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Autore principale: Seravezza
Pubblicazione: Pietrasanta : Dini, 1996)
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: und, Paese: UN
La chiesa di San Francesco, con l'annesso convento, è un edificio sacro di Pietrasanta. La chiesa, con il convento annesso, fu fondata nel 1523. Fu ampliata nel Seicento quando furono edificati il loggiato antistante la chiesa, l'ala occidentale del convento, la cappella dedicata a Sant' Antonio da Padova (cui si accede da una porta a destra del loggiato) e la soprastante biblioteca conventuale. La navata e il coro furono infine ampliati nel XIX secolo. Il campanile in mattoni risale al XVII secolo. Fra le opere d'arte che arricchiscono la chiesa sono la Visione di Sant'Antonio da Padova di Orazio Fidani (metà del Seicento) e la pala con San Luigi re di Francia e i Santi Francesco di Paola ed Elisabetta di Ungheria (1700) di Anton Domenico Gabbiani. Nel 1743-1744 il frate pittore Alberico Clemente Carlini vi realizzò due grandi tele con la Cacciata dei Mercanti dal tempio e "Gesù tra i dottori", otto tondi con Santi francescani e le Quattordici stazioni della Via crucis. Attorno al 1830 Luigi Ademollo dipinse i Miracoli di Sant'Antonio da Padova nel loggiato, le Storie della vita di San Francesco nel chiostro ed Episodi della vita di Cristo e della Vergine nell'atrio del convento. Sono, infine, da ricordare l'organo, di fattura seicentesca e poi restaurato e potenziato nel XIX secolo dal maestro pistoiese Agati, e le sculture in bronzo che ornano l'ambone e l'altare maggiore, opera degli artisti versiliesi Romano Cosci e Franco Miozzo. Nel prato antistante la chiesa è collocata la scultura in bronzo San Francesco dello scultore americano Harry Marinsky, donata alla città nell'anno 2000.
L'arte, nel suo significato più ampio, comprende ogni attività umana – svolta singolarmente o collettivamente – che porta a forme di creatività e di espressione estetica, poggiando su accorgimenti tecnici, abilità innate o acquisite e norme comportamentali derivanti dallo studio e dall'esperienza. Pertanto l'arte è un linguaggio, ossia la capacità di trasmettere emozioni e messaggi. Tuttavia non esiste un unico linguaggio artistico e neppure un unico codice inequivocabile di interpretazione. Nel suo significato più sublime l'arte è l'espressione estetica dell'interiorità e dell'animo umano. Rispecchia le opinioni, i sentimenti e i pensieri dell'artista nell'ambito sociale, morale, culturale, etico o religioso del suo periodo storico. Alcuni filosofi e studiosi di semantica, invece, sostengono che esista un linguaggio oggettivo che, a prescindere dalle epoche e dagli stili, dovrebbe essere codificato per poter essere compreso da tutti, tuttavia gli sforzi per dimostrare questa affermazione sono stati finora infruttuosi. L'arte può essere considerata anche una professione di antica tradizione svolta nell'osservanza di alcuni canoni codificati nel tempo. In questo senso le professioni artigianali – quelle cioè che afferiscono all'artigianato – discendono spesso dal Medioevo, quando si svilupparono attività specializzate e gli esercenti arti e mestieri vennero riuniti nelle corporazioni. Ogni arte aveva una propria tradizione, i cui concetti fondamentali venivano racchiusi nella regola dell'arte, cui ogni artiere doveva conformarsi.
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