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Autore principale: Tassoni, Alessandro, 1565-1635
Serie: Parnaso italiano, ovvero, raccolta di poeti classici italiani ... ; 34
Serie: Parnaso italiano
Serie: Collezione di poeti classici italiani ; 7
Serie: Biblioteca portatile latina italiana e francese
Serie: Biblioteca classica economica ; 0030
Serie: Collezione classica e moderna ; 0002
Serie: Biblioteca scolastica di classici italiani
Serie: Scrittori nostri ; 39
Serie: Classici italiani ; 95
Serie: Classici italiani : nuovissima biblioteca. Serie 4 / diretta da Ferdinando Martini ; 95
Serie: Classici del ridere
Serie: Collezione di classici italiani con note. 2. ser ; 58
Serie: Collezione di classici italiani con note / diretta da Gustavo Balsamo-Crivelli. Seconda serie ; 58
Serie: Collezione di classici italiani con note. 2. ser ; 58
Serie: Classici del ridere ; 33
Serie: Collezione di classici italiani : con note ; 60
Serie: Collezione di classici italiani con note ; 60
Serie: La Biblioteca Universale Rizzoli
Serie: Biblioteca universale Rizzoli ; 161-163
Serie: Biblioteca carducciana. Seconda serie
Serie: Biblioteca carducciana. 2. serie ; 14
Serie: Biblioteca carducciana. Seconda serie ; 14
Serie: Biblioteca classica economica ; 58
Serie: Classici di ogni giorno ; 13
Serie: Medioevo e umanesimo ; 68, 76
Serie: Letture per la scuola media
Serie: Biblioteca carducciana. 2. serie ; 14
Serie: Biblioteca carducciana ; 14
La secchia rapita è un poema in ottave di argomento eroicomico, scritto da Alessandro Tassoni. Una prima stesura è del 1614, ma venne pubblicato a Parigi solo nel 1622. Superati i controlli della Congregazione dell'Indice dei libri proibiti della Chiesa cattolica, con un testo emendato in pochissimi punti dallo stesso Urbano VIII Barberini, il Tassoni fece stampare nel 1624 la prima edizione a proprio nome dell'opera (precedentemente pubblicata sotto lo pseudonimo di Aldrovinci Melisone). La versione definitiva fu stampata a Venezia nel 1630.
Alessandro Tassoni (Modena, 28 settembre 1565 – Modena, 25 aprile 1635) è stato uno scrittore e poeta italiano.
Alessandro Tassoni (Modena, 28 settembre 1565 – Modena, 25 aprile 1635) è stato uno scrittore e poeta italiano.
La secchia rapita è un poema in ottave di argomento eroicomico, scritto da Alessandro Tassoni. Una prima stesura è del 1614, ma venne pubblicato a Parigi solo nel 1622. Superati i controlli della Congregazione dell'Indice dei libri proibiti della Chiesa cattolica, con un testo emendato in pochissimi punti dallo stesso Urbano VIII Barberini, il Tassoni fece stampare nel 1624 la prima edizione a proprio nome dell'opera (precedentemente pubblicata sotto lo pseudonimo di Aldrovinci Melisone). La versione definitiva fu stampata a Venezia nel 1630.
Giulio Ricordi (Milano, 19 dicembre 1840 – Milano, 6 giugno 1912) è stato un editore musicale e compositore italiano.
La prosa è una forma di espressione linguistica, caratterizzata dalla continuità dei periodi sintattici e non sottomessa alle regole della versificazione. Il concetto di prosa va considerato in opposizione a quello di poesia: esso infatti indica una struttura che non presenta "l'andare a capo" del verso (regolato da norme metriche, esigenze ritmiche, volontà di espressione), ma procede diritta, completando il rigo ed usando "l'andare a capo" solo per indicare una separazione non metrico-ritmica ma concettuale, tra sequenze non obbligate da vincoli formali. Nella prosa post-moderna si assiste comunque a un uso accentuato del capoverso per finalità non solo concettuali ma soprattutto ritmiche. Ciò avviene in particolare nel romanzo e nel racconto d'azione ai quali occorre imprimere un'andatura più incalzante. Con il termine prosa ci si riferisce abitualmente anche ad un genere teatrale. L'origine etimologica e la storia della prosa testimoniano questi caratteri: Prosa (anticamente proversa e successivamente prorsa) era in latino la forma femminile dell'aggettivo prorsus (diritto, di seguito); unita al sostantivo oratio indicava il discorso orale o scritto non in versi. In Marco Fabio Quintiliano il termine è già usato come sostantivo. Le funzioni della prosa colta sono molteplici: Narrativa Storiografia Didattico-scientifica Saggistico-critica Oratoria Epistola DrammaticaNonostante questa ricchezza di possibili forme, la prosa fu per lungo tempo lasciata a sperimentazione tutto sommato libera. Nella cultura latina la prosa non era legata a generi narrativi ma all'oratoria, che ne costituisce il sommo modello. Marco Tullio Cicerone nell'Orator distingue tre livelli di stile: basso, medio ed elevato, ed approfondisce i caratteri musicali della prosa stabilendo regole che riguardano la disposizione dei membri della frase, il ritmo e soprattutto la clausola del periodo, ovvero la sua parte finale, disposta secondo misure metriche analogiche a quella della poesia. La teoria di Cicerone passa attraverso Quintiliano ed arriva al Medioevo influenzando le artes dictandi delle scuole e delle cancellerie. Nel secolo XIII Giovanni di Garlandia descrive e classifica alcuni tipi di stile prosaico, ed in questo periodo si elabora una prosa latina scientifica e filosofica che fa prevalere sul gusto dell'ornatus il rigore di schemi logico-dimostrativi. La civiltà rinascimentale ripropone una gamma più ampia di generi in prosa: la poetica del classicismo tende a presentare modelli da imitare nei diversi generi letterali. L'inversione di tendenza si ha nel seicento barocco che sottrae i suoi spettacolari artifici all'uso dell'imitazione. Nel 1700 la prosa diventa importante strumento per la divulgazione e per la polemica narrativa, filosofica, satirica, ma è con il 1800 che la distinzione tra prosa e poesia si approfondisce creando la distinzione tra la prosa di funzione teorico-narrativa e la poesia di funzione lirica, a questa distinzione si fa riferimento per la comprensione del dominio della prosa nel naturalismo.
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