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Autore principale: Habachi, Labib
Pubblicazione: Roma : Newton Compton, 1978
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
Roma è la città che conserva il maggior numero di obelischi al mondo. Questi monumenti, in gran parte di origine egizia, furono trasportati nella capitale dell'Impero romano a partire dall'epoca di Augusto, sotto il cui dominio l'Egitto era stato conquistato, dopo la battaglia di Azio del 31 a.C. In alcuni casi, con il medesimo granito utilizzato dagli Egizi furono realizzati obelischi direttamente in epoca romana: il monolite restava privo di iscrizioni, oppure vi venivano copiati, con errori e fraintendimenti, i geroglifici dai modelli dell'epoca faraonica. Gli obelischi egiziani utilizzati in epoca imperiale furono nuovamente rialzati nella Roma papale, a partire da papa Sisto V, come punti di arrivo e di convergenza visiva nel nuovo assetto urbanistico dato alla città, diventandone una caratteristica, ripresa poi anche in epoca moderna con nuove forme. Roma possedeva anche un obelisco axumita, non egizio, l'obelisco di Axum, che è stato restituito all'Etiopia nel 2005. Ponendosi al centro dell'incrocio tra via del Quirinale e via delle Quattro Fontane, è possibile vedere contemporaneamente tre obelischi: Quirinale, Sallustiano, Esquilino. È l'unico punto nel mondo dove ciò sia possibile
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Record aggiornato il: 2024-05-15T02:42:39.115Z