Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Pubblicazione: Firenze : La Loggia, 2001
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Sergio Scatizzi (Gragnano (Lucca), 20 ottobre 1918 – Firenze, 1º dicembre 2009) è stato un pittore e poeta italiano.
La Galleria d'arte moderna è uno dei musei ospitati in palazzo Pitti a Firenze. Si trova al secondo piano del complesso architettonico, all'interno del quale si articola in 30 sale comprendendo tutte le stanze del corpo di fabbrica principale del palazzo e tutte le stanze dell'ala laterale settentrionale posteriore del complesso architettonico, tra le quali anche la Sala da Ballo ed altre sei sale originariamente appartenenti al Quartiere Borbonico (Nuovo Palatino). Questa vasta collezione offre un panorama italiano completo del periodo artistico dalla fine del Settecento (epoca neoclassica) ai primi decenni del Novecento, basata sulla pittura italiana ma con qualche importante scultura coeva e con significativi esempi di artisti stranieri. È ospitata, in ordine cronologico, nell'ala nord del Palazzo al secondo piano in più di trenta stanze, una delle ultime aree del palazzo ad essere convertite in museo, dove fino agli anni trenta del Novecento hanno saltuariamente vissuto i rappresentanti di Casa Savoia in visita alla città e dove era ospitata la Biblioteca Palatina, confluita in parte nella Biblioteca Magliabechiana, nonché una parte nel mezzanino detto degli occhi, dal tema della decorazione. Nel 2013 il complesso museale di Palazzo Pitti, che comprende la Galleria d'arte moderna, la Galleria Palatina e gli Appartamenti monumentali, è stato il tredicesimo sito statale italiano più visitato, con 386.993 visitatori e un introito lordo totale di 1.983.028,75 Euro. Nel 2016 il circuito museale ha fatto registrare 400.626 visitatori..
Sandra Brunetti (Roma, 11 gennaio 1925 – Firenze, 23 gennaio 2017) è stata una pittrice italiana.
La IX Quadriennale nazionale d'arte di Roma si è tenuta fra il 22 novembre 1965 e il marzo del 1966, presso la sede storica del Palazzo delle Esposizioni di Roma, in via Nazionale. Fu la quarta della gestione del segretario generale Fortunato Bellonzi, mentre vi fu invece un passaggio di consegne alla presidenza, dove lo scrittore Bonaventura Tecchi prese il posto di Antonio Baldini. Tra i 632 espositori, molti gli scultori invitati. Tra questi:Franco Cannilla; Andrea Cascella; Pietro Cascella; Ettore Colla; Pietro Consagra; Venanzo Crocetti; Pietro De Laurentiis; Pericle Fazzini; Lucio Fontana; Emilio Greco; Leoncillo; Giacomo Manzù; Marino Marini; Marino Mazzacurati; Mirko Basaldella; Giò Pomodoro. Inoltre nella sezione scultura parteciparono fuori concorso, in quanto facenti parte le commissioni, Marcello Mascherini e Umberto Mastroianni. Sempre folta la sezione pittura. Tra gli artisti invitati:Concetto Pozzati Carla Accardi; Enrico Accatino; Afro (Afro Basaldella); Franco Angeli; Alberto Burri; Giuseppe Capogrossi; Tano Festa; Franco Gentilini; il Gruppo Uno (Nicola Carrino, Nato Frascà, Giuseppe Uncini) ; il Gruppo T (Giovanni Anceschi; Davide Boriani; Gianni Colombo; Gabriele De Vecchi; Grazia Varisco); Davide Orler; Achille Perilli; Mimmo Rotella; Sergio Scatizzi; Toti Scialoja; Giulio Turcato; Renzo Vespignani. Orfeo Tamburi partecipò fuori concorso. Tra gli invitati della sezione "Incisori e disegnatori" vi fu Antonino Virduzzo. Trentuno le retrospettive dedicate ad artisti scomparsi, quali: Luigi Bartolini; Felice Casorati; Fortunato Depero; Antonio Donghi; Riccardo Francalancia; Pier Antonio Gariazzo; Alberto Gerardi; Gino Ghiringhelli; Michele Guerrisi; Camillo Innocenti; Guglielmo Janni; Antonio Ligabue; Bepi Longo; Mario Mafai; Giorgio Morandi; Publio Morbiducci; Siro Penagini; Carlo Alberto Petrucci; Ugo Recchi; Manlio Rho; Bepi Romagnoni; Mino Rosso; Alberto Salietti; Pio Semeghini; Mario Sironi; Ardengo Soffici; Tancredi Parmeggiani; Fiorenzo Tomea; Attilio Torresini; Francesco Trombadori; Giuseppe Viviani.
La Breve ma veridica storia della pittura italiana è un saggio di Roberto Longhi sulla storia dell'arte italiana. L'opera fa parte delle opere giovanili dello studioso, ma riveste una grande importanza nel panorama storico-critico dell'arte europea per le nuove idee che vi si trovano pubblicate, che si ritrovano negli scritti successivi di Longhi e influenzarono tutta la critica successiva.
Alcune catalogazioni sono state accorpate perché sembrano descrivere la stessa edizione. Per visualizzare i dettagli di ciascuna, clicca sul numero di record
Record aggiornato il: 2021-11-25T04:27:31.475Z