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Alessandro Tassoni (Modena, 28 settembre 1565 – Modena, 25 aprile 1635) è stato uno scrittore e poeta italiano.
La Batracomiomachia (in greco antico: Βατραχομυομαχία, "La battaglia delle rane e dei topi") è un poemetto giocoso di 303 versi, parodia dell'epica eroica, nel quale si narra una guerra combattuta tra topi e rane. La parola è infatti costruita con le tre parole greche: βάτραχος batrachos (rana), μῦς mys (topo) e μάχη mache (battaglia).
Un secchio è un contenitore cilindrico o, più frequentemente, a forma di cono tronco con un'apertura in alto e un fondo piatto, di solito attaccato a un manico semicircolare. I secchi sono stati usati fin dall'antichità, soprattutto per trasportare acqua da una sorgente o da un pozzo verso recipienti permanenti come i barili. I secchi possono essere usati anche per trasportare vernici, sabbia e alimenti. Nelle fattorie sono utilizzati per dare da mangiare a cavalli e mucche e per raccogliere frutta come le mele. Nella pesca vengono utilizzati per reperire acqua di mare o mantenervi il pesce vivo. Un tempo costruito in legno, poi in metallo, rame o lamiera stagnata, oggi è in plastica. Esistono secchi piegabili fatti con tela cerata per dare acqua e cibo ai cavalli mentre si è in viaggio.
La secchia rapita è un dramma eroicomico in tre atti del compositore Antonio Salieri su libretto di Gastone Boccherini, basato a sua volta sull'omonimo poema di Alessandro Tassoni. L'opera fu rappresentata per la prima volta il 21 ottobre 1772 al Burgtheater di Vienna. Più tardi il lavoro fu messo in scena a Mannheim (1774), Dresda (1775) e a Modena (1787). Inusualmente la strumentazione di questo lavoro si mostra assai vivace: Salieri inserì nella partitura tra gli altri numerosi effetti musicalmente descrittivi e passaggi strumentali estesi e sorprese impiegando per la prima volta nella storia della musica tre timpani anziché gli usuali due. Successivamente il librettista Angelo Anelli revisionò il testo, il quale venne quindi musicato da Nicola Antonio Zingarelli nel 1793 e da Giuseppe Francesco Bianchi nel 1794. Un'ulteriore e più moderna messa in musica del libretto, revisionato da Renato Simoni, vide la firma di Giulio Ricordi, sotto lo pseudonimo di Jules Burgmein, nel 1910.
Giulio Ricordi (Milano, 19 dicembre 1840 – Milano, 6 giugno 1912) è stato un editore musicale e compositore italiano.