giungla di questo paese.
Record aggiornato il: 2021-11-25T03:52:09.036Z